VERGOGNAMOCI PER LUI - IL GRILLINO MARCO RIZZONE, TRA QUELLI CHE HANNO OTTENUTO IL BONUS PER LE PARTITE IVA, DAVA ANCHE CONSIGLI SUI SOCIAL: “CINQUE MINUTI E HAI I 600 EURO DEL BONUS”. E SPIEGAVA PER FILO E PER SEGNO LA PROCEDURA: “IN POCHI PASSAGGI TI VERRÀ CHIESTO DI INSERIRE NUMERO DI TELEFONO, EMAIL E IBAN DEL CONTO SU CUI ACCREDITARE LA SOMMA” - ELETTO IN LIGURIA, 37 ANNI, DA TEMPO NON VERSAVA PIÙ NULLA AL M5S POLEMIZZANDO PURE SULLE RENDICONTAZIONI…

-

Condividi questo articolo


Giuseppe Alberto Falci per www.corriere.it

 

marco rizzone con giuseppe conte e andrea orlando marco rizzone con giuseppe conte e andrea orlando

Da qualche giorno Marco Rizzone si era inabissato. Pochi lo avevano sentito e quei pochi avevano notato qualcosa di strano. «Non era più lo stesso», conferma un grillino. Come se volesse nascondere qualcosa. E allora non è un caso se il suo profilo facebook, solitamente aggiornato più di una volta al dì, sia fermo a sei giorni fa. Ma la prova che fosse lui il grillino che aveva richiesto e ottenuto il bonus destinato a partita Iva e lavoratori autonomi, i vertici l’hanno avuta quando si sono accorti che solo due parlamentari non avevano sottoscritto la liberatoria sulla privacy.

 

E uno di loro era proprio “Marco”, classe ‘83, genovese come Beppe Grillo, non un’attivista della prima ora, ma uno di quelli che ha dovuto gareggiare nel collegio uninominale “Liguria-04” con un leghista come Edoardo Rixi. La sera del 4 marzo del 2018 Rizzone vince per un soffio. Un risultato, forse, inaspettato. «È uno di quei ragazzi si è ritrovato per caso parlamentare», racconta un viceministro 5 Stelle.

marco rizzone 3 marco rizzone 3

 

«POLEMIZZAVA SULLE RENDICONTAZIONI»

Alle 21 una nota del capo politico Vito Crimi dà la notizia: «In relazione alla vicenda del bonus da 600 euro, destinato a partite Iva, lavoratori autonomi e professionisti, ho deferito il deputato Marco Rizzone al Collegio dei probiviri chiedendo la sospensione immediata e massima severità nella sanzione».

 

Un minuto dopo nelle chat dei parlamentari si susseguono messaggi di stupore. «Sono sconvolto. Ditemi che non è vero», si lascia andare un deputato che ha conosciuto in questi due anni Rizzone, giorno dopo giorno. D’altro canto, quando varca l’ingresso di Montecitorio si fa notare per il suo carattere, ma anche per le sue intemerate «mai tenere, ma comunque costruttive». «Polemizzava sulle rendicontazioni. Poneva questioni del tipo: “Dove vanno i soldi? Da chi vengono gestite?”», raccontano.

marco rizzone marco rizzone

 

VOLEVA UNIRE M5S E PD

Nel frattempo questo 37 enne di Genova, laureato in economia, con un dottorato alla prestigiosa Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, amministratore unico di una start up “Zonzo Fox” che si occupa di tecnologia e dunque titolare di partita Iva, non versava più nulla al Movimento. Le sue rendicontazioni sono ferme al novembre del 2019.

 

Non si può definire né vicino a Di Maio, né vicino a Crimi, né a Fico. Fatto sta che il terzo parlamentare che avrebbe ricevuto il bonus, assieme ai due leghisti Elena Murello e Andrea Dara, lo scorso 1 aprile scriveva su Faceboook : «Bastano cinque minuti per richiedere i 600 euro di bonus Covid per partite Iva e lavoratori autonomi».

 

marco rizzone 2 marco rizzone 2

E poi spiegava per filo e per segno la procedura: «È velocissimo. In pochi semplici passaggi ti verrà chiesto di inserire numero di telefono, email e Iban del conto su cui accreditare la somma». Esattamente la procedura seguita da lui, il promotore dell’alleanza giallorossa in Liguria, il tessitore del laboratorio della sua Regione. Perché Rizzone si è messo in testa di unire Pd e Cinquestelle con a capo della coalizione Ferruccio Sansa. «È stato lui a trattare con Andrea Orlando», spiegano. Adesso, però, se la dovrà vedere con i probiviri. Ma prima, sottolinea un collega, «dovrà spiegare la ragione di questa furbata».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."