rocco casalino giuseppe conte mascherine mascherina

TI CONOSCO, MASCHERINA – MENTRE PALAZZO CHIGI ORDINAVA 500 MASCHERINE FFP3, STRAPAGATE (MA ANCORA NON CONSEGNATE) AI DIPENDENTI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO VENIVA DATO UN VEZZOSO MODELLO BICOLORE CON API, FARFALLE E LEGGIADRI VOLATILI. MA DA DOVE PROVENGONO? NON CI SONO ETICHETTE E NEPPURE L’INDISPENSABILE MARCATURA CE

 

 

 

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

Dialogo autentico origliato in uno degli uffici della presidenza del Consiglio.

ROCCO CASALINO

Usciere al piano: «Dotto', ha visto che cosa c' è disegnato sulle mascherine che ci hanno dato in dotazione?». Funzionario: «No caro. L' ho presa e l' ho messa nel cassetto, senza badarci». Usciere: «C' è un uccellino all' altezza della bocca. Dicono che il modello l' abbia scelto (biiip)».

 

Non sveleremo il nome coperto da omissis di questo colloquio un po' licenzioso, ma dobbiamo riconoscere che chi ha ordinato le protezioni non manca di fantasia e senso dell' umorismo. Prima di Pasqua molti dipendenti dei palazzi del governo hanno ritirato mascherine di tipo chirurgico verdoline e bianche, ma anche un modello molto più fru fru, in tessuto non tessuto bianco e blu con una simpatica fantasia bucolica: api, farfalle, foglie e un paio di leggiadri volatili.

LA VEZZOSA MASCHERINA DATA AI DIPENDENTI DI PALAZZO CHIGI

 

Verrebbe da sorridere se non fosse che in nessuna parte del dispositivo di tutela ci sia traccia della provenienza. Non ci sono etichette e neppure l' indispensabile marcatura Ce, simbolo che significa marchio di Conformità europea e garantisce al consumatore la rispondenza del prodotto a tutte le disposizioni dell' Unione europea. Quelle in uso a Roma sono completamente anonime.

giorgia meloni con la mascherina

 

Un' anomalia soprattutto in considerazione del fatto che dovrebbero far parte di una commessa ufficiale passata al vaglio o della Consip, la centrale acquisti dello Stato, o del Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa) e rispettare le norme previste dal Testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro. E, invece, sembra essere un mistero chi le abbia prodotte e dove (ieri da Palazzo Chigi non sono arrivate le risposte richieste).

 

ROCCO CASALINO CON LA MASCHERINA

L' unica cosa certa è che ai dipendenti sono stati consegnati questi straccetti bicolori, mentre la stessa presidenza del Consiglio il 2 marzo ha avviato la procedura per 500 mascherine Ffp3, ben più sicure di quelle chirurgiche, essendo dotate di filtro. A chiederle, si apprende da una lettera inviata da Palazzo Chigi al quotidiano Il Tempo, non sarebbe, però, stato il premier Giuseppe Conte, né il suo portavoce Rocco Casalino, bensì la responsabile dell' Ufficio sanitario, Brunella Vercelli, la quale le avrebbe richieste «a protezione» del personale medico e infermieristico della presidenza del Consiglio, per il periodo dell' emergenza.

 

ROCCO CASALINO CON LA MASCHERINA giuseppe conte e rocco casalino

Il fornitore è stato individuato in una ditta di Scorzè (Venezia) e lo stesso avrebbe promesso di farle arrivare a Roma entro 5 giorni lavorativi dalla stipula del contratto «a un prezzo congruo rispetto ai valori attuali del mercato (7,98 euro cadauna, Iva esclusa)». Ieri il portavoce del premier ha, però, precisato che le stesse non sarebbero ancora state consegnate al presidio sanitario.

giuseppe conte con mascherina e fraccaro

 

Ma se non c' era così tanta fretta, ci chiediamo se non convenisse attendere qualche giorno per fare rifornimento: ieri su Internet noi abbiamo trovato mascherine dello stesso modello alla più modica cifra di 1,44 euro Iva compresa, quasi sette volte in meno di quanto pagato dai non troppo parsimoniosi uffici governativi.

ROCCO CASALINO

 

Nei giorni scorsi il responsabile del dipartimento per i servizi strumentali di Palazzo Chigi, Paolo Molinari, che abbiamo contattato inutilmente nella giornata di ieri, attraverso i fornitori accreditati del Mepa, ha anche acquistato 11.600 mascherine chirurgiche, 1.250 litri di gel igienizzante e 310 confezioni da cento di guanti monouso in nitrile. Nell' ordine ufficiale d' acquisto di quest' ultimi si legge che sono stati comprati presso una ditta di Pomezia a «un prezzo congruo rispetto ai valori di mercato», anche se la cifra non è indicata.

 

LUIGI DI MAIO CON MASCHERINA

Tali ordini sono partiti prima delle gare Consip per acquistare i dispositivi di protezione destinati al personale sanitario e a tutti i cittadini italiani. Una decisione che ha suscitato qualche protesta, che Casalino ha prontamente rintuzzato, spiegando che l' approvvigionamento sarebbe stato deciso non su iniziativa della presidenza del Consiglio, ma in ossequio a una direttiva del ministero della Pubblica amministrazione datata 25 febbraio che «ha imposto a tutte le amministrazioni pubbliche l' adozione di misure di igiene e di protezione a beneficio di tutti i dipendenti e di tutti coloro che, a diverso titolo, operano o si trovano presso l' amministrazione».

virginia raggi con la mascherina 2

 

Ma se i vertici di Palazzo Chigi negano di aver deciso di mettere al sicuro i propri dipendenti prima di quelli degli altri ministeri o dell' intera cittadinanza, non possono negare di essere stati i più lesti nell' accaparrarsi le indispensabili forniture anti coronavirus, in attesa di ricevere ulteriori 32.400 mascherine chirurgiche. Una commessa che evidentemente non tiene conto del giudizio di Walter Ricciardi, il consulente del ministero della Sanità, Roberto Speranza, nonché rappresentante italiano presso l' Organizzazione mondiale della sanità, il quale ha dichiarato che quel tipo di protezioni «non servono» perché «il virus penetra attraverso la garza». Nell' attesa delle nuove scorte, a Palazzo Chigi possono sfoggiare i bavaglini con gli uccelli. Per la gioia degli spiriti più goliardici.

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)