giorgia meloni confindustria reddito cittadinanza

LA BATTAGLIA SUL REDDITO SI GIOCA SUL CONCETTO DI “OCCUPABILI” – IL GOVERNO CERCA SOLDI PER ABBATTERE IL CUNEO FISCALE E VORREBBE TROVARLI TAGLIANDO IL SUSSIDIO DI CITTADINANZA AI SOLI PERCETTORI “NON OCCUPABILI”: MA QUANTI SONO? E COME SI FA A STABILIRE CHI PUÒ LAVORARE E CHI NO? LA MINISTRA DEL LAVORO CALDERONE HA PROPOSTO UNA PROROGA AL 30 SETTEMBRE, PER METTERE A BILANCIO RISPARMI SENZA CAMBIARE NULLA. MA MELONI (E SALVINI) SI OPPONGONO…

1 - FLAT TAX BOCCIATA, LITE SUL REDDITO PARTE LA MANOVRA "SENZA SOLDI"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

Giorgia Meloni Marina Calderone

«Ci servono soldi». È quando Giorgia Meloni ribadisce il concetto al telefono alla ministra del Lavoro Marina Calderone che il taglio al reddito di cittadinanza va oltre la promessa elettorale da mantenere.

 

C'è un buco nelle coperture della legge di bilancio e al Consiglio dei ministri per il via libera mancano appena ventiquattro ore. Servono soldi per allargare il segnale sul cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito. Il taglio dell'assegno da giugno ai 660 mila beneficiari occupabili vale 1,8 miliardi.

 

giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

La ministra si oppone: «Così queste persone non troveranno mai un lavoro». Molti, insiste, sono occupabili sulla carta, non per il mercato. La premier chiede un'alternativa. Calderone la presenta: corsi di formazione obbligatori in linea con le esigenze dei Comuni, anche lavori socialmente utili. È una misura ponte, fino al 30 settembre, con la garanzia di continuare a ricevere l'assegno. La premier dice no.

 

La questione resta aperta. Matteo Salvini aggiunge un altro carico di fibrillazione. Fa sapere alla premier che non se ne parla di intervenire a ottobre, troppo tardi. A rischio c'è il senso della manovra, già poco identitaria perchè fagocitata dalle spese obbligate contro il caro energia. Ma è anche Meloni che vuole insistere.

 

CONTE REDDITO

«Non c'è nessuno più di Fratelli d'Italia a volere una stretta sul Reddito», dice il sottosegretario con delega all'attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari. Solo che il contraccolpo del taglio lineare va tenuto in conto. […]

 

2 - MANOVRA:CONTE,SENZA REDDITO COLPITI I PIÙ DEBOLI

(ANSA) - "Il governo Meloni dimostra di avere letto la Costituzione al contrario: regala un biglietto in prima classe a evasori e corrotti che vogliono girare con mazzette di contanti, mentre lascia al proprio destino chi è in grande difficoltà economica e sociale". Così il leader del M5s Giuseppe Conte in un intervento su 'Repubblica'.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

"L'ossessione di Meloni - afferma - è smantellare il Reddito di cittadinanza. L'esecutivo sta lavorando per tagliare questo sostegno vitale ai cosiddetti 'occupabili'. Una formula dietro la quale la destra prova a dipingere un universo sociale di scansafatiche". Ma "gli occupabili sono 660 mila - prosegue - con storie ben complesse".

 

Certo - ammette Conte - è possibile riformare il RdC, rendendolo più compatibile con il reddito da lavoro, diminuendo il livello di tassazione ai percettori che accettano un lavoro, almeno per un periodo iniziale. Il dovere di una società civile è accompagnare al lavoro attraverso percorsi di inclusione più forti, con incentivi alle aziende per assumere.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

Siamo disponibili a lavorare insieme al governo in questa direzione. Se invece il governo volesse far ripiombare il Paese nel passato, siamo pronti a mobilitare il M5S assieme alle forze sociali, politiche, civiche non solo nelle sedi istituzionali, ma anche in ogni piazza e angolo del nostro Paese".

