letizia moratti

UBI MAIOR - INDAGATI DIECI CLIENTI MOLTO SPECIALI DI UBI BANCA, TRA CUI LETIZIA MORATTI E L’EX DEPUTATO DELL'UDC, LUCA VOLONTÈ - LE LORO OPERAZIONI CON L’ISTITUTO POTREBBERO NASCONDERE REATI FISCALI, RICICLAGGIO DI CAPITALI, CORRUZIONE - DA PIETRO GUSSALLI BERETTA A CORRADO FAISSOLA: ECCO CHI SONO GLI ALTRI FINITI NEL MIRINO DEI MAGISTRATI…

UBI BANCA

Gianni Barbacetto per il “Fatto quotidiano”

 

Gli indagati di Ubi Banca a Brescia hanno ricevuto una buona notizia, che contiene però una decina di pessime notizie. Quella buona è l' archiviazione dell' indagine per ostacolo alla vigilanza a carico di sette dirigenti di Ubi, tra cui gli ex presidenti dei consigli di gestione (Franco Polotti) e di sorveglianza (Andrea Moltrasio), insieme ai responsabili dei rischi (Mauro Senati), dell' antiriciclaggio (Carlo Peroni) e dell' audit (Stefano Tortellotti).

 

letizia moratti

L'inchiesta era partita nel 2017 dalle denunce di un funzionario antiriciclaggio della banca (Roberto Peroni), che per tutta risposta è stato prima demansionato e poi licenziato. Aveva avuto il torto di denunciare che una quarantina di clienti speciali, alcuni con ruoli di vertice dentro la banca, godevano di un trattamento molto particolare: per loro non valevano i controlli e non scattavano le segnalazioni di operazioni sospette.

 

Dal 2012 al 2016, in banca si sarebbero verificati "sistematici episodi di omissione di segnalazioni per operazioni sospette, nonché degli obblighi di adeguata verifica della clientela nei confronti di persone legate a figure apicali in seno al gruppo bancario".

 

luca volonte' 5

Nel maggio 2019, il procuratore di Brescia Carlo Nocerino e il sostituto Teodoro Catananti chiedono però l' archiviazione, poi accolta dal gip Carlo Bianchetti: perché non segnalare un' operazione sospetta non è più un reato penale, ma solo un illecito amministrativo. Già sanzionato dalla Banca d' Italia, pur con qualche ritardo, con una multa a Ubi di 1,2 milioni di euro. Eppure c' è la decina di cattive notizie. Il procuratore Nocerino ha disposto lo stralcio di almeno dieci casi di operazioni sospette, su cui ora indagheranno le Procure competenti per territorio in giro per l' Italia.

 

Archiviati i mancati controllori, saranno inquisiti i clienti molto speciali che erano al di sopra di ogni controllo. Le loro operazioni con Ubi potrebbero nascondere reati fiscali, riciclaggio di capitali, corruzione.

 

Pietro Gussalli Beretta

Tra i quaranta clienti eccellenti i cui nomi erano entrati nel 2017 nell' indagine bresciana, c' erano la attuale presidente del consiglio di amministrazione di Ubi, Letizia Moratti; il consigliere d' amministrazione Pietro Gussalli Beretta (quello della fabbrica di armi), che l' inchiesta sui Panama Papers metteva in connessione con società offshore di Panama e delle Seychelles "che appaiono legate a Ubi"; l' ex presidente Polotti, titolare effettivo della società Ori Martin spa e dunque della collegata Aom Rottami, che nel 2014 bonifica 5,2 milioni di euro a una società di Dubai, allora nella black list fiscale; Corrado Faissola, ex presidente di Ubi e dell' Abi, scomparso nel 2012, che aveva ricevuto un bonifico "a rischio" da un conto svizzero; Gianluigi Gola, ex consigliere di Ubi;

Corrado Faissola

 

Luca Volontè, ex deputato dell' Udc di Pierferdinando Casini, titolare effettivo della Fondazione Novae Terrae; gli imprenditori Pierluigi Berlucchi e M. M., che riceve da Ubi Lussemburgo fondi scudati tramite la fiduciaria Serfid.

 

La vicenda che sfiora Letizia Moratti riguarda la Saras Trading, società svizzera del gruppo Moratti, che avrebbe ricevuto da Ubi Factor finanziamenti per oltre 50 milioni di euro poi finiti all' estero, con transazioni passate nelle Isole del Canale e che hanno coinvolto anche il gruppo petrolifero russo Petraco.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”