VI RICORDATE DI KYLE RITTENHOUSE, IL 17ENNE CHE UCCISE DUE MANIFESTANTI ANTIRAZZISTI A KENOSHA? AL PROCESSO È STATO GIUDICATO NON COLPEVOLE DI TUTTI E CINQUE I CAPI DI ACCUSA – NELL’ESTATE DEL 2020 IL RAGAZZO SCESE IN STRADA CON UN FUCILE D’ASSALTO PER “PROTEGGERE I NEGOZIANTI” FINENDO PER SPARARE CONTRO CHI PROTESTAVA CONTRO LE VIOLENZE DELLA POLIZIA SUI NERI – ALL’EPOCA GLI AGENTI CHE LO ARRESTARONO NEMMENO LO AMMANETTARONO E IN AULA IL GIUDICE SI DIMOSTRATO AFFETTUOSO E… - VIDEO

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Anna Guaita per “Il Messaggero”

 

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È caduto di colpo sulla sedia, incredulo. Kyle Rittenhouse evidentemente non si aspettava di ricevere la sentenza che lo dichiarava non colpevole di tutti e cinque i capi di accusa. Il 18enne vigilante che nell'estate del 2020 ha ucciso due manifestanti e ne ha ferito un terzo nel corso delle dimostrazioni antirazziste di Kenosha, è stato rimesso in libertà pochi minuti dopo, mentre nell'aula del processo si sentivano i singhiozzi dei parenti delle vittime, increduli anch' essi che i giurati avessero deciso per l'innocenza totale del giovane.

 

IL CASO Il processo del Wisconsin era stato seguito attentamente in tutto il Paese, come simbolo dell'estate calda delle manifestazioni ed espressione dei grandi problemi che dividono il Paese, dalla diffusione delle armi all'atteggiamento più mite della polizia verso gli imputati bianchi. Molto si è discusso per il comportamento del giudice Bruce Schroeder, che è apparso persino affettuoso verso Kyle, il giovane vigilante che con un fucile d'assalto era andato nella cittadina di Kenosha con l'intenzione di «proteggere i negozianti», secondo quanto lui stesso aveva dichiarato.

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LE MANIFESTAZIONI Nella cittadina si erano tenute manifestazioni spesso sfociate in violenza dopo che la polizia aveva sparato sette volte contro il 29enne afro-americano Jacob Blake, ferendolo alle spalle e paralizzandolo a vita. Nella situazione torrida che si era creata, Rittenhouse, allora appena diciassettenne, armato come Rambo e imbevuto di miti macho, aveva ottenuto sorrisi e pacche di approvazione dalla polizia.

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Ma nella notte del 25 agosto 2020, quando nella cittadina scatta il coprifuoco, una folla ribelle rimane nelle strade, scontrandosi con la polizia, con lancio di pietre e bottiglie da parte dei manifestanti e di lacrimogeni da parte della polizia. In quel caos, Kyle gira con il fucile a tracollo, e si trova inseguito da un manifestante che vuole disarmarlo, Joseph Rosenbaum, di 36 anni.

 

I video di quella notte numerosi ma sfocati mostrano che Kyle scappa in un parcheggio, zigzagando fra le auto, e a un certo punto si gira, spara e ferisce mortalmente Rosenbaum alla testa. Gli altri manifestanti reagiscono alla sparatoria mettendosi alle sue calcagna. Anthony Huber, di 26 anni, lo raggiunge e cerca di disarmarlo dandogli un colpo con il suo skateboard e tentando di strappargli il fucile. Kyle spara e lo uccide. Un terzo manifestante, Gaige Grosskreutz, 28, rimane ferito alla spalla. Kyle spara anche contro altri due individui, senza colpirli.

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Finalmente fermato dalla polizia, che lo tratta amichevolmente e neanche lo ammanetta, il giovane viene incriminato pochi giorni dopo, accusato di omicidio di primo grado: «Non ho fatto nulla di sbagliato sostiene Rittenhouse -. Mi sono solo difeso». E ieri la giuria ha accettato la sua spiegazione, e ha deciso per l'assoluzione. «Non c'è stata giustizia oggi. Il nostro cuore è a pezzi» hanno reagito i parenti di Rosenbaum, che ha lasciato una moglie e una bambina di tre anni.

 

kyle rittenhouse spara contro i manifestanti kyle rittenhouse spara contro i manifestanti

LA DIFESA Mark Richards, l'avvocato di Rittenhouse ha detto dal canto suo che Kyle «è molto sollevato, è andato a casa per ricominciare la propria vita, e insiste che non è stato lui a scatenare tutto ciò». Fuori dal tribunale la folla si era riunita sin dalla mattina, in attesa della decisione della giuria che era al quarto giorno di deliberazioni. La folla era divisa quasi equamente fra sostenitori di #BlakLivesMatter, di cui le vittime erano membri pur essendo tutti bianchi, e dall'altra parte gruppi di suprematisti e vigilanti, che tifavano per Kyle.

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Memore delle violenze dell'agosto 2020, il governatore del Wisconsin, il democratico Tony Evers, ha fatto dislocare nella cittadina 500 membri della Guardia Nazionale, nel timore che il verdetto possa generare altre manifestazioni violente. Mentre il presidente Biden è intervenuto per calmare gli animi: «Rispetto il verdetto», ha detto. Invitando poi tutti alla calma e ad evitare le violenze.

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