andrea cavallari corinaldo

SUONA IL GONG PER LA GANG - ANDREA CAVALLERI, IL “CAVA” ACCUSATO DI ESSERE UNO DEI CAPI DELLA BANDA DELLO SPRAY DI CORINALDO, PROVA A CHIAMARSI FUORI: “ERO LÌ MA NON C’ENTRO”. MA SECONDO LA PROCURA C’ENTRA ECCOME – IL RUOLO DELLA FIDANZATA-COMPLICE IN AFFARI: “AMORE IO VOLEVO VENIRE CON TE. MI LASCI IN MACCHINA, COSÌ…” – VIDEO

Il momento in cui crolla la balaustra fuori dalla discoteca, cadono i ragazzi

1 - "ERO A CORINALDO MA NON C'ENTRO CON LA STRAGE" IL VENTENNE NEGA I CONTATTI CON L' ALTRA BANDA

Carlo Gregori per “la Stampa”

 

ANDREA CAVALLARI CORINALDO

«Ero lì ma sono estraneo. Sono arrivato pochi minuti prima. Non ho spruzzato lo spray al peperoncino. Non c' entro con la strage». Andrea Cavallari, accusato di essere uno dei capi dei giovani rapinatori modenesi, ammette di essere stato alla Lanterna Azzurra in quella maledetta sera costata la vita a cinque ragazzi e una mamma.

 

Sì, ammette di essersi trovato a Corinaldo con i suoi "amici", ma nega "i contatti" con l' altra banda di modenesi che usavano lo spray ai concerti di trap e rap per far man bassa di collane e monili d' oro. La banda di Ugo Di Puorto (figlio di Sigismondo, ritenuto un uomo del clan dei casalesi a Modena), il cui dna è stato trovato sulla bomboletta rosa usata in discoteca, Raffaele Mormone e Badr Amouiyah.

ugo di puorto

 

«Non ci siamo mai sentiti nemmeno al telefono» ha detto ieri il ventenne di Bomporto nel carcere di Genova al gip che lo interrogava su delega del collega di Ancona Carlo Cimoni. A riferirlo il suo avvocato, Gianluca Scalera, spiegando che è un ragazzino «sconvolto», consapevole di essere invischiato in «una vicenda più grande di lui». E aggiungendo che la puntualizzazione su Corinaldo, avvenuta con dichiarazioni spontanee, è stata l' unica rilasciata ieri. Per tutte le altre accuse si è avvalso della facoltà di non rispondere.

 

MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA

Con poche parole, dunque, il "Cava" si chiama dunque fuori dalla morte di sei persone. Lui era lì, certo, ma non ha spruzzato lo spray, non si è messo d' accordo e non si è sentito al telefono con l' altra banda. Ripetere questi aspetti è fondamentale: la Procura di Ancona sostiene il contrario.

strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 7

 

Nella ricostruzione esposta nell' ordinanza, a comprovare l' unità di intenti e di azione tra le due bande modenesi in trasferta per il concerto di Sfera Ebbasta c'è la ricostruzione degli spostamenti e dei contatti telefonici tra due bande: quella di Di Puorto con Mormone, Amouiyah e, alla guida della sua Lancia Y, il 19enne di Cavazzona morto in aprile per un incidente; l' altra, con Cavallari e i due presunti "maestri del gas", Moez Akari e Souhaib Haddada. Da Modena parte per prima l' auto di Cavallari.

corinaldo mascherina discoteca

 

Tra l' una e l' altra c'è una copertura di rete che li colloca lungo una scia di celle che traccia i tre della gang di Di Puorto in contatto telefonico con Haddada. Ma mai, in effetti, con Cavallari. Mormone chiama Haddada in A1 all'altezza di Bertinoro mentre dopo la tragedia, alle 2, durante il rientro a Modena, Haddada chiama Amouiyah che è sulla Y. L' unico che Cavallari chiama dopo la strage è Akari. Si stanno cercando nella ressa, perché devono ripartire sulla stessa auto.

raffaele mormone

 

Resta il fatto che, dai dialoghi intercettati successivamente, Cavallari e Akari sembrano perfettamente consapevoli di quello che è successo a Corinaldo. L' 8 maggio poi parlano di Di Puorto «per quella cosa lì che ha fatto», per la quale «andrà all' inferno». E Akari esclama: «A posto... Ugo! Loro lo sanno che è stato lui a spru...».

 

ugo di puorto con eros amoruso

La frase resta monca. Oggi si terranno in carcere a Sant' Anna gli interrogatori di garanzia per gli altri arrestati: dalle 11 sfileranno davanti al gip di Modena delegato da Ancona Di Puorto, Akari, Mormone, Amouiyah e Andrea Balugani. È quest' ultima figura la più delicata. Il titolare del "compro oro" di Castelfranco, al centro di decine di segnalazioni e intercettazioni, risulta sempre disponibile a incontrare i capi con soldi pattuiti per l' acquisto delle catene e dei preziosi rapinati ai concerti trap e rap.

