conte vecchione

AL ''SERVIZI'' DI SUA MAESTÀ GIUSEPPI - IL PD VUOLE LA MARCIA INDIETRO SUGLI 007: STAVOLTA IL PREMIER HA ESAGERATO, E ANCHE GLI ALLEATI SONO PRONTI A MODIFICARE LA NORMA SUI SERVIZI ASSIEME ALL'OPPOSIZIONE. INTANTO LA DE MICHELI TENTA DI PIAZZARE AL DIS L'EX COMANDANTE DELL'ARMA A PIACENZA

Claudio Antonelli per “la Verità

 

Il tentativo maldestro da parte del governo di modificare le norme statutarie sugli 007 ha sollevato molte proteste. Non solo tra le fila dell'opposizione, ma anche tra i componenti della maggioranza. Tanto che all'interno del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, si è mossa pure la rappresentanza del Pd. «Riteniamo non solo che ci siano gli estremi, ma anche se di debba rivedere, in sede di conversione del decreto, il passaggio relativo alle possibilità di rinnovi plurimi dei vertici dei servizi in modo da riportare il tutto nello spirito originario della legge 124», spiega l'onorevole pd Enrico Borghi contattato telefonicamente dalla Verità.

 

«Non solo. Riteniamo», prosegue il membro del Copasir, «che l'attività in sede parlamentare debba coinvolgere anche l'opposizione. L'eccessiva frammentazione temporale dovuta alla possibilità di più rinnovi, sebbene entro il medesimo perimetro temporale, rischia di mettere in crisi l'equidistanza tra il potere esecutivo e quello della sicurezza nazionale. E se così fosse la politica politicante potrebbe in futuro potrebbe avere il sopravvento».

giuseppe conte gennaro vecchione

 

In pratica, il decreto sullo stato di emergenza, dentro il quale il governo ha inserito una nuova norma che consente di rinnovare più volte i vertici dei servizi, andrà presto in Aula per la conversione e l'obiettivo del Pd così come quello di gran parte dell'opposizione, è trovare una soluzione che garantisca la continuità dei vertici e permetta scelte in deroga rispetto alle norme originarie, approvate nel 2007 dal Parlamento ma solo sotto al cappello del periodo emergenziale.

 

Possibile Retromarcia

 

«Nel frattempo», conferma Adolfo Urso, senatore Fdi e vicepresidente del Copasir, «dovremo trovare una soluzione condivisa non certo per non contentare nessuno, ma per tirare una linea, tenendo presente che sebbene il termine massimo teorico sia di otto anni, nella prassi non si è mai andati oltre ai quattro». Il riferimento è al periodo tra il 2007 e il 2014 quando si effettuava una nomina da quattro anni senza rinnovi. Poi dopo il governo Renzi si è passati a una nomina di due anni e un rinnovo di altri due. Con un punto fermo: che la legge originaria non consente più di un rinnovo, per il semplice fatto che l'eccessiva frammentazione trasformerebbe i direttori di agenzia e quindi servitori dello Stato «in meri attendenti», aggiunge Urso, che si dice sicuro della possibilità di una modifica in Aula.

 

PAOLA DE MICHELI ROBERTO GUALTIERI

«Ho avuto conferme da parte della maggioranza e potrei dire anche da Palazzo Chigi, che la strada si possa imboccare con una soluzione condivisa». Insomma, un modo anche per riportare le tensioni dentro l'alveo parlamentare. Martedì la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni aveva sparato a zero. «È gravissimo che con il "favore delle tenebre" il governo modifichi la legge sulla nomina dei direttori dei servizi segreti senza darne comunicazione alcuna. Il presidente del Consiglio non ne ha fatto menzione in Parlamento quando ha illustrato nei particolari i contenuti del decreto legge sullo stato di emergenza, come non ne ha fatto menzione la risoluzione presentata dalla maggioranza a conclusione del dibattito e approvata dal Parlamento», ha dichiarato a caldo la Meloni.

RAFFAELE VOLPI

 

«Non sono stati avvertiti in via preventiva i componenti del Copasir, non è stata fatta alcuna menzione nel comunicato di Palazzo Chigi. Si modifica per decreto una cosa delicatissima come la legge sui servizi segreti, all'insaputa di tutti e in spregio alle istituzioni. Se l'avesse fatto un governo di destra come sarebbe stato definito? Un golpe?». Sempre martedì sera anche la Lega si è unita al coro.

 

Reazione molto forte, attraverso i capigruppo parlamentari Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: «Il governo modifica le nomine e i rinnovi degli 007 a suo piacimento e a suo comodo. Ma i servizi sono al servizio dello Stato o di Conte e della cricca dei 5 stelle? Come al solito Conte si è guardato bene dall'informare il Parlamento di quanto stava per fare. Alla faccia della chiarezza e della trasparenza». Non ha invece esternato il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi.

 

Il quale, da quanto risulta alla Verità, ha mantenuto una linea più aperturista sull'iniziativa del governo. Probabilmente cogliendo la necessità di sanare il pasticcio fatto sempre dal governo sulla proroga del capo dell'Aisi, il generale Mario Parente. Il direttore del servizio interno era infatti stato prorogato di un anno a metà giugno attraverso un semplice Dpcm, che giustificava la scelta in relazione a possibili problemi di ordine pubblico nella fase post Covid. Il mese scorso la Corte dei conti ha bocciato il testo nella sua forma e rimandato al mittente il Dpcm.

giuseppe conte raffaele volpi

 

La Corte Dei Conti

Pertanto, il governo è dovuto correre ai ripari e la modifica inserita nel decreto Emergenza serviva principalmente a questo. Adesso, visto che anche Forza Italia è allineata, resta solo da capire come si muoveranno i 5 stelle. I quali, comunque, non hanno alcuna convenienza a scontrarsi con l'atteggiamento istituzionale del Pd. D'altronde una volta sistemata la pratica, ci sarà da affrontare una lunga serie di nomine o rinnovi anche al di fuori dei servizi.

 

matteo salvini riccardo molinari foto di bacco

Il 16 gennaio 2021 (tra meno di sei mesi) è in scadenza il mandato triennale, al momento non rinnovabile per legge, del comandante generale dei carabinieri, Giovanni Nistri. Il 27 febbraio, stessa situazione per il capo di stato maggiore dell'Esercito, Salvatore Farina. Il 31 ottobre toccherà all'Aeronautica cambiare capo di stato maggiore, quando il generale Alberto Rosso concluderà il suo triennio. E, a novembre, sarà la volta della carica più ambita, quella del capo di stato maggiore della Difesa, adesso affidata a Enzo Vecciarelli.

adolfo urso

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...