alessandro giuli giorgia meloni giovanbattista fazzolari

ALESSANDRO GIULI ORA HA IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO – IL MINISTRO DELLA CULTURA RICEVE LA TELEFONATA DI GIORGIA MELONI E MINACCIA LE DIMISSIONI SE NON SARÀ RISPETTATA LA SUA “AUTONOMIA”: SA CHE LA DUCETTA NON PUÒ PERMETTERSI UNA CRISI DI GOVERNO – IL CASO HA SPACCATO FRATELLI D’ITALIA TRA LA FRONDA PRO-VITA CHE HA DATO DEL “PEDERASTA” A SPANO E L’ALA PIÙ MODERATA - E LA FIAMMA MAGICA È ESPLOSA: FAZZOLARI, AL NETTO DELLE PAROLE DI RITO (“STIMO GIULI”) HA SEMPRE OSTEGGIATO GIULI, CHE CONSIDERA UN “TRADITORE”. E VUOLE COMMISSARIARLO IMPONENDOGLI IL NUOVO CAPO DI GABINETTO

IL DISCORSO INTEGRALE DI ALESSANDRO GIULI ALLA PRESENTAZIONE DELLA RIVISTA DELLA BIENNALE DI VENEZIA

1. MELONI CHIAMA GIULI. LUI MINACCIA DIMISSIONI, LA PREMIER LO STOPPA

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

alessandro giuli alla camera foto lapresse 5

[…] Meloni, dopo aver liquidato sulle chat interne del partito i retroscena usciti sui giornali come «falsi», alza il telefono di buon mattino per un chiarimento con il ministro. Giuli le ribadisce il concetto già espresso il giorno prima a Mantovano: non ammette più intrusioni.

 

Il caso Spano, insomma, non si deve ripetere. I toni non salgono, ma la conversazione, per usare un eufemismo da prima repubblica, è franca. Il ministro chiarisce che il suo posto è a disposizione, nel caso in cui non ne venga rispettata l’autonomia, Meloni non vuole toccare questo tasto, «non c’è motivo perché tu te ne vada».

 

fazzolari meloni

Per la premier, infatti, dover cambiare ancora il ministro della Cultura, dopo la traumatica e recente uscita di scena di Gennaro Sangiuliano vorrebbe dire, oltre a una brutta figura, aprire una sorta di crisi di governo. Quindi bisogna andare avanti, cercando di ricostruire i ponti crollati sotto i colpi delle accuse di Fratelli d’Italia a Spano, con un’operazione di delegittimazione che, secondo Giuli, è stata orchestrata da Sangiuliano.

 

CRISTIANA LUCIANI

Meloni e il ministro concludono la telefonata accennando alla nomina del nuovo capo di gabinetto del ministero della Cultura. I due non avrebbero parlato di nomi, Meloni non vuole occuparsene direttamente, ma hanno concordato un metodo: condividiamo le scelte. Il perimetro però non è ancora chiaro.

 

[…] Ma la sfida dell’ex direttore del Maxxi al cuore del melonismo è ancora in corso. Per capire l’esito di questa battaglia inedita nel suo genere bisognerà vedere chi sarà il successore di Spano. I nomi che sarebbero spinti da Palazzo Chigi sono Cristina Luciani, avvocatessa, dirigente dell’ufficio del Garante della privacy e moglie di Luca Sbardella, deputato di FdI vicino a Giovanni Donzelli.

 

ALESSANDRO GIULI PRESENTA LA NUOVA RIVISTA DELLA BIENNALE

L’altro nome è quello di Valentina Gemignani, consorte di Basilio Catanoso, storico dirigente della destra catanese. Nomi che, se scelti, dimostrerebbero che il commissariamento di Giuli è ormai un fatto. La decisione definitiva verrà presa la settimana prossima, dopo la puntata di Report sul ministero della Cultura, in onda dopodomani. Una trasmissione che potrebbe cambiare molte cose.

 

2. GIULI EVOCA L’ADDIO MELONI LO BLOCCA “NO ALL’EFFETTO DOMINO”

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloni

Sedare, sopire. Perché il rischio è che il “caso Giuli” spezzi il melonismo in due, irreparabilmente. Che crei tensioni enormi dentro Palazzo Chigi. E inneschi imbarazzanti rivelazioni, nuove figuracce, altre dimissioni. Ecco perché al mattino Giorgia Meloni decide di chiamare Alessandro Giuli.

