1. A RIMINI UNA COPPIA È STATA SORPRESA IN UN PARCHEGGIO CHE TROMBAVA. A TORINO DUE TIZI SI SONO SPACCIATI PER FATTORINI. A TORRE ANNUNZIATA È STATO ORGANIZZATO UN FINTO FUNERALE. UN TIZIO SI È GIUSTIFICATO DICENDO CHE ERA IN GIRO A CERCARE ASPARAGI
2. ANCORA! LA MIA RAGAZZA MI HA CACCIATO DI CASA. VOGLIO VEDERE DOVE ABITA VASCO. STO ANDANDO A GIOCARE LA SCHEDINA. SE NON FACCIO DUE PASSI NON PRENDO SONNO. SI È ROTTO LO SMARTPHONE. IL PANE IN QUESTO PAESE È PIÙ BUONO! SCUSATE, STO ANDANDO AL CIMITERO 
3. LE SCUSE PER AGGIRARE I DIVIETI DI USCIRE DI CASA SCATENA LA FANTASIA DE' NOANTRI
 

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MAURIZIO CROSETTI per La Repubblica

controlli al tempo del coronavirus controlli al tempo del coronavirus

 

 

La mia ragazza mi ha cacciato di casa. Voglio vedere dove abita Vasco. Sto andando a giocare la schedina. Se non faccio due passi non prendo sonno. Si è appena rotto lo smartphone. Il pane in questo paese è più buono! Dal virus delle scuse non esiste immunità di gregge: siamo tutti così creativi, così fantasiosi, a volte appena un po' patetici.

 

L'immane tragedia è anche un film di Alberto Sordi. Poliziotti, vigili urbani e pattuglie stanno ascoltando un poema di balle, migliaia sono gli italiani a zonzo senza motivo (veramente, il motivo sarebbe l'andare a zonzo), ma prontissimi a trovarlo nel momento dell'autocertificazione.

 

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Il repertorio dei motivi inesistenti è un genere narrativo dei più originali in questi giorni tragici e, come talvolta accade nei frangenti estremi, anche comici. Che dire dei tre palermitani che, fermati in automobile dai vigili, hanno cercato l'identica scusa? Farsi una corsa nel parco della Favorita. Peccato che il primo avesse un bambino di un anno sul seggiolino, il secondo portasse la cravatta e il terzo fosse seduto accanto all'anziana madre. Notevole, sempre in Sicilia, il tabaccaio che ha pensato bene di mettere in negozio una macchinetta del caffè.

 

sesso macchina sesso macchina

"Non si può? Il bar qui vicino è chiuso...", ha cercato di difendersi. Non hanno invece avuto bisogno di scuse i quattro catanesi sorpresi in un sexy shop: aperto, il negozio, e loro lì dentro senza una valida ragione (forse). "Sto portando il gel antibatterico alla mia ragazza", ha detto un giovane e aitante torinese alle forze dell'ordine. "Sapete, la sua farmacia l'ha finito". Nulla in confronto all'automobilista lombardo bloccato a Tortona, una ventina di chilometri oltre il confine regionale: costui ha fatto mettere a verbale che stava dirigendosi in un ipermercato del Tortonese per non perdere i punti della tessera.

calcetto al tempo del coronavirus calcetto al tempo del coronavirus

 

Si chiama "dichiarazione mendace" e può costare 206 euro di multa, una denuncia e la detenzione da uno a sei anni, e lì diventerebbe un po' difficile trovare scuse per l'ora d'aria. Forse non ci riuscirebbe neppure il geniale pensionato di Novafeltria (Rimini) che ha fatto ricorso a un must della categoria: "Ero incuriosito di vedere come procedono i lavori del cantiere del ponte tra Pennabilli e Sant'Agata".

