paolo pirino valerio del grosso luca sacchi

I VOLTI DEI DUE ARRESTATI PER L'OMICIDIO DI LUCA SACCHI, PAOLO PIRINO E VALERIO DEL GROSSO. 20 E 21 ANNI DI SAN BASILIO, CHE NON HANNO AMMESSO LE LORO RESPONSABILITÀ - LA FIDANZATA: ''MACCHÉ DROGA, MI HA DIFESO PER AMORE. NOI ERAVAMO LÌ PER GUARDARE IL FRATELLO DI LUCA CHE ERA NEL PUB'' - IL PADRE DEL RAGAZZO, CHE HA UN RISTORANTE A PIAZZA DELLE COPPELLE: '' MIO FIGLIO ERA UNA PERSONA PERBENE, UN BRAVISSIMO RAGAZZO CHE NON AVEVA PROBLEMI CON NESSUNO E NON FREQUENTAVA BRUTTI GIRI''

 

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

 

valerio del grosso

Si chiamano Valerio del Grosso e Paolo Pirino, 20 e 21 anni, e vivono a San Basilio i due autori dell’uccisione di Luca Sacchi. Poco dopo le 11 la procura ha emesso un decreto di fermo per omicidio volontario in concorso e rapina. Indagini lampo, dunque, grazie alla proficua collaborazione di carabinieri e squadra mobile, coordinati dal procuratore reggente Michele Prestipino, l’aggiunta Nunzia D’Elia e il pm Nadia Plastina. I due non si sono costituiti come emerso in un primo momento ma a loro sono arrivati gli inquirenti per gradi ascoltando numerose persone per tutta la giornata di giovedì, e dopo la denuncia in un commissariato di zona dei genitori di uno dei due fermati.

 

La denuncia della madre

valerio del grosso

In particolare la madre di uno dei due si è recata alle 3 di venerdì al commissariato San Basilio per denunciare il figlio. I due ragazzi sono stati portati in questura: Pirino è stato catturato sul terrazzo condominiale di un palazzo di Tor Pignattara, Del Grosso è stato trovato in un albergo a Tor Cervara. La ricostruzione sulla quale dovrà esprimersi il gip per convalidare l’arresto vede Luca e Anastasiya che chiedono droga ai due (forse hashish). I pusher, che facevano la ronda nei dintorni del pub in cerca di clienti con la loro auto chiedono di vedere i soldi, che la 25enne tira fuori dalla borsa. Poi tornano nella Smart ma si ripresentano armati per strappare la stessa borsa e fuggire senza aver completato lo scambio. Ma Luca reagisce, colpisce uno dei due e l’altro gli esplode un colpo alla nuca che non gli lascia scampo.

 

paolo pirino

«Non hanno ammesso loro responsabilità»

Come hanno spiegato il capo della Squadra mobile Luigi Silipo e il colonnello dei carabinieri Mario Conio del Comando del reparto operativo provinciale, «i due fermati non hanno ammesso loro responsabilità. Sono stati rintracciati e catturati durante l’attività di indagine congiunta scattata subito dopo i fatti. Sono stati individuati nei luoghi dove si nascondevano». In particolare, uno dei due ventenni, è stato rintracciato nella sua abitazione.

 

La svolta

Squadra mobile e Nucleo investigativo dell’Arma, coordinati dalla procura, avevano stretto il cerchio attorno ai presunti killer del 24enne morto giovedì mattina all’ospedale San Giovanni dopo essere stato ferito alla testa da un colpo di pistola davanti a un pub di via Franco Bartoloni. La fidanzata Anastasia ha raccontato che il giovane è intervenuto per difenderla nel corso di una rapina da parte di due soggetti scesi da una Smart bianca che volevano la sua borsa. Ricostruzione tuttora al vaglio di chi indaga.

 

Il padre di Luca: «Mio figlio non frequentava brutti giri»

paolo pirino

«Mio figlio era una persona perbene, un bravissimo ragazzo che non aveva problemi con nessuno e non frequentava brutti giri», ha detto fra le lacrime Alfonso Sacchi, il padre di Luca. Decisive per l’identificazione dei due sarebbero state anche le immagini di alcune telecamere puntate sulla zona del ferimento che hanno consentito di individuare l’auto dei fuggiaschi. I due sono stati così condotti in Questura dove sono rimasti per tutta la notte sotto interrogatorio. Non è chiaro se il revolver sia stato ritrovato mentre nelle mani degli investigatori c’è la borsa della ragazza, che è tuttora ricoverata in ospedale per una contusione alla testa, non grave.

 

Anastasya: «Macché droga, Luca era solo amore»

La stessa cosa dice al Tg1 Anastasya, la ragazza di Luca aggredita con lui: «”Noi con la droga non c’entriamo niente, Luca mi ha difeso perché quei due mi avevano picchiata e lui era un ragazzo forte. Luca era amore, ha dato tanto amore e ne ha ricevuto tanto, altro che droga. Noi eravamo lì per guardare il fratello di Luca che era nel pub, solo questo». E piange.

LUCA SACCHI E LA FIDANZATAluca sacchiluca sacchiomicidio luca sacchi pub appio latinoluca sacchiluca sacchi con la fidanzata

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”