UNA TRUFFA DELLA MADONNA - MAXI FRODE FISCALE A BRESCIA: 20 ARRESTI E 85 INDAGATI, TRA CUI UN MONSIGNORE CHE VOLEVA APRIRE UN CONTO ALLO IOR - L’ASSOCIAZIONE AVEVA EVASO 80 MILIONI DI EURO CON FATTURE FALSE PER 500 MILIONI DI EURO. TRA LE PERSONE FINITE IN MANETTE CI SONO TRE COMMERCIALISTI E ALTRETTANTI AVVOCATI: IL GRUPPO PORTAVA ALL’ESTERO I SOLDI DEPOSITATI SU CONTI CORRENTI IN CROAZIA E UNGHERIA… – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Da www.ilmessaggero.it

 

maxi frode fiscale a brescia 2 maxi frode fiscale a brescia 2

Blitz a Brescia dove sono state arrestate 20 persone indagate per associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla frode fiscale. L'operazione della Guardia di Finanza di Brescia - coordinata dalla Procura e con il supporto del Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata di Roma (SCICO) - ha portato alla luce un'evasione fiscale da 80 milioni di euro con fatture false per 500 milioni di euro e ha coinvolto un centinaio di persone.

maxi frode fiscale a brescia 3 maxi frode fiscale a brescia 3

 

Tra gli 85 indagati a piede libero c'è anche un monsignore che avrebbe favorito il tentativo di aprire un conto allo Ior sul quale depositare soldi frutto dell'evasione. Tra i 20 arrestati invece ci sono tre commercialisti e altrettanti avvocati.

maxi frode fiscale a brescia 1 maxi frode fiscale a brescia 1

 

Sono 15 le persone finite in carcere e 5 ai domiciliari. Due persone sono all'estero e non sono ancora state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a frode fiscale e riciclaggio. Un centinaio complessivamente gli indagati tra Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Perugia, Lodi. Coinvolti anche professionisti che operavano per gli imprenditori. Il gruppo avrebbe portato all'estero i soldi depositati su conti correnti in Croazia e Ungheria. Sequestrati oltre due milioni di euro.

VATICANO, SEDE IOR VATICANO, SEDE IOR

 

maxi frode fiscale a brescia maxi frode fiscale a brescia

«Da questa inchiesta emerge un connubio tra imprenditori e commercialisti con i professionisti che si sono messi a disposizione di progetti criminosi», ha detto il procuratore di Brescia Francesco Prete. «Il connubio tra imprenditori e professionisti conferma quanto sia necessario penetrate negli organi professionali per scovare professionisti infedeli», ha aggiunto Prete. «Siamo davanti ad un vero e proprio laboratorio a Brescia dell'evasione fiscale. Attorno a questo sodalizio giravano società locali e estere», ha aggiunto il procuratore aggiunto Carlo Nocerino che con la collega Claudia Passalacqua ha coordinato l'inchiesta.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…