famiglia reale regina elisabetta

VA BENE IL “NEVER COMPLAIN NEVER EXPLAIN” (MAI LAMENTARSI, MAI DARE SPIEGAZIONI), MA LA REGINA ELISABETTA SI È RITROVATA SOLA A DOVER GESTIRE LE ROTTURE DI PALLE DI PARENTI IMPRESENTABILI. PRIMA FILIPPO CHE, TRA VOCI DI SCAPPATELLE E FLIRT, LA INDUSSE A PENSARE AL DIVORZIO 63 VOLTE. POI ARRIVARONO CARLO, L’AMANTE CAMILLA E LA RIBELLE DIANA. IN SEGUITO FU LA VOLTA DI HARRY, IL NIPOTE ADORATO FUGGITO NEGLI USA CON MOGLIE E PROLE. E INFINE IL FIGLIO PREFERITO ANDREW, TRITURATO DALLO SCANDALO EPSTEIN…

1 - DALLO ZIO, AL MARITO, AI FIGLI HA SUBITO I TRADIMENTI DI TUTTI

Valeria Braghieri per “il Giornale”

REGINA ELISABETTA DITO MEDIO

 

Con la metà di una donna così, si potrebbe fare un esercito: idee chiarissime e un karma da locomotiva. È nata, o si è costruita, in maniera tale che un intero Paese potesse contare su di lei e hanno finito col farlo tutti, a partire dalla sua famiglia. Dallo zio Edoardo, al marito Filippo, passando per il figlio prediletto, Andrea, per il primogenito Carlo e per il nipote preferito, Harry.

 

edoardo viii 3

A Elisabetta è sempre stato chiesto tanto, da tutti. Sopportare pesi, usare diplomazia, elargire tolleranza. È diventata regina a soli venticinque anni, sì per la morte del padre (la terribile notizia la raggiunse in Kenya, mentre si trovava in luna di miele con Filippo), ma anche perché, di fatto, lo zio Edoardo VIII, l'uomo che non volle farsi re, abdicò nel 1936, dopo meno di un anno di regno, per poter sposare Wallis Simpson.

 

la regina elisabetta e il principe filippo 4

Fu quindi lui, in un certo senso, a sistemare il peso della corona sulla testa di Elisabetta. Lui libero per il mondo con la pluridivorziata americana, lei inchiodata al suo giuramento e alla responsabilità di una Nazione. Viaggio di nozze finito, giovinezza pure. Già, il matrimonio... Non facile vedere una moglie dentro una regina.

 

LADY DIANA E CAMILLA A UNA PARTITA DI POLO DI CARLO NEL 1980

Filippo faticava a trovare un suo ruolo e anche lui iniziò a dare filo da torcere a Elisabetta. Tra voci di flirt, scappatelle vere o presunte, viaggi di «decompressione» (girovagò a bordo dello yacht reale Britannia dal 1956 al 1957), Filippo indusse Elisabetta a pensare al divorzio sessantatrè volte. Già dalla luna di miele, la futura regina scriveva alla madre: «Filippo è terribilmente indipendente».

 

Ma ovviamente Lilibet domò le crisi con aurei speroni e con inscalfibile compostezza. Più o meno come si trovò a fare, anni più tardi, quando un altro uomo, il suo primogenito Carlo, saccheggiò un altro po' della sua scorta di pazienza. Fece del matrimonio con Diana lo scempio che sappiamo in termini di crisi, sofferenza, gossip, tradimenti. E anni più tardi, dopo la morte di Lady D, volle sposare quella che allora era la donna dello scandalo per tutta l'Inghilterra: Camilla Parker Bowles. Per tacere dei soldi alla fondazione di Carlo dalla famiglia Bin Laden. Poi è stato il turno di Harry.

principe carlo e camilla

 

Harry e le sue nozze con l'attrice americana, di colore e divorziata, Meghan Markle. La certosina strategia con la quale la donna ha allontanato il nipote prediletto della regina dalla sua famiglia, dalla Corona e dall'Inghilterra tutta (i due ormai vivono in California) è stata soprannominata «Megxit» per scimmiottare il termine Brexit con cui il Paese si è staccato dal resto d'Europa.

 

La regina ha usato termini accomodanti, ha tentato di pacificare, riavvicinare, sopportare. Anche quando da parte di Meghan sono state sollevate accuse pesanti nei confronti dei Windsor. Anche quando Harry, nella disputa, ha dimostrato di scegliere sua moglie. E poi Andrea, il divorzio da Sarah Ferguson prima e il terribile scandalo sessuale legato al caso Epstein che lo ha visto coinvolto, dopo. E lei sempre lì. Granitica, tra i suoi quadri e i suoi cani a sopportare e ad aspettare che il tempo minasse l'audacia della sua irrequieta famiglia.

meghan markle e il principe harry 8

 

2 - LA ROYAL FAMILY HARRY, WILLIAM E ANDREA I GUAI DELLA "DITTA" WINDSOR

Maria Corbi per “il Giornale”

Il dolore e il vento della fine sospendono le più fiere, come anche le più meschine, contese, soprattutto quando in ballo non c'è solo un affetto e un'eredità personale ma il destino della monarchia. Tutti a Balmoral, in Scozia, quindi i parenti reali d'Inghilterra a vegliare e pregare, piangere per la regina, madre, nonna zia.

