joe biden mario draghi giuseppe conte xi jinping

ATLANTISMO SENZA LIMITISMO - DRAGHI RASSICURA BIDEN SULLA VIA DELLA SETA: “IL MEMORANDUM VERRÀ ESAMINATO CON ATTENZIONE”. IL TUTTO MENTRE GRILLO E CONTE SI DAVANO APPUNTAMENTO CON L’AMBASCIATORE CINESE (CON L’EX PREMIER CHE HA CANCELLATO ALL’ULTIMO) - LA MANO TESA A ERDOGAN E LA STRATEGIA DELLA “FRANCHEZZA” DA ATTUARE CON LE AUTOCRAZIE… - VIDEO

 

 

Marco Conti per "il Messaggero"

 

mario draghi joe biden al g7 2

Poiché l' appena concluso G7 va letto «all' insegna del realismo», come suggerisce lo stesso Mario Draghi, i valori democratici dell' Occidente diventano uno spartiacque sul quale valutare i rapporti in politica estera, e magari costruire le alleanze politiche interne anche sulla base del rapporto con i regimi che calpestano i valori liberali e i diritti delle persone.

 

LA DISTANZA

xi jinping conte

Nella sintesi della tre giorni in Cornovaglia, che il presidente del Consiglio fa nella conferenza stampa conclusiva, si avverte la compiaciuta conferma di ritrovare Ue e Stati Uniti dalla stessa parte. «Il rapporto antico con Biden si è consolidato», spiega, anche perché il presidente Usa «ha voluto ricostruire le alleanze tradizionali» «seriamente incrinate da Trump».

mario draghi joe biden al g7 1

 

L' Europa c' è, sovrana ma alleata con gli Usa, il Canada, il Giappone e anche con il Regno Unito di Boris Johnson che dovrà rassegnarsi al rispetto degli accordi della Brexit perché il primo ministro inglese sa che «Biden è un convinto sostenitore dell' Europa».

 

xi jinping recep tayip erdogan

Insieme, al punto che «il tema politico dominante» del summit, spiega Draghi, «è stato quale atteggiamento debba avere il G7 nei confronti della Cina e in generale di tutte le autocrazie, che inquinano l' informazione, interferiscono nei processi elettorali, usano la disinformazione come tecnica aggressiva,si servono dei social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi».

 

Beppe Grillo con l ambasciatore cinese Li Junhua

«C' era contentezza per l' economia - aggiunge - ma non si sono persi di vista i problemi». Ovvero una drastica presa di distanza che non chiude a possibili forme di collaborazione, ma senza più le ambiguità del passato viste, per esempio, nel nostro Paese in prima linea nel lisciare il pelo a autocrazie e democrature. Principi fermi, ma con la Cina «dobbiamo cooperare.

 

xi jinping conte

Dobbiamo farlo in vista del G20, della lotta ai cambiamenti climatici, della ricostruzione del mondo dopo la pandemia. Ma - sottolinea - lo faremo in maniera franca, dicendo qual è la nostra visione del mondo» anche perché «per Biden il silenzio è complicità». Anche se Draghi e la Cancelliera Merkel hanno cercato di ammorbidire la posizione americana, la presa di distanza resta netta ed è scontata, quindi, la revisione del memorandum firmato nel 2019 da Conte con Pechino che, sostiene il presidente del Consiglio, «esamineremo con attenzione».

 

Joe Biden

E così, mentre in Italia c' è chi difende gli internamenti di massa cinesi e si appella ad un equivoco multilateralismo per giustificare discutibili simpatie, nell' Alleanza delle democrazie - voluta da Biden e suggellata in Cornovaglia - Draghi si muove con estrema disinvoltura. La sua analisi sulla situazione delle economie occidentali post-covid ha scatenato l' entusiasmo del padrone di casa. Il premier Johnson lo definisce «economista brillante» e ricorda anche «la grande efficacia» di quel «whatever it takes».

Joe Biden e Boris Johnson

 

Ma «l' atmosfera positiva» - sottolinea Draghi - è anche dovuta al positivo andamento delle economie. «Restano preoccupazioni e rischi cui fare attenzione», ma sulla necessità di nuovi massicci investimenti pubblici i Sette si sono detti d' accordo. Con la firma del Build back better the world il G7 intende contrastare il piano cinese di investimenti infrastrutturali anche nei Paesi a basso e medio reddito affinché non si ripeta ciò che è accaduto in Montenegro dove i cinesi stanno costruendo una faraonica autostrada il cui costo sta strangolando il piccolo stato dei Balcani.

 

mario draghi joe biden al g7 4

Ad altre due autocrazie, Russia e Turchia, Draghi chiede di cessare le ingerenze in Libia, forte del sostegno ricevuto il giorno prima da Biden al piano di stabilizzazione che prevede elezioni a dicembre. La mano tesa ad Ankara, «partner affidabile» dell' Alleanza atlantica, anticipa di poche ore l' incontro che oggi a Bruxelles Draghi avrà con Erdogan durante il vertice della Nato alla cui guida, dice di «non avere candidati, al momento» anche perché «la leadership si misura sulle cose da fare, il G20 e la Cop26 sul clima».

 

emmanuel macron e mario draghi al g7mario draghi al g7 in cornovaglia 3ursula von der leyen, emmanuel macron, charles michel, angela merkel e mario draghi al g7 1URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

 

mario draghi e boris johnson

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...