 

2 - LO SCOGLIO DEL REDDITO

Alessandro Barbera e Francesco Olivo per “La Stampa”

 

Più lavoro, meno sussidi. L'ultimo scoglio è quello politicamente più delicato, e lo si può riassumere così: di quanto ridurre i costi del reddito di cittadinanza? E quanto dedicare dei risparmi a tagliare le tasse sui lavoratori dipendenti? Per rispondere a questa domanda oggi Giorgia Meloni convocherà i leader della maggioranza prima del Consiglio dei ministri, fissato alle 18.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

All'ordine del giorno c'è l'approvazione della bozza della legge di bilancio per il 2023.

«Siamo d'accordo su tutto», dice Matteo Salvini. Le cose non stanno esattamente così. L'ultima riunione politica - venerdì sera - ha dato mandato al ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti di definire una proposta di riduzione delle tasse sul lavoro dipendente.

 

È uno dei talloni d'Achille del sistema Italia, fra i Paesi con ancora il più forte scarto fra retribuzioni lorde e nette. Oggi Giorgetti proporrà un taglio di due punti percentuali per tutti i redditi fino a 35mila euro, di tre per chi guadagna al massimo ventimila lordi l'anno. Il costo di questa operazione è ingente: cinque miliardi di euro. Le risorse arriveranno essenzialmente da due voci: la riduzione degli sconti sull'edilizia, e - per l'appunto - dal reddito di cittadinanza.

 

Ma quanti sono gli italiani che possono rinunciare a quest' ultimo? E con quali criteri?

GIORGIA MELONI

Ieri sera nella maggioranza il dibattito era ancora aperto. La ministra del Lavoro Elvira Calderone, contraria a operazioni radicali e preoccupata dalle conseguenze del rallentamento dell'economia propone una moratoria fino al 30 settembre. Detta brutalmente, un modo per mettere a bilancio risparmi senza cambiare nulla fino a quella data. Fratelli d'Italia chiede ricette più radicali.

 

A Palazzo Chigi sta prevalendo una soluzione: togliere il sussidio a tutti i cosiddetti «occupabili» allo scadere del diciottesimo mese di assegno, il periodo dopo il quale le attuali regole impongono un mese di stop. Inoltre il reddito di cittadinanza verrebbe eliminato dopo il rifiuto di un'offerta di lavoro, contro i due fin qui consentiti.

 

GIORGIA MELONI MEME BY CARLI

C'è inoltre da definire il concetto di «occupabili». La stima più prudente parla di 660 mila persone, l'Inps sostiene che quelli senza figli o disabili a carico ridurrebbe la platea a 372 mila percettori. Ebbene, fra le ipotesi che si stanno valutando c'è quella di escludere dal reddito i capifamiglia che non rispettino l'obbligo scolastico per i minori. Secondo i numeri che circolano nella maggioranza, gli abbandoni scolastici, in queste fasce, sono molto frequenti.

 

A meno di ulteriori ritardi, questa sera la maggioranza metterà la parola fine al dibattito e prenderà una decisione definitiva. Quanto più forte sarà il taglio del reddito, tante più saranno le risorse che la maggioranza destinerà ad altro. Se i fondi non basteranno, Giorgetti si è detto disponibile anche a ridurre la rivalutazione delle pensioni all'inflazione per gli assegni superiori ai 2500 euro lordi mensili.

 

Forza Italia invece preme per una detassazione piena dei neoassunti under 35. Matteo Salvini insiste per l'azzeramento dell'Iva su pane e latte: «Se ci riuscissimo sarebbe un bel segnale». Il leader leghista vorrebbe finanziare una rottamazione delle cartelle esattoriali superiore ai cinquemila euro fin qui promessi.

 

GIORGIA MELONI MEME BY CARLI

«Anche diecimila», ha detto ieri nella consueta diretta TikTok della domenica. Il pacchetto condoni è del resto un altro tema sul quale l'ultima parola arriverà solo oggi. Accantonato il colpo di spugna sui reati tributari e lo scudo fiscale per i capitali accumulati illecitamente all'estero, resta da mettere il timbro al lavoro fatto da Maurizio Leo, il tributarista voluto da Giorgia Meloni come vice di Giorgetti, e di fatto ministro delle Finanze. Il testo visionato ieri da La Stampa prevede la possibilità di condonare qualunque cifra, senza sanzioni e interessi, ma allo stesso tempo evitando che la sanatoria faccia venir meno le accuse più gravi come quelle di riciclaggio o autoriciclaggio.

salvini giorgettiGIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...