carlos carson tulsa

USA BANG BANG – UN AFROAMERICANO È MORTO DOPO ESSERE STATO AGGREDITO DA UNA GUARDIA PRIVATA A TULSA – IL CASO RISALE AL 6 GIUGNO MA È STATO RESO NOTO SOLTANTO A POCHE ORE DAL COMIZIO DI TRUMP NELLA CITTÀ DELL’OKLAHOMA – È ATTESA UNA FOLLA OCEANICA DI UN MILIONE DI PERSONE. L’EVENTO NON SARÀ LIMITATO AL COMIZIO, MA SARÀ UNA SPECIE DI SUPER FESTIVAL DEL TRUMPISMO, TRA IL COPRIFUOCO INDETTO DAL SINDACO, LE RIVOLTE E LA PAURA DEL CONTAGIO…

 

 

 

 

carlos carson con i figli

1 – Usa, afroamericano muore a Tulsa aggredito da guardia privata

(LaPresse) - Mentre c'è attesa per il comizio di Donald Trump a Tulsa, in Oklahoma, il Washington Post pubblica un video che mostra un afroamericano, padre di tre figli, morto dopo esser stato aggredito da una guardia privata in servizio presso un motel.

 

2 –  Usa, afroamericano muore a Tulsa aggredito da guardia privata-2

(LaPresse) - I filmati di sorveglianza pubblicati dla Washington Post mostrano l'agente, un ex poliziotto bianco, mentre spara un potente getto di spray al pepe sulla vittima,Carlos Carson, dall'interno del suo camioncino. Carson quindi lancia il suo caffè a Straight e lo carica. Pochi secondi dopo, Straight estrae una pistola e spara a Carson in testa. L'uomo è morto sul colpo.

la morte di carlos carson

 

3 – Usa, afroamericano muore a Tulsa aggredito da guardia privata-3

(LaPresse) - L'aggressione risale a due settimane fa ma il video è stato diffuso solo poche ore dai media e apre nuove tensioni proprio nel giorno del previsto intervento del presidente Trump.

 

4 – TRUMP RIPARTE DA TULSA: FOLLA AL PRIMO COMIZIO (TRA VIRUS E COPRIFUOCO)

Valeria Robecco per “il Giornale”

donald trump

 

La maggioranza silenziosa torna a farsi sentire dopo mesi di apparente letargo dovuto alla pandemia di coronavirus, e lo fa nel primo comizio tenuto da Donald Trump dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza. I sostenitori del presidente americano stanno arrivando da ogni parte del paese e da giorni si sono accampati fuori dal Bok Center di Tulsa, in Oklahoma, pur di non perdersi il grande ritorno del tycoon.

sostenitori di trump a tulsa2

 

Per Trump, in difficoltà nei sondaggi rispetto al rivale democratico Joe Biden - l’ultima proiezione di Fox News lo dà sotto di 12 punti, con il 38 per cento contro il 50 - quello di stasera è un appuntamento decisivo, e i suoi fan sembrano non volerlo deludere, visto che sono attese almeno 100 mila persone.

 

christopher straight carlos carson

«Vogliamo mostrare il nostro sostegno - ha raccontato Robin Stites, che è accampato da lunedì fuori dall’arena -. Il presidente e la sua famiglia hanno dedicato la loro vita al nostro Paese, sacrificare una settimana della nostra vita non è niente rispetto a quello che Trump ha fatto per noi».

 

L’evento non è limitato al comizio (la capienza dell’arena è di circa 19mila persone) ma la campagna elettorale di The Donald, secondo Nbc News, sta organizzando un vero e proprio festival, con diversi palchi, musica e altri personaggi di alto livello. Il tutto mentre incombe il rischio che l’appuntamento diventi un nuovo focolaio di coronavirus, soprattutto visto che a Tulsa nell’ultima settimana si è registrata una media di oltre 200 nuovi casi al giorno, con un balzo del 110 per cento rispetto alla settimana precedente.

 

sostenitori di trump a tulsa 3

E anche Trump ha ammesso che una «piccola percentuale» di fan potrebbero contagiarsi. «Grandi folle e code si stanno già formando a Tulsa. La mia campagna non è ancora cominciata. Comincia sabato sera in Oklahoma!», ha twittato, sottolineando che «la maggioranza silenziosa è più forte che mai».

 

Intanto il sindaco della città, George T. Bynum, ha ordinato tre giorni di coprifuoco - dalle 22 alle 6 locali - sino a domenica mattina. L’obiettivo, ha spiegato, è di reprimere potenziali violenze durante la notte.

 

christopher straight

Trump, da parte sua, ha inviato un duro monito a «qualunque dimostrante, anarchico, agitatore, saccheggiatore o farabutto che sta andando in Oklahoma»: «Non sarà trattato come a New York, Seattle o Minneapolis. Sarà una scena molto diversa». Twitter, nel frattempo, è tornata a censurare l’inquilino della Casa Bianca, poco dopo che Facebook per la prima volta ha rimosso uno spot della sua campagna elettorale perché conteneva simboli nazisti e di istigazione all’odio.

 

sostenitori di trump a tulsa 6

«Manipulated media», è la scritta comparsa sotto un tweet in cui il tycoon ha postato una versione modificata di un video molto popolare sui social, quello di due bimbi, uno bianco e uno afroamericano, che corrono l’uno verso l’altro e alla fine si abbracciano. Nel filmato postato dal presidente si vede invece il bimbo bianco inseguire quello nero e sotto la scritta: «Bambino terrorizzato fugge da bambino razzista».

il sindaco di tulsa g.t. bynum

 

Solo dopo fa vedere le immagini originali con l’abbraccio con la frase «quello che è realmente successo», e ammonendo: «L’America non è il problema, il problema sono le Fake News». L’attenzione di Trump, comunque, è ora tutta concentrata sul comizio in Oklahoma, che spera lo faccia decollare nuovamente nei sondaggi. Anche se a impensierirlo, in realtà, è più che altro la possibilità del voto per posta, su cui si stanno orientando vari stati Usa per contenere la diffusione del Covid-19. In un’intervista a Politico, infatti, ha ammesso che questo rappresenta il suo più grande rischio di perdere le elezioni.

ordinanza del sindaco di tulsacarlos carson con i suoi figliattesa del comizio di trump a tulsa 1sostenitori di trump a tulsasostenitori di trump al bok center di tulsatulsa 5sostenitori di trump a tulsa sostenitori di trump a tulsa 1tulsa 6attesa del comizio di trump a tulsa

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?