marina pier silvio berlusconi antonio tajani

AVVISATE TAJANI: MARINA E PIER SILVIO VOGLIONO VOLTI NUOVI PER FORZA ITALIA – GLI EREDI DEL CAV SONO STANCHI DI VEDERE IN TV SEMPRE LE STESSE FACCE (I VARI BARELLI E GASPARRI). E STANNO FACENDO SCOUTING, COME AI BEI TEMPI DI SILVIO – “IL FOGLIO”: “I BERLUSCONI NELL’ULTIMO PERIODO HANNO INCONTRATO ANCHE PARLAMENTARI AZZURRI E DEL CENTRODESTRA, IMPRENDITORI E MANAGER. IL RAGIONAMENTO È USCITO FUORI: COME INTERVENIRE, CON CHI E QUANDO PER DARE UNA SCROLLATA ALL’ALBERO?

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

pier silvio marina berlusconi

La ricerca di facce nuove era un pallino del papà e un titolo che quasi si scriveva da solo, di tanto in tanto: “Forza Italia, lo scouting di Berlusconi”. E poi si scivolava nei racconti dei casting ad Arcore, le fisse estetiche del padrone di casa, i consigli, i fugaci innamoramenti, le intuizioni e gli abbagli (chi si ricorda del mitico Gianpiero Samorì?). Adesso tutto questo è un ragionamento dei figli maggiori, Marina e Pier Silvio, con l’aggiunta dei preziosi consigli di Fedele Confalonieri.

 

Attenzione: non è una trama oscura della “famiglia” contro Antonio Tajani che al contrario ha avuto il merito di rivitalizzare, voti e percentuali alla mano, un partito dato per morto dopo “la scomparsa del nostro Maradona”.

 

antonio tajani

[...] E’ la ricerca di un “fatto nuovo”, di uno slancio, di brio che fa riflettere gli eredi di Berlusconi. E questo esula, forse sì o forse no, anche dal clima che si respira dentro Forza Italia: il partito è vivo e dunque non mancano le complessità e gli annessi veleni.

 

Come chi si lamenta e poi lo dice “ai Figli” dell’eccessiva e totalizzante esposizione mediatica di un ristretto pacchetto di mischia tajaneo: Barelli-Nevi-Gasparri. Pier Silvio e Marina, in attesa che uno fra loro faccia una nuova discesa in campo, si interrogano “sulla squadra”.

 

antonio tajani maurizio gasparri paolo barelli festa dei 30 anni di forza italia

Nell’ultimo periodo hanno incontrato anche parlamentari azzurri e del centrodestra in generale. Più imprenditori e manager. Normali rapporti di stima e vecchie consuetudini tra politica e impresa. Però insomma parlando parlando il ragionamento è uscito fuori: come intervenire, con chi e quando per dare una scrollata all’albero?

 

Tajani, che è vicepremier e ministro degli Esteri in una congiuntura bestiale, non è che non abbia il suo bel daffare: ha dovuto gestire gli incendi scoppiati al sud con l’Autonomia differenziata, le mosse di traverso dei governatori, i viceré Roberto Occhiuto e Renato Schifani, ma anche il ritorno di Letizia Moratti al nord. Le piccole e grandi rivalità interne e poi appunto un discreto traffico in entrata, segno di vitalità, ma che va gestito.

 

LETIZIA MORATTI ANTONIO TAJANI

A partire dai parlamentari di Azione che si guardano attorno, pronti a tutto pur di non diventare una forza organica al centrosinistra. Per esempio raccontano che Tajani sia possibilista, con diverse sfumature, su Enrico Costa e Mariastella Gelmini, ma categorico nei confronti di Mara Carfagna. Tutto si muove, nel presente.

 

E proprio il leader azzurro ha capito che non può crogiolarsi al sole delle europee: ecco perché adesso si è messo in testa di stringere patti territoriali con forze civiche o con una forte impronta locale. E’ successo in Sicilia e in Trentino, accadrà forse anche in Sardegna con i Riformisti. Aggrega per fare massa critica, Tajani. E prenota per Forza Italia la Campania. […]

mariastella gelmini

ENRICO COSTAletizIa moratti antonio tajani

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…