il fotomontaggio di salvini meloni e tajani con un malato

ALLEANZA COL MAL DI PANZA – IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI: SE SI VOTASSE OGGI VINCEREBBE IL CENTRODESTRA. MA QUALE CENTRODESTRA? BERLUSCONI È PRONTO A GUADARE IL FIUME CON LA SCIALUPPA DEL MES E SALVINI A OTTOBRE FINIRÀ AI GIARDINETTI A MANGIARE LE CILIEGIE. LE REGIONALI SARANNO UN PLEBISCITO PER ZAIA, PRONTO A CONQUISTARE LA LEADERSHIP LEGHISTA, E LA MELONI (I SUOI CANDIDATI GOVERNATORI SONO IN VANTAGGIO, LA ZARINA CECCARDI NO…)

 

 

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

 

Sono trascorsi poco più di due anni dalle elezioni politiche del 2018, non siamo ancora giunti a metà della legislatura, eppure sembra trascorsa un' eternità. I rapporti di forza tra i partiti sono profondamente cambiati, basti pensare all' esito delle elezioni europee dello scorso anno e ai successivi andamenti delle intenzioni di voto misurate dai sondaggi, soprattutto dopo il cambio della maggioranza di governo dell' estate scorsa e con l' impatto dell' emergenza sanitaria sul clima sociale.

 

Inoltre, la composizione del Parlamento è oggi diversa da quella uscita dalle elezioni a seguito della formazione di nuovi soggetti politici e del «cambio di casacca» di diversi parlamentari.

SONDAGGIO PAGNONCELLI - 11 LUGLIO 2020

Nel dibattito attuale spesso si evoca l' ipotesi di nuove elezioni, ipotesi che presenta due incognite di non poco conto: la legge elettorale e la composizione del Parlamento.

 

Infatti, dal 27 luglio alla Camera si tornerà a discutere di legge elettorale e il 20 e 21 settembre gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sul taglio dei parlamentari nel referendum costituzionale confermativo. Se venisse approvata la riforma costituzionale, la Camera perderebbe 230 deputati e il Senato 115 senatori.

BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA

 

E se venisse introdotta la legge elettorale denominata Germanicum, si passerebbe a un sistema proporzionale puro, venendo meno la quota maggioritaria prevista dal Rosatellum.

 

Quale Parlamento potremmo avere nei diversi scenari? Abbiamo simulato la distribuzione dei seggi di Camera e Senato a partire dai sondaggi elettorali realizzati dal 2 maggio al 9 luglio per un numero complessivo di circa 25.000 interviste, ponderate sulla base dei dati delle intenzioni di voto più recenti che fanno registrare la seguente graduatoria: Lega (25,5%), Pd (20%), M5S (18,1%), FdI (16,4%), FI (7,7%), Azione (3%).

matteo salvini silvio berlusconi

 

In tutti gli scenari considerati, il voto all' estero è stato stimato a partire dai risultati ufficiali del 2018 simulando tendenze di voto analoghe a quelle rilevate oggi in Italia. Il primo scenario prende in considerazione la legge elettorale attuale e un' offerta politica con le coalizioni di centrodestra e centrosinistra e il M5S che si presenta da solo.

 

La distribuzione dei seggi per singolo partito della parte maggioritaria tiene conto degli attuali rapporti di forza tra i partiti alleati nelle due coalizioni. Il centrodestra avrebbe una maggioranza schiacciante sia alla Camera, sia al Senato, ottenendo rispettivamente 391 deputati e 201 senatori.

calenda renzi

 

Lega e FdI vedrebbero aumentare significativamente la loro presenza in Parlamento e teoricamente potrebbero ottenere la maggioranza rinunciando a Forza Italia, ma in tal caso si porrebbe un problema «politico», dato che verrebbe meno l' alleanza con cui si sono presentati alle elezioni (come peraltro già avvenuto con il governo gialloverde).

 

Il secondo scenario prevede il voto con il Rosatellum e un' alleanza tra centrosinistra e M5S. Anche in questo caso il centrodestra si affermerebbe, ma con un vantaggio più contenuto: 339 seggi a 285 alla Camera e 174 a 136 al Senato.

BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA

 

Il terzo scenario prevede l' adozione del Germanicum, quindi un sistema proporzionale puro, con la soglia di sbarramento al 5% nazionale o il 15% in una regione e la riduzione dei parlamentari.

 

In questa ipotesi accederebbero in Parlamento solo 6 forze politiche. Forza Italia sarebbe decisiva nella formazione di un governo, dato che Lega e FdI nell' insieme raggiungerebbero 191 seggi alla Camera e 94 al Senato, quindi meno dei 201 e 101 seggi che rappresentano la maggioranza delle nuove Camere.

GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

 

L' ultimo scenario ipotizza il Germanicum con l' abbassamento della soglia di sbarramento al 3% nazionale (mantenendo quella del 15% in una regione): al momento solamente Azione di Carlo Calenda è accreditata del 3%, ma il quadro complessivo non cambierebbe: la maggioranza andrebbe a Lega, FdI e FI.

 

Insomma, pur con tutte le cautele del caso - tenuto conto che incertezza/astensionismo e mobilità elettorale si mantengono molto elevate e si ignora l' offerta politica definitiva (è probabile che le forze minori si possano aggregare per superare le soglie) - il centrodestra è accreditato ad avere la maggioranza.

matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2

 

Il Germanicum sembra attribuire il ruolo dell' ago della bilancia a Forza Italia che, nonostante il forte calo di consensi rispetto al 2018, potrebbe acquisire una nuova centralità negli scenari politici futuri. A conferma che i voti si pesano, non si contano. E la politica è sempre più l' arte del possibile, la scienza del relativo, come diceva von Bismarck, un germanico autentico.

SALVINI, BERLUSCONI, MELONI E IL CZANDIDATO MARSILIO

GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)