conte xi jinping

5G, UN GRANDE PROBLEMA - SALVINI, GUBITOSI E I VERTICI DEI SERVIZI SEGRETI SI RITROVANO IL 25 LUGLIO AL CONVEGNO “FREQUENZE STRATEGICHE” PER DISCUTERE DEL 5G - L’UNIONE EUROPEA APRE UN’INDAGINE SULLO SVILUPPO DELLE RETI ULTRAVELOCI E METTE NEL MIRINO IL RUOLO DI HUAWEI (E DELLA CINA) - IN ITALIA, INVECE, IL GOVERNO BLOCCA IL DECRETO CHE RAFFORZA IL GOLDEN POWER IN AMBITI STRATEGICI MENTRE GLI USA...

1 - FREQUENZE STRATEGICHE - IL 5G E L’IMPATTO SULLA SICUREZZA NAZIONALE

Organizzato da “Fino a prova contraria”

 

Intervengono

Matteo Salvini - Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno

Luigi Gubitosi - Ad e Dg di Telecom Italia

Prof. Gennaro Vecchione - Direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza

Generale Francesco Vestito - Comandante del Comando interforze per le operazioni cibernetiche

FREQUENZE STRATEGICHE - CONVEGNO SUL 5G

 

Conclude

Paola Severino - Vicepresidente della Luiss Guido Carli

 

Modera

Annalisa Chirico - Presidente di Fino a prova contraria

 

25 luglio 2019 - Ore 15 - Galleria del Cardinale

Palazzo Colonna

Via della Pilotta 17/A

Roma

 

2 - INDAGINE UE SULLE RETI DEL 5G NEL MIRINO IL RUOLO DI HUAWEI

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

rete 5g

Secondo l'Ue la legge cinese che impone alle sue organizzazioni di sostenere e collaborare al lavoro di intelligence nazionale «non può essere ignorata». Tradotto senza giri di parole: anche a Bruxelles sono molto preoccupati per i rischi legati alla sicurezza e in particolare per il ruolo di Huawei nello sviluppo delle reti 5G. Dunque si cerca di correre ai ripari. Intanto, in Italia, il governo ha deciso di bloccare il decreto che rafforza il golden power in ambiti strategici.

 

luigi gubitosi presenta il 5g di tim 1

Entro fine anno l' Unione proporrà le misure per far fronte ai rischi, ma una eventuale messa al bando di determinate società non potrà essere presa a livello continentale. Spetterà ai singoli Stati, eventualmente, decidere di escludere alcune società «per motivi di sicurezza nazionale». Il commissario Julian King (Sicurezza) ieri ha spiegato che 24 governi Ue (tra cui l' Italia) hanno già presentato a Bruxelles le rispettive valutazioni nazionali del rischio sulla tecnologia 5G.

 

I quattro mancanti lo faranno a breve ed entro il 1 ottobre ci sarà un' analisi a livello europeo. Perché sarà necessario muoversi nella stessa direzione. «Tutti gli Stati - ha spiegato il britannico - devono essere impegnati per un approccio concertato per assicurare un rapido e sicuro dispiegamento delle reti di quinta generazione. La stretta cooperazione è essenziale sia per assicurare la sicurezza, sia per ottenere il massimo dei benefici».

HUAWEI - LA SEDE DI SHENZEN 1

 

Ovviamente l' annuncio americano di voler mettere al bando Huawei non può passare inosservato, ma King ha spiegato che Ue e Usa «partono da posizioni diverse». E che l' iniziativa europea per la sicurezza «non dipende da pressioni esterne». Il commissario ha ammesso che alla fine «certi prodotti e certi produttori potranno essere considerati insicuri».

 

Ma assicura che non si tratta di un' iniziativa mirata. King ha infatti confermato di aver discusso del caso con l' ambasciatore cinese: «Non siamo ossessionati dalla Cina, ma stiamo valutando il rischio in questo mercato. E visto che loro hanno un fornitore importante nel mercato, è ovvio che questa società diventi oggetto di discussione».

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

 

Intanto si è arenato in Senato il decreto che rafforza il golden power. Il governo non intende portare avanti il provvedimento che prevedeva un ampliamento del potere di veto dell' esecutivo nei confronti delle operazioni che coinvolgono società strategiche per la Difesa o la sicurezza nazionale. Tra i settori coinvolti, anche quello del 5G. È per questo che Huawei ha accolto con favore la frenata decisa dal governo: la società considerava questo provvedimento discriminatorio.

 

conte xi jinping

Il piano di azione europeo del 5G ha fissato nel 2020 la data di scadenza per il lancio commerciale in tutti gli Stati membri, mentre nel 2025 dovrà essere completata la diffusione capillare nelle città e lungo le principali vie di trasporto. La Commissione ha stimato che nel 2025 i profitti generati dal 5G a livello mondiale raggiungeranno i 225 miliardi di euro, di cui la metà in quattro settori industriali-chiave (automobilistico, sanità, trasporti ed energia).

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