ilva taranto

I VELENI DELL’ILVA – NELLE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DEL PROCESSO “AMBIENTE SVENDUTO” SULL'ILVA DI TARANTO SI LEGGE CHE, TRA IL 1995 E IL 2013, LA GESTIONE DELLO STABILIMENTO DI TARANTO È STATA “DISASTROSA” E HA CAUSATO “OMICIDI COLPOSI, MORTALITÀ PER TUMORI, DIOSSINA NEL LATTE MATERNO” – TRA I 26 CONDANNATI C’È NICHI VENDOLA, CHE PER I GIUDICI “HA FAVORITO CONSAPEVOLMENTE I RIVA”. E FRATOIANNI, ALL'EPOCA ASSESSORE, DOVRA’ PAGARE LE SPESE LEGALI AI “VERDI” DI BONELLI, SUO ATTUALE ALLEATO...

1 – “VENDOLA HA FAVORITO I PROPRIETARI”

Estratto dell'articolo di Francesco Casula per “il Fatto Quotidiano”

niki vendola foto di bacco

L’ex presidente della Puglia, Nichi Vendola, aveva una “perfetta conoscenza della situazione disastrosa relativa allo stabilimento” e “in maniera del tutto consapevole” ha favorito i Riva nella gestione dell’ex Ilva di Taranto. Parole dure quelle scritte dalla Corte d’assise di Taranto nei confronti dell’ex leader di Sel condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per concussione con l’accusa di aver fatto pressioni sull’ex direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato affinché modificasse la “linea dura” nei confronti della fabbrica.

 

Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno spiegato che Vendola, nell’estate 2010, mentre la città è in piena emergenza benzo(a)pirene e gli ambientalisti sono sul piede di guerra, mette a punto insieme ai vertici della fabbrica e parte del suo establishment regionale “una strategia finalizzata a far apparire che la presentazione all’Ilva di un progetto scritto con i relativi elaborati fosse un’iniziativa autonoma della Regione, mentre in realtà si trattava di un’operazione ancora una volta ordita da Ilva, che avrebbe artatamente manifestato la propria disponibilità a valutare la proposta in modo da apparire sotto una luce positiva anche nei confronti della pubblica opinione”. Insomma, dopo l’autorizzazione rilasciata dal governo Berlusconi nel 2011 che, secondo l’accusa, è stata scritta proprio dal gruppo, dalla sentenza “Ambiente svenduto” emerge che “anche i progetti della Regione sono scritti da Ilva”. [...]

NICOLA FRATOIANNI

 

Nella sentenza, infine, i giudici hanno definito “favoreggiatore” il parlamentare di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, all’epoca assessore di Vendola: il reato è prescritto, ma dovrà pagare le spese processuali ad alcune parti civili tra le quali i Verdi di Angelo Bonelli con cui oggi è alleato.

 

2 – I GIUDICI: "ALL'ILVA UNA GESTIONE DISASTROSA TUMORI E DIOSSINA DENTRO IL LATTE MATERNO

Valeria D' Autilia per “La Stampa”

 

ilva taranto 10

«Una gestione disastrosa che ha arrecato gravissimo pericolo per l'incolumità pubblica». A un anno e mezzo dalla sentenza di primo grado del processo Ambiente Svenduto sull'Ilva di Taranto, arrivano le motivazioni. Tra dirigenti dell'acciaieria, politici e manager- a maggio del 2021- inflitte 26 condanne per quasi tre secoli di carcere.

 

E poi la confisca- con facoltà d'uso- dell'area a caldo. Nelle circa 3.800 pagine, i giudici della Corte d'Assise ripercorrono gli anni dal 1995 al 2013 in cui la fabbrica era nelle mani dei Riva e parlano di «modalità gestionali illegali, anche omettendo di adeguare lo stabilimento ai sistemi minimi di ambientalizzazione e sicurezza». Un massiccio sversamento di sostanze nocive per la salute e l'accusa di aver messo a rischio «la vita dei lavoratori, degli abitanti del quartiere Tamburi e dei cittadini di Taranto». Adesso gli imputati hanno 45 giorni di tempo per presentare appello.

 

fabio riva della famiglia ex proprietaria ilva

Per i fratelli Fabio e Nicola Riva erano stati inflitti 22 e 20 anni di reclusione, 21 anni e 6 mesi al responsabile relazioni esterne dell'epoca, Girolamo Archinà, e 21 all'allora direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso. Condannato anche l'ex governatore pugliese Nichi Vendola. In generale, un presunto intreccio tra affari e politica, «connivenze» e la «capacità di influenzare le istituzioni, facendo leva sul potere economico». Per i magistrati, la pericolosità delle emissioni era nota e, nonostante gli interventi di ambientalizzazione fossero urgenti, sono stati rimandati, facendo prevalere «le ragioni della produzione» rispetto ad altri valori costituzionalmente garantiti. Nelle carte, anche riferimenti a «omicidi colposi, mortalità per tumori, diossina nel latte materno».

FABIO E NICOLA RIVA

 

Nata negli anni '60 come pubblica, l'acciaieria fu poi venduta alla famiglia Riva. Con il deflagrare dell'inchiesta, il siderurgico fu commissariato dal governo e, nel 2018, affidato alla multinazionale ArcerlorMittal. Dal 2021, con l'ingresso dello Stato attraverso Invitalia, l'ex Ilva è diventata Acciaierie d'Italia. Nel 2024 si prevede il passaggio in maggioranza del socio pubblico, ma i sindacati chiedono di accelerare, rinegoziando l'accordo con Mittal.

 

ilva taranto 1

«Siamo saliti su un treno che sta deragliando» commenta il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, convinto della necessità di «riequilibrare la governance». Un'operazione propedeutica ai 2 miliardi totali previsti nei decreti Aiuti bis e ter. Il primo come iniezione di risorse nella società, l'altro per costruire l'impianto per la produzione del preridotto di ferro a minore impatto ambientale. «Ora lo Stato non c'è» attacca il ministro che parla di giorni decisivi e di un'interlocuzione con l'azienda per senso di responsabilità. Sullo sfondo, una fabbrica che, «contravvenendo agli accordi, produce 3 milioni di tonnellate» anziché il doppio, «un impianto che si sta spegnendo» e «cancelli chiusi all'indotto».

GIROLAMO ARCHINA'.nichi vendolailva taranto 3

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"