 

LA STRAGE DI CORINALDO

È lui che risponde al telefono e fissa l' incontro una volta saputo il peso generico della refurtiva. Oggi, assistito dall' avvocato Federico Brausi, dovrà rispondere sia in veste di ricettatore che di membro della banda: la Procura lo accusa infatti anche di associazione per delinquere, ritenendolo elemento strutturale della banda, e non un occasionale compratore di refurtiva. Poi sarà sentito Di Puorto, leader del gruppo di cui faceva parte anche il cugino Mormone (entrambi difesi dall' avvocato Pier Francesco Rossi). Con loro i due "maestri del gas", Haddada e Akari, e la figura finora più sfuggente, Amouiyah. Souahib Haddada, arrestato a Cervia, sarà invece interrogato in carcere a Ravenna.

 

raffaele mormone

2 - LA DONNA DEL CAPO CHE ACCOMPAGNAVA IL GRUPPO NELLE TRASFERTE CRIMINALI

Serena Arbizzi per “la Stampa”

 

Lei si lamenta: «Io volevo venire con te, amore. Mi lasci qui in macchina, così...». Lui, forse un po' stupito, chiede: «Dove? Vuoi venire con me dentro al Compro oro?».

È un dialogo apparentemente normale, fin troppo normale, quello che finisce nelle carte delle bande modenesi dello spray al peperoncino. Ma normale non è: lui, il fidanzatino, è Andrea Cavallari. Il presunto capo di una delle bande. E lei, la sua innamorata.

 

ugo di puorto

Non ci sono solo uomini, maestri del gas, spruzzatori, pali, ricettatori, figli d' arte, in questa inchiesta sui furti seriali al ritmo di trap e rap costati la vita a cinque ragazzi e una mamma a Corinaldo. No, in questa inchiesta - e cominciano ad affiorare adesso - ci sono anche le donne. Ragazzine, mamme, sorelle. E c' è, ed è forse la figura più rilevante, almeno sul piano investigativo, lei. La misteriosa "donna del capo".

 

andrea cavallari

Inizialmente è soltanto una complice in affari, l' autista che accompagnava la banda nei locali e nelle feste dove i maschi avrebbero colpito. La ragazza, che ha frequentato le superiori a Modena, viene ingaggiata da Moez Akari. È il 30 marzo 2019 e il "maestro del gas" le propone di accompagnare la banda in giro a commettere i colpi, in cambio del rimborso spese della benzina e di 20 o 30 euro, «solo per te e per il disturbo che mi porti, mi aspetti, e ci riporti...». La ragazza chiede ulteriori dettagli, poi accetta e quella stessa sera porta il gruppo alla discoteca Mia Clubbing di Porto Recanati.

 

LA LOCANDINA DEL CONCERTO DI SFERA EBBASTA A CORINALDO

Ma, dopo quella trasferta "criminale", scocca la scintilla: lei e il "Cava", il giovane boss di Bomporto, si mettono insieme. Amore e affari. La "donna del capo" guida l' auto, a volte è passeggera, ascolta i dialoghi, accompagna la banda in giro nelle scorribande, diventa una complice. In un' occasione, lei, Cavallari e Akari scherzano su una felpa rubata che la giovane indossa. In un' altra è presente a conversazioni su quel che è successo a Corinaldo.

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

Affari, dunque. Ma anche amore. Ed eccola che si lamenta, parlando da sola, in auto, a Padova, perché Andrea la lascia nuovamente in auto. Ma poi, con il suo "Cava", prenota hotel che non paga, come quello a Milano Marittima, gira città discoteche e locali. Si concede vacanze, come quella a Disneyland con Cavallari e Akari, e finisce nei guai.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

È il 6 luglio. La ragazza, insieme ad un' amica che accompagna la banda sui luoghi dei colpi e viene pagata 50 euro, viene arrestata per il furto di alcune collane a Parigi. Pochi giorni dopo viene rilasciata al termine della direttissima, ma sarà presto processata.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Un' altra volta l' auto su cui si trova, con il resto della banda, viene fermata. Un controllo a Porto San Giorgio. I carabinieri, nel portaoggetti, trovano un taser.

L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

La ragazza, che ora sarebbe finita in un provvedimento stralcio su una serie di episodi, tra cui furti attribuibili alla banda che nulla c' entrano con la strage di Corinaldo, è conosciuta dalla famiglia Cavallari. «Ho incontrato la fidanzata di Andrea una decina di volte - spiega Marco Montanari, patrigno di Cavallari - Ce l' ha presentata soltanto un mese fa. Una volta abbiamo pranzato insieme per mezz' ora circa. Sapevo che frequentava un istituto superiore di Modena e che, saltuariamente, faceva il fattorino per una pizzeria, insieme ad altri lavoretti».

lanterna azzurra sfera ebbastastrage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 3strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 5strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 2strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 4strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 6MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA CORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECA BIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRAcorinaldo lanterna azzurra il ponticello dove sono morte sei personelanterna azzurra corinaldo anconabiglietto sfera ebbasta corinaldo discoteca discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”