vladimir putin ucraina donbass

WAR GAMES - I BLINDATI RUSSI ENTRANO NELLE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK, RICONOSCIUTE COME INDIPENDENTI DA PUTIN. NON È ANCORA GUERRA, MA CI SIAMO QUASI. BASTA LA MINIMA REAZIONE DI KIEV E LO ZAR AVRÀ LA SCUSA PER INVADERE L’UCRAINA - BIDEN PER ORA HA SOLO FIRMATO UN ORDINE ESECUTIVO CHE VIETA NUOVI INVESTIMENTI NEL DONBASS E STASERA CI SARÀ LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU. MA ITALIA E GERMANIA (ALLA CANNA DEL GAS) PRESSANO PER TENTARE ANCORA CON LA DIPLOMAZIA. LA SENSAZIONE È CHE TUTTI, ZELENSKY COMPRESO, DIANO ORMAI PER PERSA LA REGIONE ORIENTALE DELL’UCRAINA…

 

vladimir putin 2

BIDEN FIRMA IL DIVIETO DI INVESTIMENTI NEL DONBASS

(ANSA) - Il presidente americano Joe Biden ha firmato l'ordine esecutivo che vieta nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie nel Donbass, oltre a vietare le importazioni negli Stati Uniti dall'area. Lo afferma la Casa Bianca, dopo il riconoscimento di Putin dei separatisti dell'Ucraina orientale.

 

UCRAINA: RIUNIONE CONSIGLIO SICUREZZA ONU ALLE 3 ITALIANE

(ANSA) - Fonti diplomatiche dell'Onu confermano che la riunione urgente del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina si terrà questa sera alle 21 locali, le 3 del mattino italiane. L'incontro dovrebbe essere in formato pubblico.

nel donbass esultano per l arrivo dei russi

 

L'ambasciatore ucraino all'Onu Sergiy Kyslytsya ha chiesto la presenza di un rappresentante di Kiev alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, al quale a suo avviso dovrebbero partecipare anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e un rappresentante dell'Osce. In una lettera inviata al collega russo Vassily Nebenzia, Kyslytsya si affida alla Carta delle Nazioni Unite e alle regole procedurali delle Nazioni Unite per richiedere la presenza di un rappresentante di Kiev alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza di questa sera.

joe biden

 

 

INTELLIGENCE USA, MOSSA PUTIN PASSO PER INVASIONE LARGA SCALA

(ANSA) - La mossa di Vladimir Putin nell'est dell'Ucraina potrebbe essere un primo atto per una possibile invasione di larga scala del paese. Lo riporta Cnn citando fonti dell'intelligence americane e occidentale.

 

KIEV, RICONOSCENDO RIBELLI MOSCA VIOLATO SOVRANITÀ UCRAINA

(ANSA-AFP) - Con il riconoscimento dei ribelli la Russia ha violato la sovranità dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky

Volodymyr Zelensky

 

In un discorso alla Nazione il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato il riconoscimento dell'indipendenza delle due "repubbliche" separatiste del Donbass da parte di Mosca una violazione della "sovranità e integrità territoriale" dell'Ucraina. Gli ucraini, ha aggiunto, sono "sulla loro terra" e "non hanno paura di niente e di nessuno" e non cederanno "un solo pezzo" del paese".

 

 

soldati ucraini

USA PREMONO SU ZELENSKY, SI SPOSTI A LEOPOLI PER SUA SICUREZZA

(ANSA) - Gli Stati Uniti avrebbero chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di spostarsi a Leopoli, nell'Ucraina occidentale, per la "sua sicurezza". Lo riporta Abc News citando alcune fonti.

 

BIDEN, DA RUSSIA LAMPANTI VIOLAZIONI LEGGI INTERNAZIONALI

(ANSA) - "Ho firmato un ordine esecutivo per negare alla Russia ogni chance di approfittare delle sue lampanti violazioni delle leggi internazionali. Continuiamo a consultarci con gli alleati e i partner, inclusa l'Ucraina, sui prossimi passi". Lo afferma Joe Biden, che ha firmato nelle ultime ordine il provvedimento che vieta gli investimenti e le attività commerciali e finanziarie nel Donbass.

