ARMAGEDDON 5 STELLE – LA BOZZA DELLA RISOLUZIONE DEI SENATORI 5 STELLE IN CUI SI CHIEDE LO STOP A NUOVI INVII DI ARMI A KIEV FA INCAZZARE DI MAIO CHE TUONA: “CI DISALLINEA DALLA NATO E DALL’UE, COSÌ SI METTE A REPENTAGLIO LA SICUREZZA DELL’ITALIA”IL CONTIANO GUBITOSA LA TOCCA PIANO: “IL MINISTRO RAPPRESENTA ANCORA IL M5S?” – E PER NON FARSI MANCARE NULLA IL DEPUTATO 5 STELLE GIANLUCA VACCA PARTE LANCIA IN RESTA: “CONTE RINNEGHI QUELLA BOZZA”

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Renato Benedetto per corriere.it

 

di maio conte di maio conte

Stop all’invio di armi a Kiev. Nella bozza della mozione che i senatori del Movimento cinque stelle stanno preparando in vista del 21 giugno — quando a Palazzo Madama si voterà dopo l’intervento di Mario Draghi interverrà in vista del vertice europeo sull’Ucraina — è scritto in modo chiaro ed esplicito: si «impegna il governo a non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, ad ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica».

 

Nelle prossime ore i parlamentari grillini dovranno trovare un accordo per la stesura finale, in vista dell’incontro previsto per lunedì con il sottosegretario Vincenzo Amendola. Che punta invece, come altri membri della maggioranza, a una risoluzione unitaria, dove però non può essere sancito in modo netto lo stop del sostegno militare all’Ucraina.

 

 

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

È questo il punto più delicato: il rischio è che i senatori del Movimento possano sconfessare in un voto in Aula la linea del governo, per di più alla vigilia del Consiglio Ue. Sugli altri punti (l’adesione di Kiev all’Ue, la revisione del Patto di Stabilità, gli interventi per famiglie e imprese in difficoltà , il RepowerEu per l’energia e le proposte sul futuro dell’Unione) l’accordo c’è. Così quel no messo nero su bianco, appena la prima bozza ha cominciato a circolare, ha sollevato numerose reazioni.

 

Le reazioni

«Ho letto che in questo ore c’è una parte del Movimento che ha proposto una bozza di risoluzione che ci disallinea dall’alleanza della Nato e dell’Ue, la Nato è un’alleanza difensiva, se ci disallineamo dalla Nato mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

 

luigi di maio giuseppe conte meme by carli luigi di maio giuseppe conte meme by carli

La capogruppo al Senato Mariolina Castellone parlo di «solo un punto di partenza»: «Stiamo lavorando a una risoluzione di maggioranza. Il punto Ucraina sarà inserito lunedì». Concetto che viene ribadito da una nota congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Politiche Ue ed Esteri: «Il Movimento 5 Stelle sta lavorando compattamente, e con il coinvolgimento dei capogruppo di Camera e Senato oltre che delle commissioni competenti, sulla risoluzione di maggioranza che verrà votata prima del Consiglio europeo.

 

La nostra linea è chiara, vogliamo inserire nella risoluzione due concetti per noi basilari: la de-escalation militare e la centralità del Parlamento per ogni scelta sulla guerra in Ucraina». Per poi concludere: «Non è in discussione la nostra appartenenza all’Alleanza atlantica e il nostro massimo sostegno all’Ucraina».

 

Il dibattito

La bozza «è la dimostrazione dell’ambiguità della linea politica del M5S in questi mesi sulla politica estera. È il problema sollevato, giustamente, dal ministro degli Esteri Di Maio. Conte rinneghi quella bozza», attacca il deputato 5 Stelle Gianluca Vacca. «Se la risoluzione del M5S dovesse essere diversa da quella della maggioranza e il Movimento dovesse rompere sulla politica estera mettendo in discussione il posizionamento dell’Italia — dice il senatore Primo Di Nicola — è evidente che significa anche una conta. È singolare che un ex presidente del Consiglio assecondi una linea che attacca il governo su un tema delicato come la politica estera, avendo anche il proprio ministro degli Esteri all’interno del governo». Intanto c’è chi attacca il ministro degli Esteri: «Oggi Di Maio è un ministro della Repubblica perché è espressione della prima forza politica, non perché si chiama Luigi Di Maio, e mi domando quanto al governo rappresenti ancora il M5s, o se stia rappresentando solo sé stesso o qualcun altro», ha detto, intervistato da Fanpage, Michele Gubitosa, vicepresidente del M5S.

conte di maio conte di maio

 

Il testo

Nel testo dei senatori pentastellati è specificato che si «impegna il Governo a promuovere, alla luce dell’attuale situazione politico-militare, nelle opportune sedi europee, il consolidamento di un’azione diplomatica europea coordinata, volta a fornire nuovo impulso alle trattative di pace tra Ucraina e Russia al fine di giungere ad un immediato cessate il fuoco» ma anche a «promuovere per l’Unione Europea il ruolo di principale attore diplomatico e di garante del supporto economico, umanitario e sanitario al popolo ucraino».

 

La premessa, nel documento, è che «il conflitto in Ucraina dura ormai da oltre 100 giorni e sta assumendo sempre più le caratteristiche di una guerra di logoramento segnata dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario; il popolo ucraino sta difendendo strenuamente l’integrità territoriale del proprio Paese e sta combattendo per il proprio diritto all’autodeterminazione». Poi il punto sugli aiuti inviati finora: «Dallo scoppio del conflitto l’Unione Europea ha inviato forniture militari all’Ucraina per almeno 2 miliardi di euro; Stati Uniti e Regno Unito hanno inviato armi a Kiev rispettivamente per 4,6 miliardi e un miliardo di dollari ed hanno già deciso ulteriori e ancor più consistenti forniture (anche di armi a lunga gittata)».

 

CONTE DI MAIO CONTE DI MAIO

Anche dal nostro Paese: «L’Italia, in base a quanto disposto dall’art. 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022 n. 14 convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022 n.28 recante “Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina”, ha già emanato 3 decreti ministeriali (Decreto 2 marzo 2022, Decreto 22 aprile 2022 e Decreto 10 maggio 2022) che hanno previsto l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari; il supporto fornito in questi mesi dall’Unione Europea all’Ucraina da un punto di vista economico e finanziario, nell’accoglienza dei profughi e nonché nel sostegno alla capacità ucraina di difesa, dovrà essere accompagnato da un rafforzamento dell’azione diplomatica vista l’urgenza che il perdurare del conflitto impone».

 

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