 

 

Nello stesso comune, due uomini hanno cercato di spiegare ai vigili che stavano andando al patronato per sbrigare alcune pratiche fiscali, patronato ovviamente chiuso come tre quarti d'Italia. La creatività emiliano romagnola ha trovato un grande interprete nel ragazzo che a Zocca, provincia di Modena, ha detto che voleva vedere dove abita Vasco Rossi. Ma tra i poliziotti c'è chi dice no. Tra i trasgressori che vagano in cerca di libertà, non pochi anziani.

Canne al tempo del coronavirus Canne al tempo del coronavirus

 

"Sto andando al cimitero", ma il cimitero è chiuso. "Stiamo andando a comprare il pane nell'altro comune perché lì lo fanno più buono!", hanno detto due vecchietti di Zogno (Bergamo), mentre una signora di Treviso ha risposto piccata alla pattuglia: "Ma non vedete come sono conciata? Ho assoluto bisogno di una messa in piega!". Mai tanto spudorata, la signora, quanto il tizio di Alessandria che ha detto "sto solo prendendo un caffè", peccato si trovasse dalle parti di Chivasso, più o meno a una novantina di chilometri da casa. Menzione d'onore al milanese che ha spiegato, candido: "Sto andando a giocare la schedina". Ieri, con il calcio fermo chissà fino a quando.

 

SESSO IN MACCHINA SESSO IN MACCHINA

L'amore è sempre un buon motivo, oppure una scusa piuttosto gettonata (a volte sono sinonimi). "Sto andando dalla mia fidanzata" ha raccontato un ragazzo siciliano ai poliziotti, non sapendo che la notizia sarebbe stata controllata dai validi colleghi di Montalbano: ebbene, è saltato fuori che i due non stanno insieme da oltre un anno. Pene d'amore inventate, o forse era l'amore ad esserlo, anche per il girovago di Recco (Genova) che ha confessato di essere stato cacciato di casa in piena notte dalla sua donna. Notte che porta poco consiglio ai liguri, se un uomo di 54 anni sorpreso in piazza De Ferrari, il cuore di Genova, ha saputo soltanto dire: "Sono uscito questo pomeriggio in cerca di uno smartphone, il mio si è guastato e non posso stare senza". Peccato fossero le tre di notte.

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Disarmante, sempre a Genova, la scusa di un altro camminatore notturno: "Se non faccio due passi prima di dormire, non riesco a prendere sonno". Va detto che non pochi liguri, in questi giorni di sole primaverile e nemici mortali nell'aria tiepida, sono stati traditi dall'abbigliamento (stivaloni da pescatore) o dall'oggettistica (canne da pesca). A quel punto, difficile mentire: per quanto prelibato, un branzino (in dialetto ligure, "luassu") non può essere considerato un bene di prima necessità

CANNETTA CANNETTA

 

 

SESSO IN MACCHINA E BARBECUE ECCO COSA HANNO FATTO I MULTATI

Salvatore Dama per “Libero quotidiano”

 

Le regole di contenimento? C' è una fetta, manco piccola, di italiani che se ne fotte. Fa come se nulla fosse. Passando in rassegna i comportamenti sanzionati negli ultimi giorni, c' è un po' di tutto. È un catalogo di ignoranza, strafottenza, furbizia, indisciplina.

 

Tanti, ai controlli, dichiarano sinceramente di non sopportare più la convivenza così ravvicinata in famiglia. Altri non riescono a rinunciare alla socialità. Altri ancora abbandonano il domicilio spinti da bisogni basici. Il sesso. Mercenario o clandestino. O la droga.

 

I tossici abitudinari, quelli che si fanno di fumo, erba e coca, stanno impazzendo tra quattro mura. Quella che segue è una galleria di episodi di cronaca. C' è da piangere. Ma anche un po' da ridere. Ad Anacapri sette ragazzi stavano facendo una partita di calcetto. Numero dispari oltretutto. Denunciati. A Rimini una coppia è stata sorpresa in un parcheggio che trombava.