 

consiglio di sicurezza russia

 

 

UCRAINA: ONU, RISCHIO DI UN GRANDE CONFLITTO È REALE

(ANSA) - "Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi". Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell'Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina, assicurando "il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell'attuale crisi". "Ci rammarichiamo anche - ha aggiunto - per l'ordine di schierare truppe russe nell'Ucraina orientale, come riferito in una 'missione di mantenimento della pace'".

 

BLINKEN, DIPLOMATICI USA IN UCRAINA SPOSTATI IN POLONIA

meeting normandia voldymyr zelensky vladimir putin emmanuel macron

(ANSA) - I diplomatici americani in Ucraina sono stati spostati in Polonia, dove trascorreranno la notte, per motivi di sicurezza. Lo afferma il segretario di Stato, Antony Blinken, raccomandando agli americani in Ucraina di partire immediatamente. La situazione di sicurezza nel Paese continua a essere imprevedibile e potrebbe deteriorare con un preavviso minimo".

 

PUTIN RICONOSCE IL DONBASS E ORDINA L'INVIO DELLE TRUPPE

Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”

 

In diretta tv Putin ha annunciato ieri sera il riconoscimento dell'indipendenza delle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk. Subito dopo ha firmato il relativo decreto assieme a due trattati di collaborazione anche militare e nella notte i primi blindati russi sono entrati a Donetsk. Formalmente come forze di pace (addirittura su autobus dipinti di bianco come i mezzi inviati dall'Onu in zone di guerra).

carri armati russi nel donbass 3

 

E questo perché nel decreto l'intervento russo è previsto esplicitamente. Passi irreversibili che sembrano chiudere la porta ai tentativi di mediazione avviati dai principali leader europei, Macron, Sholtz e lo stesso Draghi. Con l'Ucraina, Paese del quale il presidente russo ha negato la legittimità storica come entità statale, non c'è più dialogo.

 

 Non è ancora guerra ma quasi. Se Kiev reagirà minimamente alla decisione del Cremlino, oltre centocinquantamila uomini equipaggiati con i più moderni sistemi bellici sono pronti a far sentire tutta la loro forza d'urto, ben al di là del Donbass. In ogni caso non è escluso che nuovi incidenti veri o presunti sulla linea del fronte tra indipendentisti del Donbass e regolari possano dare al signore del Cremlino la scusa per far avanzare le sue truppe oltre le linee di demarcazione delle due repubbliche.

soldati ucraini 2

 

Le premesse erano già state create. Dopo settimane nelle quali il Cremlino aveva continuato a smentire qualsiasi intenzione di lanciare all'attacco i suoi reparti, negli ultimi giorni l'atteggiamento era cambiato drasticamente. Putin e i suoi hanno preso a insistere sull'imminenza di una invasione ucraina delle due repubbliche, con la prospettiva di una «catastrofe umanitaria».

 

carri armati russi nel donbass 5

Anche se il presidente ucraino Zelensky negava recisamente questa possibilità (e nemmeno un folle muoverebbe le sue deboli forze avendo sul confine le poderose unità dell'armata russa), la narrazione del Cremlino e di tutti i media controllati direttamente o indirettamente serviva a legittimare una violenta e distruttiva contromossa di Mosca.

 

Donne e bambini

vladimir putin firma il riconoscimento di donetsk e lugansk

Senza che la situazione oggettiva lo richiedesse affatto, è stata decisa l'evacuazione di donne e bambini da Lugansk e Donetsk oltre alla mobilitazione generale. Ma a partire sono state solo poche decine di migliaia di persone; gran parte della popolazione russofona della zona non si è spostata e ciò sembra essere un'ulteriore dimostrazione del fatto che si trattava di una iniziativa propagandistica.

