TI METTI IN TASCA IL REDDITO DI CITTADINANZA? E ALLORA NIENTE GRATTA E VINCI – LA DENUNCIA DI UN TABACCAIO DI LADISPOLI CHE SI È RIFIUTATO DI VENDERE UN GRATTA E VINCI A UN UOMO CHE SI ERA PRESENTATO NEL SUO LOCALE PRETENDENDO DI PAGARE CON LA CARTA DEL REDDITO DI CITTADINANZA. NON SOLO: IL PROPRIETARIO DEL NEGOZIO RACCONTA CHE C’È CHI VORREBBE COMPRARE SIGARETTE E CHI TENTA DI INVESTIRE I SOLDI ALLE SLOT MACHINE O AL LOTTO. “UNA SIGNORA MI HA DETTO CHE IL FUMO È UN VIZIO CHE DEVE ESSERE ESAUDITO COSÌ COME IL GIOCO…”

-

Condividi questo articolo


Alessandro Ferro per www.ilgiornale.it

gratta e vinci in tabaccheria gratta e vinci in tabaccheria

 

Invece di ringraziare il cielo per l'immensa fortuna che posseggono, il reddito di cittadinanza, investono quei soldi con la speranza di fare altri soldi facili acquistando dei gratta e vinci: è la denuncia di una tabaccheria di Ladispoli, vicino Roma, che giustamente si sono rifiutati di assecondare le loro richieste. Non solo, ma con il reddito grillino acquistano anche sigarette e provano a soddisfare altri vizi legati alle macchinette slot machine o al Lotto.

 

"La categoria si deve opporre"

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

Hanno avuto tanto coraggio Giacomo Esposito e Gloria Ibisco a denunciare la vicenda che li vede coinvolti quotidianamente e in prima persona. "Hanno il reddito di cittadinanza e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e vinci", affermano al Messaggero. Invece di sfruttare la misura statale per sopravvivere in attesa di un lavoro (chi lo cerca davvero) e acquistare generi alimentari di prima necessità o medicine, molta gente si presenta dai tabaccai per tentare la fortuna o comprare sigarette. Un signora, addirittura, avrebbe sostenuto loro che "il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti ovviamente".

 

gratta e vinci gratta e vinci

La prepagata per il gioco

È chiaro che la privacy impone di non poter chiedere alla clientela come e perché investano i soldi ma "nei casi più evidenti è giusto che la nostra categoria si opponga. Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro", sottolineano al quotidiano romano. Ma come se ne accorgono, quindi?

 

Semplicissimo: presentano direttamente la carta prepagata del reddito chiedendo "Il Milionario" piuttosto che un pacco di sigarette o puntano i numeri del Lotto. Lo stesso modus operandi avviene anche in altri piccoli centri dell'hinterland romano come a Cerveteri ma spesso si desiste dal proposito di non soddisfare le loro richieste. "A volte ci accorgiamo che sono cittadini del reddito e in alcuni casi il timore di non accontentarli c'è perché dei tipi sembrano poco raccomandabili".

REDDITO DI CITTADINANZA 9 REDDITO DI CITTADINANZA 9

 

Un altro tabaccaio, Rocco Murgante, ha dichiarato le cose che pensa una persona normale: il RdC servirebbe soltanto per le famiglie bisognose "ma sono convinto che spesso accade anche da noi che diversi cittadini giochino i numeri o prendano i Gratta e vinci con i soldi dello Stato. Però non possiamo fare i controllori. Chiaro, se un cliente lo ammettesse io mi rifiuterei". Ma mica è un problema soltanto delle coste laziali: chissà in qualche altre centinaia di tabaccherie italiane accade lo stesso.

 

un gratta e vinci un gratta e vinci

Nei due Comuni sopra menzionati sono più di 600 le persone che percepiscono il reddito da oltre due anni senza aver mai accettato uno stralcio di lavoro come vorrebbe la legge. E via così, in attesa che il nuovo governo tagli le ali a un sistema nato male e continuato peggio.

i gratta e vinci i gratta e vinci gratta e vinci gratta e vinci REDDITO DI CITTADINANZA REDDITO DI CITTADINANZA un gratta e vinci milionario un gratta e vinci milionario

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…