abodi 11

ABODI BUILDING PER IL CAMPIDOGLIO: IL CENTRODESTRA SI ACCORDA E SCEGLIE ABODI COME CANDIDATO SINDACO DI ROMA - SUL PRESIDENTE DEL CREDITO SPORTIVO, GRADITO A FRATELLI D’ITALIA, CONVERGONO ANCHE LE ALTRE FORZE DI COALIZIONE. ABODI: “NON ESCLUDO LA MIA CANDIDATURA…” - L’INTESA PREVEDE CHE IL DEPUTATO DELLA LEGA CLAUDIO DURIGON CORRA PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE…

Andrea Arzilli e Maria Egizia Fiaschetti per corriere.it

 

ABODI 15

Il centrodestra accelera sul candidato unitario da schierare per la corsa al Campidoglio e punta su Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il credito sportivo. I leader dei partiti di coalizione avrebbero trovato l’accordo sul manager, gradito a FdI, mentre la Lega avrebbe ottenuto la candidatura del deputato Claudio Durigon a presidente della Regione Lazio.

 

Dopo mesi di totonomi il cerchio si stringe. Il partito di Giorgia Meloni, al quale Matteo Salvini nella Capitale ha sempre riconosciuto il diritto di prelazione, incassa l’appoggio degli alleati, mentre la Lega spunta la corsa ai vertici della Regione.

 

Fuori dalla partita Forza Italia, in forte calo di consensi, sebbene la linea pro Draghi di Silvio Berlusconi potrebbe riconquistare una fetta di elettorato. Suggellato l’accordo tra i leader - ma per scoprire le carte si aspetta l’insediamento del nuovo governo - il prescelto starebbe ancora valutando se accettare.

ABODI 11

 

Romano, 61 anni a marzo, ex presidente della Lega nazionale professionisti di serie B, Abodi è stato anche consigliere di amministrazione di Coni Servizi Spa e presidente di Astral.

 

 

Il periodo di riflessione, ancora una settimana per sciogliere la riserva, sarebbe legato alla sfera personale: dal lavoro svolto finora alla guida del Credito sportivo, partecipato per l’80 per cento dal ministero dell’Economia, che lo vede impegnato in progetti di lungo respiro, fino alle possibili ricadute in ambito familiare: la moglie, Maria Grazia Russo, è infatti a capo della direzione Amministrazione finanza e controllo di Atac, municipalizzata del Comune di Roma. A chi lo conosce il manager avrebbe confidato il timore che finisca sotto attacco a causa della sua candidatura.

ABODI 5

 

Nel frattempo Andrea Bernaudo, in lizza per il Campidoglio con i Liberisti italiani, svela il programma: «Nei primi cento giorni mi occuperò dei bandi per mettere a gara i servizi di trasporti e rifiuti». Obiettivo chiave la liberalizzazione di tutti i servizi pubblici - «o meglio disservizi» - che sono di competenza del Comune.

 

È il segnale politico di una campagna che parte con la presentazione dei candidati all’assemblea capitolina (oggi alle 14 sulla pagina Facebook di Liberisti italiani) nonostante sulle date delle amministrative aleggi ancora lo spettro del rinvio causa Covid. «Tecnicamente da metà aprile a metà giugno a Roma si può votare, ma continuiamo ad assistere a un balletto penoso dei partiti che, ancora senza candidati, perdono tempo e utilizzano la scusa della pandemia per mettersi d’accordo su come spartirsi città e ministeri», attacca Bernaudo.

ABODI

 

La lista è comunque completa: imprenditori, avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri, medici, «ovvero una rappresentanza della società civile che non ha intenzione di delegare più a nessuno le sorti della città dopo «il fallimento di destra, sinistra e M5S». Dalla Capitale, a suo avviso, può partire una rivoluzione di carattere nazionale: «Roma è l’emblema del fallimento tecnico-giuridico dello Stato: l’Atac è indagata per bancarotta e impegnata in un concordato preventivo sulle spalle dei fornitori, l’Ama non presenta bilanci da tre anni e i servizi al cittadino sono quelli che sono».

abodi de angelis libro pulici anieneandrea abodiABODITAVECCHIO ABODI 1andrea abodiANDREA ABODIandrea abodiCLAUDIO DURIGON 1durigonabodi e francesco totti

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”