coronavirus supermercato

URGE UN TAMPONE AL CERVELLO DI CONTE! - NELL'ULTIMO DECRETO IL GOVERNO DISPONE LA POSSIBILITÀ DI VENDERE SOLO BENI DI PRIMA NECESSITÀ. DIVIETO DI COMPRARE BIANCHERIA, QUADERNI O PENNARELLI, ARTICOLI PER IL GIARDINAGGIO, SHAMPOO, BAGNOSCHIUMA, PILE, SPRAY ANTI ZANZARE. NON SI PUÒ TOCCARE NIENTE – LA FEDERDISTRIBUZIONE PARLA DI DIVIETO SENZA SENSO - COME SI FA A STARE IN CASA CON I BIMBI SENZA PENNE E QUADERNI?

Manila Alfano per “il Giornale”

 

la spesa ai tempi del coronavirus

La spesa on line è fuori discussione, anche solo provarci è un' impresa. Coda infinita, le stime più funeste raccontano di tempi biblici, aprile dice qualcuno. E allora non resta che infilarsi mascherina e guanti e affrontare la coda per entrare al supermercato. Corsie belle piene e felicemente assortite. E invece ecco quelle strisce bianche a circondare scaffali interi: «Vietata la vendita per questi articoli». Blocchi sui prodotti non alimentari o «di prima necessità».

spesa a viareggio

 

È la risposta di Esselunga, Carrefour, Eurospin, diversi punti vendita della grande distribuzione in base alle norme contenute nell' ultimo decreto del Governo che dispone la possibilità di vendere solo beni di prima necessità. Divieto di comprare biancheria, quaderni o pennarelli, articoli per il giardinaggio, shampoo, bagnoschiuma, pile, spray anti zanzare. Non si può toccare niente.

 

spesa a codogno 1

Peccato perché a voler vedere le zanzare, causa i caldo di questi giorni, si sono già affacciate nei giardini dei condomini milanesi. «Limitazioni che non hanno molto senso - dicono dalla Federdistribuzione, la definizione dei prodotti necessari - e dunque consentiti, lascia spazio a diverse interpretazioni che creano confusione. Chi stabilisce che un detergente non sia necessario? Non solo. Il divieto riguarda il sabato e la domenica, quindi costringe i clienti a ripresentarsi in giorni feriali creando ulteriori code».

 

MILANO - CODA AL SUPERMERCATO

Sui social diversi genitori raccontano di essere stati bloccati alle casse con quaderni o matite colorate, strumenti necessari ai loro figli per fare i compiti. Altri in coda si sono visti requisire cucchiai di legno per lo stesso motivo.

 

Qualcuno parla di concorrenza sleale nei confronti di esercizi che sono invece costretti dal decreto alla chiusura forzata. Ma è ancora la Federdistribuzione che fa chiarezza sul tema: «Basterebbe essere fedeli al decreto dell' 11 marzo che regolamenta le aperture sulla base delle attività e non sulle merci da vendere. Non c' è infatti specificità sui prodotti».

 

supermercato preso d'assalto a palermo

Un falso problema dunque che però ha generato non pochi problemi soprattutto alle famiglie già sottoposte a dura prova in questo momento.

«Dobbiamo essere liberi di vendere tutto quello che è sui nostri scaffali perché non ci è possibile creare confini tra le diverse categorie di prodotti dentro i punti vendita», afferma l' amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese sottolineando la difficoltà di «creare e gestire, aree interdette al pubblico per la vendita di prodotti non alimentari all' interno di supermercati e ipermercati, in quanto spesso non esistono vere e proprie aree riservate a quelle categorie merceologiche».

 

supermercato

Senza considerare che i limiti obbligherebbero i clienti ad uno spazio ristretto e quindi sarebbe difficile rispettare la distanza. Di diverso avviso i sindacati. «Chiediamo che nei supermercati sia consentito solo ed esclusivamente l' acquisto generi di prima necessità, impedendo alla clientela di girovagare nei negozi in cerca di generi assolutamente inutili. Basta, fare la spesa non è l' occasione per uscire di casa». Intanto Alessio Labio, responsabile Cgil Ccnl per il Terziario lancia l' allarme per i lavoratori del settore: «Rischi fortissimi: basta immedesimarsi in un addetto alle vendite di un supermercato per capire cosa significa».

 

emergenza coronavirus code al supermercato

«Siamo allo sbaraglio»; «siamo allo sbando»; «siamo in balia dei clienti», dicono le commesse e i cassieri che si sentono dimenticati ma che si ritrovano ad alto rischio Covid 19 e a gran voce chiedono al Governo «tamponi immediati oltre a guanti e mascherine anche tute protettive».

spesa a napoliin fila al supermercato a pisaemergenza coronavirus spesa a milanocode per la spesa a casalpusterlengospesa a codognocoronavirus spesa

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…