WILLY POTEVA ESSERE SALVATO? DOPO IL PESTAGGIO IL RAGAZZO ERA VIVO MA A COLLEFERRO NON C’ERA UN’AMBULANZA (CHE POI È ARRIVATA DOPO 40 MINUTI DA UN PAESE A 15 KM DI DISTANZA). DIFFICILE DIRE SE QUESTA CATENA DI RITARDI SIA STATA DETERMINANTE PER AGGRAVARE LE CONDIZIONI DEL 21ENNE RIMASTO A TERRA, A MENO DI 300 METRI DAL PRONTO SOCCORSO. L'AUTOPSIA HA DESCRITTO UN QUADRO DRAMMATICO, RISCONTRANDO TRAUMI OVUNQUE SUL SUO CORPO MARTORIATO: SUL VOLTO, SUL COLLO, POI ADDOME E TORACE...

-

Condividi questo articolo


Niccolò Carratelli per ''La Stampa''

 

 

omicidio willy ricostruzione omicidio willy ricostruzione

Trai giardinetti di Largo Oberdan e l' ingresso del Pronto soccorso ci saranno 250 metri. Cinque minuti a piedi, anche meno correndo. Un' ambulanza non farebbe in tempo ad accendere la sirena prima di raggiungere il luogo in cui Willy è stato aggredito e massacrato di botte. Il problema è che sabato notte, qui all' ospedale di Colleferro, l' ambulanza non c' era.

 

L' attesa disperata «Era uscita poco tempo prima per un' altra emergenza», spiega un operatore dell' Ares 118, che sabato non era in servizio, «per fortuna». E di ambulanza, a Colleferro, ce n' è solo una, pure malconcia, a guardarla bene. Così il servizio regionale dell' Ares 118 ne ha cercata in automatico un' altra disponibile e la più vicina era a Montelanico, paese che dista una quindicina di chilometri. Questo spiega (in parte) perché sia arrivata dopo circa mezz' ora dalla chiamata, alcuni testimoni hanno parlato addirittura di 40 minuti. Tutto riportato agli atti dell' inchiesta e nell' ordinanza del gip.

 

Nessuno chiama D' altra parte, le chiamate al 112 sono state più di una, ma hanno un dettaglio in comune: sono arrivate tutte dopo che l' allarme era già scattato. Cioè dopo che il maresciallo dei carabinieri di Colleferro, Antonio Carella, svegliato dalla moglie che aveva sentito le urla dei ragazzi, è sceso in strada a soccorrere Willy.

 

i fratelli bianchi i fratelli bianchi

Il militare è il primo a segnalare quello che è successo sotto le sue finestre. Perché la caserma è letteralmente attaccata ai giardinetti, a 100 metri dal municipio, non proprio un luogo isolato. Comunque, quando il maresciallo Carella si avvicina a Willy, verifica le sue condizioni e telefona ai colleghi, non è solo.

 

Intorno a lui ci sono almeno venti persone. Chi è stato coinvolto in qualche modo nella rissa, chi ha assistito al pestaggio da lontano, chi è arrivato subito dopo sentendo le urla. Sono tutti lì, guardano, qualcuno scatta fotografie o gira video, ma ancora nessuno ha chiamato i soccorsi. Come impietriti di fronte a tanta violenza, o forse impauriti all' idea di denunciare gli autori, che più di uno ha riconosciuto.

willy willy

 

Soccorso non previsto Fatto sta che passano minuti preziosi, in cui Willy resta a terra, a meno di 300 metri dal Pronto soccorso.

 

Dal momento in cui i fratelli Bianchi risalgono in macchina e scappano in direzione Artena all' arrivo del carabiniere. E poi da quando (finalmente) arriva la chiamata al 118 a quando l' ambulanza, partita da Montelanico, si materializza in Largo Oberdan. Secondo alcune testimonianze, nella mezz' ora di attesa disperata qualcuno brucia di corsa questi 250 metri, raggiunge l' ospedale e chiede l' intervento dei medici. Ma un soccorso del genere non è previsto dalla legge e dalle procedure sanitarie.

 

WILLY 1 WILLY 1

Anche se sono solamente 250 metri, anche se il paziente è in pericolo di vita. E così nessun medico o infermiere si può muovere per andare da Willy. Difficile dire se questa catena di esitazioni e ritardi sia stata determinante per aggravare le condizioni del 21enne e renderle non più recuperabili.

 

willy willy

L' autopsia ha descritto un quadro drammatico, riscontrando traumi ovunque sul suo corpo martoriato: sul volto, sul collo, poi addome e torace, i colpi risultati fatali.

 

L' altare spontaneo Certo è che, quando finalmente lo portano all' ospedale di Colleferro, circa 50 minuti dopo il pestaggio, Willy è già in fin di vita, praticamente in arresto cardiaco. I medici del Pronto soccorso capiscono subito che salvarlo non sarà possibile.

 

WILLY E I FRATELLI BIANCHI WILLY E I FRATELLI BIANCHI

Nel frattempo, però, hanno altri pazienti in attesa di essere visitati: alcuni dei ragazzi coinvolti nella rissa, con traumi e contusioni di entità molto minore. Sono arrivati da soli, con la loro macchina o a piedi. «Incredibile che lui sia rimasto qui agonizzante a due passi dall' ospedale», ammette Franco, napoletano trapiantato a Colleferro per lavoro.

willy 5 willy 5

 

È fermo davanti all' altare spontaneo cresciuto in questi giorni nei giardini della tragedia: candele e fiori per Willy, maglie e sciarpe della Roma, preghiere e disegni di bambini. Su un cartello c' è scritto «Sei il nostro eroe», su un biglietto lasciato aperto nell' erba si legge «grazie per il tuo coraggio, per non esserti girato dall' altra parte». Testimonianze del passaggio di centinaia di persone, da tutti i paesi della zona.

 

i fratelli bianchi a miami i fratelli bianchi a miami

Sul muretto, lungo la strada, è stato appeso uno striscione che chiede «giustizia per Willy». Risalendo i 250 metri più amari di questa storia, all' entrata dell' ospedale, c' è una statua di Padre Pio e una sua frase incisa: «Ogni ammalato soffre, stiamogli vicino con il cuore».

gabriele bianchi gabriele bianchi gabriele e marco bianchi gabriele e marco bianchi gabriele bianchi gabriele bianchi mario pincarelli mario pincarelli francesco belleggia francesco belleggia alessandro e gabriele bianchi alessandro e gabriele bianchi gabriele bianchi a positano gabriele bianchi a positano gabriele bianchi in umbria gabriele bianchi in umbria gabriele bianchi gabriele bianchi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…