pezeshkian ettore sequi

CON GLI AYATOLLAH? ZERO LIBERTÀ! – L'IRAN RESTERA' QUEL CHE E', ANCHE SE LE ELEZIONI LE HA VINTE IL RIFORMISTA MASSOUD PEZESHKIAN - IL DIPLOMATICO ETTORE SEQUI: “NON SI DEVONO RIPORRE ATTESE MESSIANICHE NELLA SUA PRESIDENZA. LA REALIZZAZIONE DI PARTE DEL SUO PROGRAMMA (NEGOZIATI CON GLI USA; ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI SU INTERNET E MAGGIORE TOLLERANZA SUI DIRITTI CIVILI) SARÀ FUNZIONE DELLA SUA CAPACITÀ DI MEDIAZIONE CON GLI ALTRI, OSTICI E RILUTTANTI, SNODI DEL REGIME...."

Estratto dell'articolo di Ettore Sequi per "La Stampa"

 

Massoud Pezeshkian

L’elezione del riformatore Pezeshkian a presidente della Repubblica Islamica dell’Iran è il segnale di un nuovo vento di libertà o piuttosto una impietosa illusione? Nessuna delle due cose.

 

La domanda da porsi è se Pezeshkian abbia o meno la possibilità di realizzare almeno in parte le proposte del suo programma elettorale o sia destinato a diventare un utile strumento del regime per tentare di compattare una opinione pubblica disillusa, una mano di vernice fresca per celare le crepe nei muri scrostati di un sistema politico impopolare.

ettore francesco sequi foto di bacco

 

Molti elettori di Pezeshkian sapevano di non potersi attendere cambiamenti sostanziali ma anche che impedendo la vittoria dell’ultraconservatore Jalili avrebbero forse evitato una ulteriore compressione dei loro diritti. Una sorta di “Jalilifobia” ha mobilitato nel ballottaggio circa 7 milioni di elettori che non avevano votato al primo turno e ha fatto scendere l’astensione dal 60 al 50 per cento. [...]

 

In campagna elettorale Pezeshkian si era espresso a favore di negoziati con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di ottenere un alleggerimento delle sanzioni al fine di rilanciare l’economia; di un allentamento delle attuali restrizioni su Internet; di una maggiore tolleranza sui diritti civili e sociali e dell’attenuazione delle norme draconiane sull’abbigliamento femminile. Egli sarà misurato sulla realizzazione di questi obiettivi e, con lui, il regime.

 

Massoud Pezeshkian 4

In questa agenda riformatrice Pezeshkian avrà alcuni importanti ostacoli: innanzitutto il Parlamento, saldamente controllato da conservatori e radicali. Poi la Guida Suprema Khamenei che gestisce direttamente le questioni più importanti, come la politica estera o il nucleare.

 

Infine i Sepah Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione, potente centro di potere non solo securitario ma anche politico ed economico, in grado di interferire nelle scelte dell’esecutivo. Resterà a Pezeshkian la possibilità di influire sui temi dell’economia e dei diritti sociali.

ali khamenei vota alle elezioni

 

L’economia innanzitutto. Le sanzioni incidono profondamente sulla stabilità economica della Repubblica islamica. L’export di petrolio, da cui dipende larga parte del Pil iraniano, è in calo da anni; l’inflazione si attesta stabilmente attorno al 30 per cento, erodendo il potere d’acquisto e le prospettive future di ampi strati della popolazione. Particolarmente colpiti sono i lavoratori pubblici, i percettori di reddito fisso e, in generale, la classe media. [...]

 

È quindi prevedibile che gli obiettivi strategici della Repubblica islamica non cambieranno: all’esterno, estendere l’influenza iraniana nella regione; scacciare gli Stati Uniti dal Medio Oriente; indebolire Israele; ottenere una leadership regionale a danno degli Stati sunniti dell’area, a cominciare dall’Arabia Saudita. L’Iran continuerà, anche con la presidenza di Pezeshkian, a utilizzare l’Asse della Resistenza, ovvero Hezbollah, Houthi, Hamas e milizie shiite come proprio presidio e braccio operativo nella Mezzaluna shiita, zona di influenza e area di continuità territoriale iraniana attraverso Yemen, Iraq, Siria e Libano.

massoud pezeshkian 2

 

Così come lo stretto rapporto con Russia e Cina non sembra destinato a mutare o indebolirsi. È tuttavia probabile che a tale continuità sostanziale si possa accompagnare una minore aggressività retorica.

 

Analoga continuità è prevedibile all’interno, al fine disalvaguardare la stabilità del regime e la tenuta del tessuto sociale, messe a dura prova dalle difficoltà politiche e dalla crisi economica; preparare la successione ordinata e senza scosse della Guida suprema Khamenei, vecchio e malato; continuare senza eccessive interferenze esterne il programma nucleare iraniano.

 

Non si devono, dunque, riporre attese messianiche o irrealistiche nella presidenza Pezeshkian. La realizzazione di parte del suo programma sarà funzione della sua capacità di mediazione con gli altri, ostici e riluttanti, snodi del regime.

ettore francesco sequi foto di baccoettore sequi 3KHAMENEI E LA FROCIAGGINE - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

massoud pezeshkian 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)