trump putin scotti

ALTRO CHE TRUMP E PUTIN, L’INCUBO DELLA “LINK” ORA E’ IL FALLIMENTO -  NEL 2017 L'AGENZIA DELLE ENTRATE HA CONTESTATO MANCATI PAGAMENTI PER 1.200.000 EURO ALL'UNIVERSITÀ DELLO SPYGATE CHE AGITA CONTE - POCHI GIORNI FA IL PRESIDENTE, VINCENZO SCOTTI, HA PRESENTATO UNA PROPOSTA DI CONCORDATO. A BREVE È ATTESA LA SENTENZA DEL GIUDICE

Simone Di Meo per la Verità

 

vincenzo scotti

Non si chiama Donald Trump né Vladimir Putin il tormento che agita le austere stanze del Casale di San Pio V, a Roma. Là dove ha sede la Link Campus University, la filiale italiana dell' Università di Malta finita al centro di una trama di spionaggio internazionale per le mail rubate dagli hacker russi alla candidata democratica Hillary Clinton e offerte all' entourage del presidente Usa dal professor Joseph Mifsud, da tempo ormai scomparso dai radar. L' angoscia è dovuta al fatto che l' Agenzia delle entrate pretende 1.207.641,67 euro di tasse mai versate all' erario.

 

putin trump

E poiché l' Università di Roma non ha onorato il maxi debito, la stessa Agenzia delle entrate ne ha chiesto il fallimento trascinandola davanti alla sezione specializzata del tribunale della capitale. A occuparsi del procedimento numero 2612/17 è il giudice delegato Daniela Cavaliere. Al quale, nei giorni scorsi, secondo quanto La Verità ha potuto verificare, il presidente dell' Ateneo romano Vincenzo Scotti, ex plenipotenziario democristiano, ha inoltrato istanza di concordato preventivo.

 

Un modo per attivare la sospensione dell' iter e presentare un piano di ristrutturazione dei debiti da sottoporre ai creditori al fine di evitare la procedura concorsuale e trovare un accordo che impedisca il default. Facoltà riconosciuta dal 6° comma dell' articolo 161 della legge fallimentare che prevede che «l' imprenditore può depositare il ricorso contenente la domanda di concordato unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi e all' elenco nominativo dei creditori con l' indicazione dei rispettivi crediti, riservandosi di presentare la proposta, il piano e la documentazione [] entro un termine fissato dal giudice compreso fra 60 e 120 giorni e prorogabile, in presenza di giustificati motivi, di non oltre sessanta giorni».

joseph mifsud vincenzo scotti

 

Com' è stato possibile però arrivare a questo punto? L' ateneo, per ammissione del suo stesso presidente, versa in condizioni di gravissima crisi dovuta ai costi fissi di mantenimento della struttura e acuita dai ritardi nel pagamento delle rette da parte degli studenti. In più la Link Campus ha ricevuto, dal 2005 in poi, atti impositivi per tasse e contributi non versati da parte di Inps e altri agenti della riscossione che ne hanno indebolito la tenuta finanziaria.

 

mifsud e vincenzo scotti alla london school of economics

Il tutto, spiega l' ateneo, per colpa di un equivoco o meglio di un errore che risale a circa 13 anni fa, quando la società consortile a responsabilità limitata che gestiva l' organizzazione dell' Università venne trasformata nell' attuale Fondazione Link Campus University. Un passaggio che non solo avvenne senza la contestuale iscrizione della Fondazione alla sezione specifica dedicata agli enti ma, cosa ancor più grave, in mancanza della cancellazione della vecchia società consortile a responsabilità limitata dal Registro delle imprese. Una disattenzione che, di fatto, secondo l' università, ha comportato l' accumulo di milioni di euro di debiti con le varie amministrazioni dello Stato ormai non più sostenibili.

 

joseph mifsud vincenzo scotti

La storia della Link Campus inizia poco prima degli anni Duemila quando un decreto del ministero della Ricerca scientifica le riconosce lo status di «filiazione» in Italia dell' università della piccola isola del Mediterraneo. È il 27 novembre del 1999. Passano pochi mesi e il 16 giugno 2000 l' università di Malta e la Società per la gestione della Link Campus Università of Malta Spa costituiscono, davanti a un notaio della capitale, la Link Campus società consortile a responsabilità limitata con un capitale sociale di 10.000 euro, diviso per il 90 per cento all' università di Malta e per il restante 10 per cento alla Spa. Superata la fase di start up, nel 2006, la società consortile si trasforma in Fondazione con una dotazione finanziaria di 100.000 euro messa a disposizione dalla Link Campus Università of Malta Spa. Da allora, l' ateneo ha allargato la sua offerta formativa puntando su corsi di laurea legati al mondo della pubblica amministrazione e alle scienze della sicurezza.

vincenzo scotti frattini mifsud

 

Negli ultimi tempi, la Link ha offerto al M5s numerosi quadri dirigenti. L' ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, è stata ad esempio vicedirettrice del master in intelligence dell' ateneo. E proprio della Trenta è stata assistente al ministero, per la «gestione degli aspetti linguistici», la giovane docente Veronica Fortuzzi, indagata dalla Procura di Firenze nell' ambito di un filone su presunti esami facili al campus. Il fascicolo per falso raccoglie oltre una quarantina di posizioni tra studenti-poliziotti, professori, tutor e sindacalisti delle forze di polizia.

link istanza di concordato preventivo

vincenzo scotti

 

L' ipotesi della pm Christine von Borries è che gli agenti, iscritti al corso di laurea triennale in Scienza della politica e dei rapporti internazionali, nel quadriennio 2016-2019 abbiano sostenuto esami senza la presenza dei professori e con la possibilità di copiare. Le indagini sono ancora in fase istruttoria, e quando saranno chiuse di sicuro il tribunale fallimentare avrà già deciso sulla richiesta di Scotti di evitare la bancarotta di una piccola università finita in un gioco mortale di spie e ricatti.

vincenzo scotti 1vincenzo scotti foto di bacco (1)vincenzo scotti (2)vincenzo scotti (1)vincenzo scotti foto di bacco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...