italia crac

UN ALTRO CASO INPS? - PER LE IMPRESE ARRIVANO 400 MILIARDI. MA LA SACE HA LA CAPACITÀ DI PROCESSARE LE MIGLIAIA DI DOMANDE CHE ARRIVERANNO? IL SISTEMA È IN GRADO DI EROGARE IN POCHI GIORNI LA LIQUIDITÀ NECESSARIA ALLE IMPRESE, AZZERANDO LA BUROCRAZIA? – LA BEFFA DELLE TASSE: SALTANO SOLO LE RATE DI APRILE E MAGGIO. GIUSTO IN TEMPO DI RICEVERE IL PRESTITO PER GIRARLO POI AL FISCO. BOCCIATA LA PROPOSTA DI UNA PROROGA ALMENO FINO A SETTEMBRE

massimo d'alema con roberto gualtieri

1. BUROCRAZIA, PERMETTENDO

Stefano Folli per “la Repubblica”

 

L'Italia attende liquidità, tanta liquidità. E poca burocrazia, se possibile niente del tutto in un Paese che ha il più alto indice di ostacoli burocratici nell' intero Occidente. Qui c' è un paradosso. Se il sistema fosse in grado di erogare in pochi attimi la liquidità necessaria alle imprese, azzerando per di più la burocrazia, noi non saremmo in cima a quella classifica; poiché invece lo siamo, vuol dire che le procedure rimangono per forza di cose farraginose. Può darsi che al riguardo la maggioranza di centrosinistra sia in grado di riservare qualche sorpresa. Sarebbe un evento clamoroso, quasi rivoluzionario.

 

LOGO SACE SIMEST

2. UN ALTRO CASO INPS?

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

Il governo il suo salvagente di liquidità alle imprese l' ha lanciato. E a prima vista sembra partire bene, visto che secondo il premier Giuseppe Conte avrà una potenza di fuoco da 400 miliardi, in termini di nuovo credito a imprese di tutte le dimensioni, garantito dallo Stato grazie a uno stanziamento da 30 miliardi (in deficit). Ma le modalità sono meno generose del previsto.

 

Confermato anche il rinvio dei pagamenti e degli adempimenti fiscali, anche se in una misura che ai professionisti ancora appare insufficiente: saltano solo le rate di aprile e maggio. I commercialisti chiedevano una proroga almeno fino a settembre.

di maio guerini

 

Gli strumenti previsti dal decreto sono quelli noti. Cambia no le cifre. Il decreto di Pasqua stanzierà 30 miliardi. I 400 miliardi di credito stimato sono per metà rivolti al mercato interno e per l' altra all' export. Un rafforzamento, tutto politico, al mini fondo del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (200 milioni). «Complessivamente con questo decreto e con il decreto cura Italia mobilitiamo fino a 750 miliardi di risorse garantite della Stato, fornendo una garanzia poderosa per preservare il nostro sistema produttivo», ha commentato Gualtieri.

 

CRACK BANCAROTTA CROLLO

La quota di prestito garantita dallo Stato sarà al massimo del 90% e non al 100% come da anticipazioni. Non ci sarà limite di fatturato. Quindi nessuna distinzione tra piccole e grandi imprese. Il prestito potrà essere al massimo del 25% del fatturato dell' impresa e sarà erogato da Sace (che rimane nell' area di Cassa depositi e prestiti) con condizionalità che il ministro dell' Economia ha descritto come «limitate». Sicuramente ci sarà il divieto di distribuire dividenti. Possibile anche il divieto di licenziare e di portare la sede all' estero.

 

inps pornhub 1

Per le pmi la garanzia pubblica sui prestiti è fino al 100% ed è estesa anche alle mid cap e ai professionisti. Per i prestiti fino a 800.000 euro la garanzia è al 100% (di cui 90% Stato e 10% confidi) mentre scende al 90% per i finanziamenti fino a 5 milioni di euro Anticipazioni che non convincono le imprese. Il presidente di Federlegno Orsini ha ricordato come negli altri Paesi la garanzia statale sia del 100%. Dubbi anche sulle garanzie e sugli anni di restituzione del prestito che «non possono essere certo di sei anni».

 

Tra le critiche, anche dubbi sulla capacità di Sace di processare le migliaia di domande che arriveranno. Un altro caso Inps, insomma. Lo sforzo per dopare la liquidità a beneficio delle aziende in crisi a causa del blocco e degli effetti del coronavirus potrebbe non essere sufficiente, anche perché le misure fiscali sono sotto le aspettative di imprese e professionisti.

 

TASSE

È stato infatti confermato il rinvio delle scadenze fiscali al 30 maggio; la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi per le imprese, con i paletti noti. Secondo la bozza entrata al consiglio dei ministri, ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel 2019 per imprese che hanno avuto una diminuzione di ricavi o compensi, del 33% nel mese di marzo rispetto allo stesso mese del 2019.

 

I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un' unica soluzione entro il 30 giugno 2020 oppure spalmati in rate mensili, massimo cinque, a partire da giugno. Maurizio Postal, componente del Consiglio nazionale dei commercialisti, parla di un provvedimento «debole», proprio perché in questa situazione sarebbe servito un intervento più incisivo: un rinvio almeno fino al 30 settembre, non solo per versamenti Iva e contributi, ma per tutte le imposte legate al reddito».

 

tasse

Confermato il pacchetto di misure per microimprese e professionisti. C' è il previsto rafforzamento del fondo di garanzia, «con la possibilità - ha spiegato il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli - di un prestito, fino a 5 milioni di euro al 90% garantito dallo Stato». Poi «fino a 25mila euro di prestito la garanzia dello Stato sarà al 100% con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali», ha aggiunto Patuanelli.

 

L' altro lato della medaglia è che per prestiti sopra questa cifra servirà un merito di credito. Un discrimine che sembra volere dire che le aziende che erano già in crisi prima del coronavirus restano fuori dai benefici.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”