denise pipitone anna corona piera maggio

UNO STRAZIO LUNGO 17 ANNI – RESTANO MOLTI DUBBI SULLE MODALITA’ DELLE INDAGINI SULLA SCOMPARSA DI DENISE PIPITONE: LA CIMICE PIAZZATA VICINA A UN CONDIZIONATORE, LE PRESUNTE SOFFIATE DELL'AVVIO DELLE INTERCETTAZIONI A CHI AVEVA I TELEFONI SOTTO CONTROLLO E LA PERQUISIZIONE NELLA CASA SBAGLIATA – L’UNICA CERTEZZA E’ CHE SI TRATTA DI UN PIANO ELABORATO – I DUBBI SU JESSICA PULIZZI E ANNA CORONA E…

DENISE PIPITONE PIERA MAGGIO 2

Gianluigi Nuzzi per "la Stampa"

 

Denise è appena arrivata dalla Romania a Scalea in Calabria, dimora a casa di amici, sta bene: la soluzione del giallo, dopo 17 anni di silenzi e depistaggi, sembra proprio qui, a portata della mano di Piera Maggio, che cerca la figlia sparita il 1° settembre 2004 a soli quattro anni da Mazara del Vallo.

 

denisa a pomeriggio 5 4

I carabinieri hanno identificato questa ragazza, segnalata da una parrucchiera, l'hanno sentita e lei ha negato d'essere Denise Pipitone: «Siamo solo omonime e coetanee». Solo la prova del Dna ora dirà con certezza se siamo di fronte all'ennesimo avvistamento farlocco, al miraggio o se, al contrario, la giovane dai lunghi capelli sulle sfumature del viola, del rosa e del blu, è quella figlia che una nazione intera attende.

ispezione a casa di anna corona 2

 

Sempre che la procura di Marsala ritenga necessario quest' ulteriore esame tra markers, cromosomi e alleli perché gli elementi ad ora raccolti dall'Arma potrebbero già far archiviare il caso spedendo il relativo incartamento ad aggiungersi al mezzo milione tra fogli e atti giudiziari che ormai compongono questo tormento.

 

DENISE PIPITONE

Infatti, come un fiume carsico da 17 anni questa storia colma l'immaginario collettivo, empatizza con la gente, al pari di altri drammi che coinvolgono bambini e che hanno lasciato i più con il fiato sospeso. Da casi ormai lontani come Alfredino Rampi perito a sei anni nel pozzo di Vermicino, dov' era caduto, al mistero di Angela Celentano, la bambina di soli tre anni, quindi quasi coetanea di Denise, svanita nel nulla nell'agosto 1996.

DENISE PIPITONE 2

 

Qui però la storia è di rara complessità, con le ultime cronache sempre più incalzanti tra perquisizioni, avvistamenti e una mediatizzazione che arriva persino sulla tv russa con algidi format al contrario, ovvero orfane che sperano d'essere Denise, per ritrovare una madre mai conosciuta.

 

Da parte sua, Piera Maggio studia e ristudia i fascicoli che compongono le indagini, e ormai anche la sua vita, per ripartire sempre da quel mercoledì di mercato a Mazara del Vallo, quando verso mezzogiorno Denise gioca con la nonna e il cuginetto nell'androne di casa, segue il bimbo e sparisce. Nessuno vede niente, nessuno coglie un urlo, niente di niente.

PIERA MAGGIO A CHI L'HA VISTO

 

Di certo, oggi possiamo affermare che chi ha progettato il sequestro di Denise non ha colto un'occasione improvvisa ma deve aver elaborato un piano, contando su complicità e connivenze che hanno permesso finora l'assoluta impunità. Lo si era capito già dai primi momenti. «Intervento esterno», sibilò greve nel giorno uno dell'incubo, dopo le prime otto ore di vane ricerche, Antonio Gasparro, comandante dei carabinieri di Trapani.

ispezione a casa di anna corona

 

Un intervento esterno che ha intrecciato la peggiore trama criminale, sottraendo una bambina all'amore della propria madre, e ha assunto plurime identità, tra sospetti, indagati, presunti e potenziali, testimoni claudicanti in un circo di responsabilità, ipotesi, suggestioni a rapida o lenta, ma sempre inesorabile e spesso indotta, evaporazione.

 

Perché ogni passo avanti nelle indagini ne vedeva due indietro, un gioco dell'oca dettato da imprecisioni, superficialità, sciatteria investigativa a pensarla bene o, come dubita mamma Piera, un almanacco di perfide complicità ed errori telecomandati che hanno permesso agli aguzzini di farla franca.

denise pipitone PIERA MAGGIO

 

E così - per dirne alcune - la cimice piazzata vicina a un condizionatore da impedire cosa dicono i sospettati, le presunte soffiate dell'avvio delle intercettazioni a chi aveva i telefoni sotto controllo e, ancora, la perquisizione nella casa sbagliata.

 

 Da una parte la pista legata ai nomadi, ai rom, a una bambina portata via e passata di mano in mano per finire chissà dove - venduta, costretta a mendicare? - dall'altra, il contesto familiare allargato in una cornice di odi e vendette. Con la sorellastra Jessica Pulizzi che rapisce la bimba, contando sulla complicità della madre Anna Corona e dell'allora fidanzato Gaspare Ghaleb.

DENISE PIPITONE PIERO PULIZZI

 

Un'ipotesi percorsa dalla procura che porta la ragazza a processo per sequestro di minore. Ma la Pulizzi viene sempre assolta per insufficienza di prove fino ai giudici della Cassazione, pur ritenendo presente un ingombrante movente.

 

Jessica aveva infatti scoperto che Denise era figlia dello stesso padre, Piero Pulizzi, tanto da prelevarla quella mattina per accompagnarla a casa del comune papà per poi consegnarla a persone mai identificate. Mentre la madre Anna Corona era già uscita dalle indagini con la posizione archiviata nel 2013.

ANNA CORONA

 

Ma proprio su di lei i dubbi pesantissimi e circostanziati della Maggio e il venticello degli anonimi hanno portato le tute bianche degli esperti nel palazzo dove proprio Anna Corona viveva all'epoca della scomparsa. In via Luigi Pirandello, ovviamente, lo scrittore siciliano che sembra aver scritto la sceneggiatura di questo dramma: «ogni realtà è un inganno» e, ancora,«Come ci sono i figli illegittimi, ci sono anche i pensieri bastardi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA