matteo salvini giuseppe conte stefano bandecchi

BASTA COI SALAMELECCHI: DALLE URNE ESCONO A PEZZI CONTE, SALVINI E BANDECCHI – IL CAMPO LARGO VINCE NONOSTANTE GLI STRAPPI DI PEPPINIELLO, CHE PORTA IL M5S A PERCENTUALI HORROR (3,55 IN EMILIA, 4,7 IN UMBRIA) – LA LEGA PASSA DAL 32-37% DI CINQUE ANNI FA AL 5-8%, E VIENE SUPERATA IN ENTRAMBE LE REGIONI DA FORZA ITALIA. IL CARROCCIO OTTIENE UN SOLO CONSIGLIERE REGIONALE SIA A PERUGIA CHE A BOLOGNA: PER IL “CAPITONE”, IMPEGNATO AD ALZARE SEMPRE PIÙ IL TIRO IN CAMPAGNA ELETTORALE, È UNA SCONFITTA SU TUTTA LA LINEA – E IL SINDACO DI TERNI? I CITTADINI NON SONO SCEMI: SI SONO ROTTI LE PALLE DEI TORTELLONI RIPIENI DI SÉ…

1. COALIZIONE IN TILT IL CALO DI FDI E FORZA ITALIA SORPASSA LA LEGA

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

salvini tesei

Fratelli d’Italia stabilmente e di gran lunga primo partito della coalizione anche se in leggero calo rispetto a giugno, Forza Italia che invece rispetto alle europee stacca la Lega e sia in Emilia- Romagna che in Umbria gli si pone davanti con agio.

 

La sconfitta 2-0 della coalizione di centrodestra (2-1, se si considera la Liguria) per Matteo Salvini è […] ancor più pesante del risultato in sé, anche considerando che la candidata umbra Donatella Tesei era presidente uscente ed espressione del Carroccio, riconfermata a tutti i costi a caccia del bis proprio dal “Capitano”. A destra, insomma, gli equilibri cambiano e rischiano di acuire le fibrillazioni.

 

giorgia meloni comizio finale per donatella tesei in umbria

Quando nel 2020 si votò in Emilia- Romagna la Lega era ancora capofila della coalizione e prese il 32 per cento, diventato il 5,4 per cento cinque anni dopo. Proporzioni simili all’Umbria, dove rispetto al 2019 il partito di Salvini passa dal 37 per cento all’8. Gli alleati e assieme “avversari” azzurri, invece, fanno il contrario: a livello emiliano dal 2,6 salgono al 5,8, in quello umbro dal 5,5 al 9,3.

 

RISULTATI REGIONALI EMILIA ROMAGNA 2024

Per il vicepremier leghista, in campagna elettorale perenne e impegnato ad alzare sempre più il tiro nel discorso pubblico […] è un boccone amaro. E così il commento a fine giornata è sibillino: «Gli elettori hanno sempre ragione. Già da domani sono a disposizione dei nuovi amministratori per portare avanti tutte le opere pubbliche che servono a cittadini e territori». Fine, non una parola in più.

 

Il collega vicepremier Antonio Tajani invece rimarca che FI «ha raddoppiato i consensi in entrambe le regioni, farà un’opposizione costruttiva». Dove quel “costruttiva” non è un aggettivo casuale. In casa forzista, dispiacere a parte per la sconfitta, si ricordano infatti ancora gli insulti dei giovani leghisti a Pontida nei confronti di Tajani, pronunciati davanti ai big lumbard silenti: «Quel tipo di attacchi, quel modo di differenziarsi a tutti i costi sparandola grossa, non sta pagando, anzi semmai il contrario», è il ragionamento degli azzurri.

 

stefania proietti dopo la vittoria foto lapresse

Poi ecco la nota finale: «Forza Italia si conferma il secondo partito della coalizione di centrodestra e la terza forza politica in assoluto. Questo risultato conferma che l’obiettivo che ci siamo prefissati per le prossime elezioni Politiche, quello del 20%, è assolutamente alla nostra portata». Ambizioni certamente legittime ma che contemplano una corsa interna senza esclusioni di colpi e che mira anche a quel pezzo di elettorato oggi appannaggio di Fratelli d’Italia. […]

 

elly schlein michele de pascale elezioni emilia romagna foto lapresse

[…] Il dato politico complessivo è che, al netto dei sondaggi che danno avanti la coalizione di governo, il centrosinistra o fronte progressista rimane competitivo. Sullo sfondo ci sono le regionali del 2025, ed è probabile che a questo punto il peso negoziale interno della Lega cali di parecchio. In Campania, Veneto, Marche, Puglia e Valle d’Aosta i giochi sono ancora tutti aperti e soprattutto nella regione governata dal “doge” Luca Zaia si preannunciano le tensioni maggiori, vista l’ambizione di FdI di sfilarla al Carroccio. E visto anche l’interesse forzista con l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, impegnato a drenare consensi nordisti alla Lega con la sua corrente “Forza Nord”.

 

schlein conte proietti

2. DOPPIO SCHIAFFO AL GOVERNO IL CAMPO LARGO PRENDE L'UMBRIA L'EMILIA ROMAGNA RESTA ROSSA

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

[…] La sconfitta è amara per Matteo Salvini, che perde un'altra regione guidata dalla Lega (dopo la Sardegna), ma ostenta fair play: «Gli elettori hanno sempre ragione. Già da domani sono a disposizione dei nuovi amministratori per portare avanti tutte le opere pubbliche che servono a cittadini e territori», dice il ministro delle Infrastrutture.

matteo salvini donatella tesei foto lapresse

 

Anche Giorgia Meloni incassa con sportività: «Auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti – il messaggio della premier –. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva».

 

La leader di FdI deve però riflettere su un'evidente emorragia di voti per il suo partito in entrambe le regioni rispetto alle Europee di giugno. Dall'altra parte il Pd cresce ancora, conquistando oltre il 42% in Emilia-Romagna e quasi il 32% in Umbria, dando così nuovo slancio alla linea «testardamente unitaria» di Schlein.

 

MICHELE DE PASCALE

«È la vittoria della coesione di una squadra e di una coalizione – dice la segretaria dem –. È il segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti e compatti attorno a un obiettivo». Il punto è che ora si riapre il dibattito sul cosiddetto campo largo, con Matteo Renzi pronto a sottolineare che le due vittorie sono arrivate con Italia viva in coalizione (per quanto senza simbolo), mentre in Liguria i renziani erano stati tenuti fuori dal veto M5S: «Il centrosinistra unito vince. Diviso perde. Lo dice la matematica da sempre, lo conferma la politica oggi», scrive.

 

Un avviso a Schlein, ma soprattutto a Giuseppe Conte, che non esagera con l'esultanza e si tiene a distanza dai comitati di de Pascale e Proietti, mentre la leader Pd e gli altri alleati, Fratoianni e Bonelli, vanno di persona ad abbracciare i vincitori. Il presidente M5s telefona alla sindaca di Assisi e neogovernatrice per congratularsi, parla di «vittoria strepitosa» e si giustifica: «Non riesco a raggiungerti per festeggiare, stiamo preparando Nova (l'evento finale dell'assemblea costituente M5s), e sono bloccato a Roma».

RISULTATI REGIONALI UMBRIA 2024

 

Va detto che, a guardare il risultato del Movimento, Conte non ha particolari motivi per sorridere, perché il calo di consensi già registrato in Liguria si conferma anche tra Bologna e Perugia: nel primo caso M5s fermo al 3, 5%, nel secondo caso finisce sotto il 5% (alle Europee aveva sfiorato il 9%). Con l'Alleanza Verdi-Sinistra che compie il sorpasso in Emilia-Romagna e quasi pareggia in Umbria. L'ormai enorme differenza di peso tra il Pd e i suoi alleati, se da una parte rafforza la leadership di Schlein, dall'altra rischia di agitare ancora di più le acque del campo progressista.

stefania proietti dopo la vittoria foto lapresse.

MAURIZIO LUPI - MATTEO SALVINI - ELENA UGOLINI - ANTONIO TAJANI

michele de pascale discorso dopo la vittoria foto lapresse

il videomessaggio di giorgia meloni per elena ugolini 5

MICHELE DE PASCALE SCHLEINANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI - ELENA UGOLINIrisultati centrosinistra in umbria 2024risultati centrosinistra in emilia romagna 2024 risultati centrodestra in umbria 2024risultati centrodestra in emilia romagna 2024

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...