 

carri armati russi nel donbass 4

L'intervento sarebbe giustificato sia dalla richiesta di aiuto dei due Stati «sovrani» formalmente alleati grazie al trattato di ieri, sia dalla volontà di proteggere centinaia di migliaia di russi (sono stati distribuiti più di ottocentomila passaporti di Mosca) esposti alla violenza dell'esercito ucraino e delle milizie volontarie che da mesi vengono dipinti come eredi diretti di quei gruppi che nel 1941 appoggiarono l'avanzata in territorio sovietico delle truppe hitleriane.

 

Tv e giornali ripropongono brutalmente lo stesso scenario: i «nazisti» di Zelensky pronti ad avventarsi sugli innocenti russi del Donbass. La Russia «sotto tiro» Per motivare la decisione di ieri, Putin ha parlato per quasi un'ora, sostenendo che, in pratica, lo Stato ucraino è una finzione. «Il Donbass fu praticamente annesso con la forza all'Ucraina dai collaboratori di Lenin», ha affermato.

soldati ucraini 2

 

Una lezione di storia volta a ribadire la centralità della Russia e a ricordare tutti i torti subìti negli anni. A cominciare dalla pace firmata dopo la rivoluzione del 1917, all'origine di molte delle distorsioni attuali. Poi la fine dell'Urss e «l'assurdo» smembramento dell'Urss, erede diretto della Russia imperiale. Negli ultimi trent' anni l'Ucraina è sopravvissuta grazie all'aiuto del Paese fratello, «con prezzi agevolati dell'energia e altro»: fino al 2013 sovvenzioni per 250 miliardi di dollari.

 

carri armati russi nel donbass 1

E oggi il Paese non sarebbe altro che un'entità al servizio degli americani, guidata da governanti che hanno solo pensato ad arricchirsi. È dall'Ucraina che la Nato potrebbe in un prossimo futuro aggredire la Russia, in base alla dottrina americana che giustifica l'uso del cosiddetto «primo colpo» (cioè attaccare per primi). Da Kharkiv missili Nato potrebbero arrivare a Mosca in sette minuti. Con vettori ipersonici in quattro. L'intera Russia europea sarebbe sotto tiro. Putin dà per scontato che l'Occidente finisca per applicare nuove pesanti sanzioni, ma fa capire che il suo Paese potrà andare avanti comunque e che reagirà con «adeguate contromisure».

 

Ha poi affermato che le precedenti sanzioni erano state varate «senza alcuna ragione», come se l'Occidente non avesse risposto all'annessione unilaterale della Crimea e ad altre iniziative di Mosca. Prima dell'annuncio era stata trasmessa integralmente in tv la seduta del Consiglio di sicurezza durante la quale tutti i suoi, come scolaretti, avevano approvato l'idea di riconoscere l'indipendenza delle repubbliche. Il diplomatico Lavrov, i capi dei servizi segreti, il ministro della Difesa.

 

soldati ucraini

Tutti d'accordo. Il responsabile dell'Interno Kolokoltsev è arrivato a suggerire che le due repubbliche dovrebbero allargarsi fino a comprendere tutto il territorio che fa parte amministrativamente delle regioni di Lugansk e Donetsk. Il che vorrebbe dire che le truppe russe assisterebbero i ribelli nella conquista di vaste aree ora controllate da Kiev, compreso l'importante porto di Mariupol.

tensione in ucraina 3tensione in ucraina 1tensione in ucraina 5autobomba a donetsk tensione in ucraina 1tensione in ucraina 2putin e lukashenko guardano le esercitazioni militariesercitazione russa e bielorussa 2tensione in ucraina 5zelenskyzelensky putinsoldati ucraini 2esercitazione russa e bielorussa 3esercitazione russa e bielorussa 1esercitazione russa e bielorussa 4soldati ucraini 1tensione in ucraina 2tensione in ucraina 7tensione in ucraina 6tensione in ucraina 4antony blinken

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”