appendino no tav comune torino

APPENDINO NEL TUNNEL - ULTIMATUM AI DISSIDENTI NO-TAV: ''SE ESCONO DAL GRUPPO, CADE LA GIUNTA E SI VA ALLE URNE''. INTANTO I SUOI COLLABORATORI PIÙ STRETTI ATTACCANO I PARLAMENTARI PIEMONTESI: ''LA VOSTRA INUTILITÀ È DISARMANTE'' - MA PER MOLTI ANCHE LA TAV SARÀ SACRIFICATA IN NOME NOME DEL POSTO IN CONSIGLIO COMUNALE O DELLA POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE FINO AL 2021 AL GOVERNO DELLA CITTÀ

 

1. TAV: RUSSI (M5S) A PORTAVOCE, VOSTRA INUTILITÀ DISARMANTE

di maio appendino

 (ANSA) - "La vostra inutilità è disarmante": Andrea Russi, consigliere comunale pentastellato di Torino tra i più vicini alla sindaca Appendino, commenta così le parole sulla Torino-Lione dei portavoce piemontesi del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato, che nel ribadire la contrarietà all'opera puntano il dito contro Francia e Commissione Europea.

 

"Da quanto apprendiamo dalle parole del Presidente Conte, nel corso delle interlocuzioni delle ultime settimane - è la dichiarazione dei portavoce del Movimento - Francia e Commissione Europea hanno fatto muro, manifestando la chiara intenzione di volere andare avanti con quest'opera pensata più di trent'anni fa, chiudendo le porte allo stop o allo studio di soluzioni alternative, decisamente meno onerose e meno impattanti. Ora si discuterà in Parlamento".

 

Parole che, evidentemente, non sono piaciute a Russi, che su Facebook le bolla appunto come inutili. Una conferma del disappunto che serpeggia nella maggioranza M5S che amministra il Comune di Torino. E che potrebbe portare all'addio di alcuni consiglieri.

 

 

2. L' ULTIMATUM DI APPENDINO: "SE I DISSIDENTI ESCONO DAL GRUPPO LA GIUNTA CADE E SI VA ALLE URNE"

Luca Ferrua per “la Stampa

 

La fronda ribelle della maggioranza grillina che governa Torino vuole uscire dal Movimento per confluire in un gruppo misto senza però togliere l' appoggio alla sindaca? Chiara Appendino liquida con un "no grazie" i consiglieri ribelli senza lasciar loro il tempo di prendere una posizione ufficiale.

appendino di maio

 

«Credo che ogni consigliere debba fare le sue scelte, non sono però disposta ad accettare un gruppo misto di maggioranza a sostegno del sindaco». Un segnale deciso che tradotto vuol dire che se i consiglieri della maggioranza escono dal gruppo Cinquestelle Torino cade e si va tutti a casa. «Dal primo giorno della mia campagna elettorale ho sempre ribadito la mia personale contrarietà all' opera e quella del mio gruppo consigliare. Abbiamo tanti temi importanti da portare a termine, quindi - conclude la sindaca - il mio auspicio è che la nostra amministrazione possa andare avanti».

 

CHIARA APPENDINO LUIGI DI MAIO NO TAV

Appendino conferma la linea dura e senza compromessi nei confronti della sua maggioranza, la linea di chi non ha nulla da perdere e con due anni davanti vuole governare oppure è pronta ad andare a casa. Sarebbe paradossale che il mandato della sindaca No Tav finisse per il sì all' opera ma i ribelli, anzi le consigliere ribelli Daniela Albano e Maura Paoli alzano il tiro senza però il coraggio di premere il grilletto: «La presa di posizione di Di Maio è ridicola: sa bene che in Parlamento non abbiamo i numeri per fermarla.

 

appendino

Così si prendono solo in giro gli elettori. Se si va in aula sul Tav e dal voto in aula emerge che non si è rispettato il contratto di governo, allora l' unica via è la crisi: se non si sceglie questa strada per noi diventa difficile rimanere nel Movimento Cinquestelle». Parole forti se non fossero seguite da queste: «Prima di qualsiasi decisione vogliamo confrontarci con il territorio, il gruppo e i nostri elettori», concludono Paoli e Albano.

 

Alla fine la sensazione è che la spaccatura nel M5S, almeno a Torino, sia virtuale. E che anche la Tav - la battaglia da cui tutto è cominciato - possa essere sacrificata o almeno archiviata nel nome del posto in Consiglio Comunale o della possibilità di partecipare fino al 2021 al governo della città.

 

Appendino ha dettato la linea con forza almeno tre volte nell' ultima settimana e i consiglieri non sembrano avere il coraggio di strappare. Ma il voto il Parlamento, se arriverà, potrebbe cambiare le cose. I potenziali ribelli sono quattro e basterebbero a cancellare la maggioranza e a mandare Torino alle urne. Tra loro c' è anche Viviana Ferrero, la donna che per prima portò Grillo alle manifestazioni No Tav. Non una qualunque quindi ma una donna che oggi vive la notorietà offerta dal posto occupato - seppure da ribelle - in Consiglio comunale: una fama a cui forse non è facile rinunciare.

chiara appendino

Neanche per la Tav.

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...