 

principe andrea, regina elisabetta filippo

L'erede al trono Carlo con la moglie Camilla, la principessa Anna, l'ultimogenito Edoardo con la moglie Sophie di Wessex e il figliol poco prodigo Andrea, duca di York. E poi William con Kate. Meghan e Harry anche loro accorrono dagli Stati Uniti per arrivare in tempo e farsi perdonare, o solo perdonarsi. Chissà. Quanti screzi, rotture, delusioni, dolore, antiche ruggini in questo quadretto di famiglia, in onore a lei, la regina, la madre di tutta l'Inghilterra e per questo forse un poco meno madre dei suoi figli, come ricordano impietosamente le biografie dei Windsor.

harry e meghan tornano in california 4

 

La verità è che quando c'era in ballo la sopravvivenza della monarchia Elisabetta II non ha mai guardato in faccia nessuno. Lo sa bene Andrea, forse il figlio più amato, anche se guascone, molto poco nobile nei suoi comportamenti, rimosso da ogni impegno pubblico perché «le sue azioni mettono gravemente a repentaglio i Windsor» (coinvolto nello scandalo del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein ha patteggiato un risarcimento di circa 14 milioni di euro con Virgina Roberts, che lo ha accusato di averla violentata da minorenne). Motivo per cui né Carlo, né William hanno piacere di incontrarlo e di farsi «inquinare» dalla sua fama.

il principe andrea il principe carlo e la regina elisabetta

 

William lo scorso giugno, prima della cerimonia dell'Ordine della Giarrettiera, aveva minacciato: «Se ci sarà il duca di York, io e Kate non veniamo». Così il principe Andrea è stato lasciato dietro le quinte, per ordine di sua madre, la regina.

 

L'intransigenza con cui la Regina ha sempre dato precedenza alla Corona e non agli affetti la conoscono bene Harry e Meghan, privati degli incarichi reali e del cospicuo appannaggio per la loro scelta di ritirarsi negli Stati Uniti e rompere, nei fatti, con la famiglia concedendo interviste polemiche e poco regali. Il principio è sempre lo stesso: «la ditta» va protetta. Chi non lo capisce è fuori.

edoardo viii 2

 

Eppure Meghan era stata accolta con le migliori intenzioni, anche perché portava nella casa reale una ventata di modernità e di principi «inclusivi». All'altare arrivò con Carlo e non con suo padre, il segno delle aspettative che la casa reale aveva su di lei. Invece è stata l'ultima scena armoniosa della famiglia felice prima dell'ennesimo disastro.

 

Perché da quando Diana ha aperto gli argini alla stampa, mettendo in piazza tutti i fatti suoi e dei reali parenti, l'etichetta, la buona educazione e anche l'ipocrisia non sono più stati capaci di arginare l'onda della normalizzazione. E quando una istituzione arcaica che affonda le sue radici nel privilegio e nel sacro viene normalizzata la sua fine è solo questione di tempo. Kate lo ha capito, rimanendo sempre una figura glamour ma sfocata. Meghan no, perché alla ribalta personale non rinuncia.

camilla carlo e diana

 

Insomma una giungla familiare che solo Elisabetta sembrava saper attraversare. Passato il momento del cordoglio, ci si chiede cosa capiterà e quali nuovi equilibri si costituiranno. Tremano le fondamenta del Palazzo e chissà se Carlo sarà all'altezza del compito con accanto la sua Camilla, la donna per cui ha sfidato sua madre, piegandone la resistenza. Una sconfitta di Elisabetta II ma sempre in nome della monarchia.

la regina elisabetta e il principe filippo 3

 

Dopo Edoardo VIII non era pensabile un'altra abdicazione, anche se solo di un principe ereditario e alla fine anche Camilla è diventata parte della «ditta», prossima regina consorte. Ha iniziato da qualche tempo a vestire gli abiti pastello della suocera, ma non basteranno certo solo quelli a convincere gli inglesi. Forse ci riuscirà meglio Carlo che dopo anni di prese in giro per la sua passione «verde» oggi è diventato un faro della sostenibilità.

 

principe andrea jeffrey epstein

Un re green si prepara a salire sul trono, non prima di aver fatto un giro per il paese a conoscere e rassicurare i suoi sudditi, come da prassi della successione. E questa estate Carlo ha passato molto tempo a Balmoral, in una intimità con la madre come non c'era mai stata. Conversazioni con al centro il passato, certo, la famiglia, ma soprattutto il regno. Un testamento morale per colui che dovrà succederle.

 

 Consigli di una madre per il suo erede che dovrà cucire ferite e strappi non solo di una nazione ma anche di una famiglia. Ci sono William e Harry da riavvicinare. Non un'impresa facile perché ormai la distanza è tanta e nemmeno la morte dell'amato nonno Filippo è riuscita a farli ragionare. Non è facile essere il fratello numero due, non lo è stato per Margareth la sorella di Elisabetta (il personale di Buckingham Palace la chiamava P2, princess 2) e non lo è per Harry. Soprattutto non lo è e non lo sarà per Meghan che non ha nessuna intenzione di fare da tappezzeria alla cognata Kate Middleton, da questo momento ancora più vicina al trono di Inghilterra. Anche se Regina nel cuore degli inglesi ce ne sarà sempre e solo una: Elisabetta II. Un addio che lascia orfana una nazione.

il principe andreala regina elisabetta e il principe filippo 1meghan markle e il principe harry 7jeffrey epstein con il principe andreaIL PRINCIPE ANDREA A CASA DI JEFFREY EPSTEINla regina elisabetta e il principe filippo 1 copiacarlo e camillacarlo, la reagina elisabetta ii e andrea 2il principe andrea e la regina elisabettafilippo ed elisabetta 2harry e meghanmeghan markle e il principe harry 2il principe harry e meghan markle al ristorante di de niro di new york 6La regina Elisabetta con il marito Filippola regina elisabetta e il principe filippo 2 copiala regina elisabetta e il principe filippo 2

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?