smart control room venezia

VENEZIA SI AFFIDA AL "GRANDE FRATELLO" PER SALVARSI DAL TURISMO SELVAGGIO - LA "SMART CONTROL ROOM" DI VENEZIA CHE MONITORA AFFLUSSI E MOVIMENTI CON OLTRE 360 TELECAMERE E 40 CONTATORI DI PERSONE IN TUTTA LA CITTÀ - GRAZIE ALLE "SENTINELLE HI-TECH" SI È CAPACI DI SCOPRIRE DA DOVE PROVENGONO I TURISTI, INDIRIZZARLI SU PERCORSI MENO AFFOLLATI IN CASO DI CONGESTIONE E DI ALLERTARE LE FORZE DELL'ORDINE SE QUALCUNO INFRANGE LA LEGGE...

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

Pratica e inappuntabile, la dottoressa Maniero arriva in divisa spaccando il secondo. «Piacere, mi segua!». Percorriamo corridoi, entriamo e usciamo da stanze che profumano di nuovo, fino a che, ecco la famosa cabina di regia che a Venezia vede e controlla tutto. Si chiama Smart Control Room, è stata fortemente voluta dal sindaco Luigi Brugnaro ed è governata da lei: Maria Teresa Maniero, cinquantaduenne vicecomandante della polizia municipale e ora «guardiana» della città più fragile del mondo.

 

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

Sembra di entrare in un film di fantascienza. La parete è tappezzata di monitor che inquadrano i punti nevralgici del centro storico, ci sono tabelle, grafici e, a studiare le immagini che scorrono ininterrottamente, diversi operatori con cuffie seduti alle rispettive postazioni, tutti assorti nel loro lavoro. «Ciascuno qui ha un settore di competenza, polizia, trasporti, raccolta rifiuti, assistenza informatica... Così possiamo gestire un po' tutto in tempo reale, in primis flussi turistici e sicurezza».

 

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

È una sorta di grande sentinella che sorveglia Venezia attraverso un centinaio di monitor capaci di restituire le immagini di 360 telecamere e 40 contatori di persone piazzati su ponti, calli, canali e campielli, dove transitano i turisti. La cui presenza viene rilevata attraverso l'accesso alle celle telefoniche.

 

«Sia chiaro che dalla Control Room non possiamo identificare le persone - mette le mani avanti la capa pensando ai sussulti del garante della privacy e ai timori dei concittadini - si tratta di dati aggregati.Poi, se succede qualcosa per cui serve un'indagine di polizia, andiamo nella stanza qui a fianco, dove ci sono solo uomini in divisa che hanno a disposizione gli stessi monitor e possono procedere all'identificazione».

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

 

In ogni caso, basta qualche clic e la radiografia del popolo sbarcato in Laguna è cosa fatta. Ieri la punta massima è stata toccata alle 13.30 con 99 mila visitatori: 39 mila italiani e 60 mila stranieri.

 

Gli italiani arrivano da 15 regioni, Veneto naturalmente in testa, poi Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, fino a 9 turisti partiti dalla Calabria. Altro clic e altra classifica: quella dei Comuni, per cui si viene a sapere, per esempio, che ieri a Venezia c'erano pure due persone di Caltanissetta. Stesso discorso per gli stranieri: 9.900 francesi, 8.800 inglesi, 7.100 americani, 6.900 tedeschi...

 

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

L'effetto guerra ha spinto i russi nelle retrovie, appena 198, sopravanzati anche dagli ucraini: 548. Tutti dati che entrano in un cervellone dotato di intelligenza artificiale, algoritmi, e permette di risolvere velocemente problemi di vario genere: se c'è una congestione si dirottano i turisti su percorsi di maggior respiro, se qualcuno infrange la legge, scatta l'allerta. Di questi tempi avrebbe vita dura anche per Kociss, il leggendario bandito veneziano che sfidava ogni cassaforte e scappava dai tetti come i gatti. «Dottoressa, guardi questa!», la chiama l'agente di polizia che sta controllando piazza San Marco.

 

SMART CONTROL ROOM VENEZIA

Una ragazza si è seduta a mordere un panino sui gradini accanto allo storico Caffè Florian. «Ora la fanno alzare, decoro». Sul monitor vedi che arriva lo steward del Comune e quella se ne va. «Schiamazzi in campo Santa Margherita!», avverte un altro. «Chiama la pattuglia». Osservato speciale il Canal Grande: «Qui vedi ogni infrazione di motoscafi, mototopi...». Tutto sotto controllo, una perfetta Smart City. Domanda: non ne va del romanticismo? «Venezia è romantica a prescindere».

 

turisti cafoni a venezia 6

Nel frattempo irrompe nella Control Room il corpulento Morris Ceron, direttore generale del Comune: «Sono venuti da mezzo mondo a vedere la Smart: Stati Uniti, Giappone, Francia... Adesso partiremo con i varchi di accesso alla città. Sperimentazione gratuita da questa estate, a pagamento dal prossimo anno, con contribuiti oltre certe soglie e prenotazione dell'ingresso in città». Disneyland? «Macché, si potrà fruirla al meglio. Saremo apripista anche in questo».

 

turisti cafoni a venezia 7

 Ceron parla come Brugnaro, stessa grinta, stessi modi spicci, stessi contenuti. «L'altro giorno ne abbiamo presi due che avevano truffato una signora al bancomat, segnalazione, intervento, cella». Nei sotterranei dello stabile che all'isola del Tronchetto ospita la Control Room ci sono sette nuove celle. Ci andiamo. «Entra entra... Chiudo. Come stai lì dentro? Capito? Non è molto bello eh, ci pensi due volte a rifarlo». La dirigente tace. Partita quasi trent' anni fa dall'ultimo gradino della polizia municipale, ora guarda Venezia dall'alto: «Dedico la mia vita a vegliare sulla città più bella del mondo».

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…