jens stoltenberg

TE C'HANNO MAI MAN-NATO? IL SEGRETARIO DELL'ALLEANZA JENS STOLTENBERG ALZA IL TIRO: "LA NATO E' PRONTA A SCHIERARE UN ESERCITO PERMANENTE A EST PER FERMARE LA RUSSIA" - SUL CONFLITTO: "STIAMO ORA ENTRANDO IN UNA NUOVA FASE DI QUESTA GUERRA. LA RUSSIA HA SPOSTATO LE SUE FORZE FUORI DAL NORD DELL'UCRAINA. MA NON SI STANNO RITIRANDO, SI STANNO RIORGANIZZANDO..."

Da open.online

 

jens stoltenberg

La Nato si prepara a contrastare l’invasione della Russia nei propri confini, che siano quelli in Romania o in Polonia, con un piano che prevede di schierare una presenza militare permanente proprio su quelle frontiere.

 

Il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, le definisce in un’intervista al Telegraph opzioni «per un adattamento a lungo termine della Nato» chieste ai «comandanti militari». In questo momento la Nato si trova «in mezzo a una trasformazione fondamentale», ha aggiunto Stoltenberg che proietta le prossime mosse sulle conseguenze «a lungo termine» delle azioni di Vladimir Putin. «Quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea».

 

jens stoltenberg

Jens Stoltenberg, 63 anni, ha iniziato il suo primo mandato come segretario generale della Nato nell’ottobre del 2014. Pochi giorni prima la Russia aveva strappato la Crimea all’Ucraina, il primo atto di una crisi che ha portato all’invasione cominciata lo scorso 24 febbraio. L’incarico come segretario generale dura quattro anni e quindi, dopo essere già stato riconfermato una volta, nel 2022 Stoltenberg avrebbe dovuto ritirarsi.

 

Era già pronto un posto per lui al vertice della Banca centrale norvegese. Dopo l’inizio della guerra, Stoltenberg ha accettato di prolungare il suo mandato ancora per un altro anno. In un’intervista pubblicata sul britannico The Telegraph ha raccontato come la guerra in Ucraina stia cambiando tutto l’assetto della Nato, un assetto che deve ripartire dalla garanzia delle spese militari al 2 per cento del Pil per tutti gli alleati.

 

jens stoltenberg della nato

Spiega Stoltenberg: «Il 2 per cento è una linea guida minima e ovviamente accolgo con favore ogni aumento della spesa per la difesa da parte di tutti gli alleati, anche di quegli alleati che stanno già spendendo più del 2 per cento, come il Regno Unito. Il mio obiettivo principale è garantire che quelli che sono al di sotto del 2 per cento soddisfino questa linea guida minima».

 

Fra i Paesi che non stanno rispettando quest’obbligo c’è l’Italia. Al momento la spesa italiana si attesta attorno ai 25 miliardi di euro all’anno ma per soddisfare le richieste della Nato bisognerebbe spingerla fino a 38 miliardi di euro. In termini di percentuale ora l’Italia è circa al 1,57 per cento del Pil.

 

La nuova battaglia della Russia

I NEGOZIATI TRA RUSSIA E UCRAINA BY ELLEKAPPA

Secondo il segretario della Nato la crisi in Ucraina è ancora lontana da una soluzione pacifica. Le truppe di Mosca infatti non si stanno ritirando ma stanno convergendo verso il Donbass dove inizierà una nuova fase della guerra: «Stiamo ora entrando in una nuova fase di questa guerra. La Russia ha spostato le sue forze fuori dal Nord dell’Ucraina. Ma non si stanno ritirando. Si stanno riorganizzando e stanno riposizionando per una grande battaglia nella regione del Donbass… tra poche settimane». In ogni caso questa crisi ha avviato un processo di trasformazione di tutto l’assetto e le priorità della Nato.

 

GUERRA RUSSIA UCRAINA

«Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, questa crisi ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato ha bisogno di adattarsi a questa nuova realtà. Ed è esattamente quello che stiamo facendo. Siamo l’alleanza di maggior successo nella storia per due ragioni. Una è che siamo stati in grado di unire l’Europa e il Nord America. L’altra è che siamo stati in grado di cambiare quando il mondo sta cambiando. Ora il mondo sta cambiando e la Nato sta cambiando».

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...