 

calcetto calcetto

A Torino due tizi si sono spacciati per fattorini. A Torre Annunziata è stato organizzato un funerale: nei guai il prete e l' agenzia di pompe funebri. A Firenze tre peruviani si sono trovati ai giardinetti per tagliarsi i capelli a vicenda. Una barberia diffusa. A Bologna, in un appartamento di viale Filopanti, era in corso una festa di universitari italiani e stranieri. Tutti denunciati. Un tizio a Montefiore Conca si è giustificato dicendo che era in giro a cercare asparagi. A Catania quattro ragazzi hanno spiegato agli agenti che erano usciti di casa in cerca di hashish.

 

Macerata: «Devo comprare le scatolette al gatto».

 

PICNIC GAY A PARCO LAMBRO PICNIC GAY A PARCO LAMBRO

Una ragazza è stata trovata a 40 km da casa. Denunciata. Ad Arcore un ragazzo intercettato in strada si è giustificato: «Non resisto più a casa con la mia famiglia». Un' altra coppia clandestina è stata beccata mentre amoreggiava in macchina in zona Mecenate, a Milano.

Napoli: picnic con sedie e tavolini: "Avevamo bisogno di prendere aria". Denuncia per dodici. Ischia: camminava con le buste del supermercato in mano.

 

Dallo scontrino è venuto fuori che aveva fatto la spesa due ore prima. Monza: «Sto andando a trovare mia zia, ma non mi ricordo dove abita». Denunciato pure lui. Potenza: «Guardatemi, sono a Codogno!». Un fesso si è fatto un video per strada, in Basilicata, e lo ha caricato su Facebook. È stato individuato dalla polizia postale e denunciato. Trento: una pattuglia ha fermato degli uomini che sgozzavano una pecora in mezzo alla strada.

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Busto Arsizio. Cimitero. Due ventenni giravano con il cellulare in mano tra le tombe: «Siamo caccia di Pokemon». A Napoli due parcheggiatori abusivi sono stati bloccati in un centro commerciale mentre prendevano monetine dagli automobilisti. Denuncia. A Roma una cenetta romantica tra lui (74nne italiano) e lei (25enne romena) è stata interrotta dalle forze dell' ordine che hanno fatto irruzione in un' osteria di Prima Porta. A Viareggio anziani inconsapevoli in giro in bici cadevano dal pero: «Quale virus?». Ancora nella Capitale: in cinque beccati all' Infernetto con cappuccio e cornetto in mano.

 

Rometta: «Devo assistere i miei parenti anziani», aveva scritto sull' autocertificazione: ma gli hanno trovato 32 grammi di hashish in macchina. A Patti, in Sicilia, le salsicce di maiale erano quasi cotte quando i carabinieri hanno interrotto il barbecue allestito da quattro ragazzi in strada. A Palermo hanno organizzato un festino dentro al canile municipale. Ripreso e pubblicato su Facebook. Piacenza: «Andiamo a fare la spesa», c' era scritto sull' autocertificazione. E in effetti al supermercato ci sono andati. Ma nel parcheggio: dove il pusher li stava aspettando con un grammo di droga. Denunciati i primi, arrestato il secondo.

zocca casa vasco zocca casa vasco

 

A Cassino un barbecue condominiale con trenta persone finisce in rissa. E alla fine i denunciati hanno menato i vicini che avevano fatto la spia. Canicattì: un uomo si è appartato con una prostituta. Poi ha chiamato la polizia perché lei gli aveva fregato il portafogli. Denunciati entrambi. A Caserta un matto ha sputato sulla frutta in un supermercato e ha postato il video su Instagram con la didascalia «Infettiamo!».

 

Beccato, denunciato e smartphone sotto sequestro.

E poi ci sono le violazioni degli esercenti. A Frattamaggiore dei geni avevano messo in commercio coppe di reggiseni spacciandole per mascherine. Denuncia per loro e materiale sequestrato.

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