 

Chiamata necessaria — fatta trapelare dal cerchio magico — dopo l’incontro avuto […] dal ministro della Cultura con Alfredo Mantovano, a seguito delle dimissioni del capo di gabinetto Francesco Spano. Ma soprattutto, telefonata fondamentale per cercare di placare lo scontro tra Giuli e Giovanbattista Fazzolari, di cui tutti parlano e che tutti conoscono: i due hanno rotto da un po’ e, da allora, neanche si parlano.

 

FRANCESCO SPANO

Arginare è dunque l’imperativo della presidente del Consiglio, «dobbiamo rallentare — è il senso di quanto dice al giornalista diventato responsabile del Mic, secondo quanto riferiscono fonti di massimo livello di Palazzo Chigi — dobbiamo trovare soluzioni, collaborare, evitare che questa storia sfugga di mano emetta davvero in difficoltà il governo ».

 

In realtà, la premier e il suo cerchio magico imputano a Giuli una mancata condivisione nelle scelte e un’autonomia eccessiva, sgradita, incontrollabile. E per certi versi pericolosa. Sono preoccupati, anzi letteralmente allarmati dalla possibilità che le inchieste giornalistiche mettano in difficoltà Emanuele Merlino, capo della segreteria tecnica di Giuli, fidatissimo di Fazzolari. Che seguano altre dimissioni, dopo quelle che hanno scosso il ministero. E che il caos finisca per travolgere anche Giuli.

 

francesco gilioli

Come reagirebbe, a quel punto, il neo ministro? A colloquio con Meloni, Giuli tiene sostanzialmente il punto. Si dice fiero di aver deciso la cacciata dell’ex capo di gabinetto Francesco Gilioli e di aver coinvolto Spano nell’avventura di governo poi finita nel modo peggiore. Ma soprattutto, denuncia il “fuoco amico” di Fratelli d’Italia, l’azione sotterranea di quelli che da giorni provano ad affondarlo.

 

Infine, per ribadire la buona fede fa un ragionamento che si può sintetizzare così: se necessario, non ho problemi a dimettermi. Giuli — e tutti i protagonisti di questa storia — sanno benissimo che non sarebbe tollerabile, né sostenibile per il melonismo la caduta del secondo ministro della Cultura in un mese.

 

ALESSANDRO GIULI ANNUSA LA RIVISTA DELLA BIENNALE DI VENEZIA

Peggio: il disastro produrrebbe solo nuove vendette. È quello che in privato ammette anche Meloni, al telefono, secondo quanto riferiscono le stesse fonti di Palazzo Chigi: «Dobbiamo restare compatti, abbassare la tensione. Altrimenti la situazione rischia davvero di finire fuori controllo».

 

[…] Palazzo Chigi si adopera per una tregua. Parla addirittura Fazzolari, il grande avversario del ministro: «Non c’è nessuno scontro con Giuli. Notizia falsa e pateticamente inventata. È una persona che stimo e della quale appezzo la grande professionalità».

 

EMANUELE MERLINO

Sedare, sopire. Lo stesso prova a fare anche Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura. L’altro ieri ha litigato in pieno Transatlantico con Antonella Giuli, sorella del ministro. Adesso prova a ridimensionare: «Con Antonella ho storici rapporti di stima».

 

Tutti stimano tutti, ma intanto la faida politica non si arresta. Continuano a circolare indiscrezioni sulle chat dei parlamentari pro vita di Fratelli d’Italia. E, più in generale, sul pressing espresso dalla pattuglia parlamentare contro il ministro. Tra chi era contrario alla nomina di Spano ci sarebbero deputati, senatori, personalità di peso come Isabella Rauti.

 

meloni fazzolari

Ogni decisione va ponderata al millimetro, a questo punto. Anche la successione di Spano. E però, almeno su questo dossier, Giuli sembra disposto a ragionare con palazzo Chigi. Anche perché trapela che diversi magistrati e membri del Consiglio di Stato si sarebbero rifiutati anche solo di ragionare dell’incarico […]. […]

MELONI - FAZZOLARI - GIORGETTI - FITTO - MATTARELLAGIOVANNA MELANDRI - FRANCESCO SPANO - 2022 - FOTO LAPRESSEfederico molliconealessandro giuli foto mezzelani gmt 075

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…