renzi smorfia

BELPIETRO SI CHIEDE: E’ SOLO UN CASO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI FIRENZE SU ALBERTO BIANCHI PROPRIO ORA CHE RENZI HA LANCIATO IL SUO PARTITO? NO, NON E’ UN CASO - E’ UNO SCHIAFFETTO PER FAR CAPIRE AL BULLETTO DI RIGNANO CHE ALZARE LA CRESTA, SMANIARE PER IL POTERE, PUO’ AVERE CONSEGUENZE MOLTO DOLOROSE…

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

belpietro

Nonostante i giornali facciano a gara a nasconderla, l' inchiesta della Procura di Firenze che vede indagato Alberto Bianchi è un' inchiesta sul cuore del potere renziano. Già, perché i finanzieri che il 16 settembre hanno bussato alla porta dello studio dell' avvocato toscano, ex presidente della fondazione che per otto anni finanziò la Leopolda, non si sono limitati a chiedere qualche informazione, ma hanno preteso dal legale la consegna di una serie di documenti riguardanti le elargizioni a favore dell' ente, per ricostruire i passaggi di denaro fra le aziende sostenitrici della rottamazione renziana e il Giglio magico.

 

ALBERTO BIANCHI E MARIA ELENA BOSCHI

Tuttavia, ancor più della perquisizione, a colpire sono gli sviluppi seguiti alla notizia della richiesta della Guardia di finanza, ovvero gli avvisi di garanzia spediti dai pm di cui solo La Verità ha rivelato l' esistenza. Nel mirino dei magistrati, infatti, non è finito soltanto Alberto Bianchi, ossia l' eminenza grigia del sistema renziano, ma anche altri personaggi di spicco tra i quali, come ha rivelato il nostro Giacomo Amadori, Patrizio Donnini. È molto probabile che alla maggioranza dei lettori questo nome non dica nulla, perché dal grande pubblico non è conosciuto.

 

MATTEO E TIZIANO RENZI

E però Donnini nel Giglio magico è qualcuno che conta, perché è l' uomo delle campagne elettorali di Matteo Renzi, oltre che l' ex editore di una testata giornalistica che ai tempi sostenne l' ascesa di Renzi stesso e che, guarda caso, era diretta dal futuro portavoce del presidente del Consiglio, Marco Agnoletti. Non solo. Il nome di Donnini spuntò qualche anno fa nell' inchiesta della magistratura di Cuneo a proposito di alcune operazioni fatte - secondo i pm - in favore di una sua società.

 

MATTEO RENZI TIZIANO

Un finanziamento partito da Rignano sull' Arno, passato dal Piemonte e tornato in Toscana, di cui rimase traccia nella contabilità dell' azienda cuneese quando la società portò i libri in tribunale. Perché quella strana triangolazione di denaro?, si chiesero in Procura. Soprattutto i pm si interrogarono sul ruolo di un' altra ditta, che ufficialmente non era titolata a fare operazioni finanziarie con quella che a Cuneo finì davanti ai giudici, e che invece aveva inviato il prestito all' azienda piemontese che da lì a poco avrebbe dichiarato bancarotta. Beh, la società che pur non figurando fra gli azionisti era sospettata di tirare le fila dell' azienda fallita era quella dei genitori del presidente del Consiglio, e per questo la madre di Renzi è sotto processo.

 

ALBERTO BIANCHI

Ma, come dicevamo, quell' operazione aveva come destinatario finale Patrizio Donnini (l' uomo delle campagne elettorali del futuro segretario del Pd), in quel momento in difficoltà economiche. Che cosa c' entrasse davvero la società di Donnini con quella di Cuneo non l' ha ancora saputo spiegare nessuno in modo convincente.

 

Nel frattempo, i pm di Firenze dovranno cercare di capire che cosa c' entri lo stesso Donnini con le Leopolde e con l' inchiesta che riguarda l' eminenza rossa di Matteo Renzi. Tra Bianchi e Donnini, secondo i pubblici ministeri, ci sarebbe un collegamento. E quale? Gli affari con lo stesso gruppo imprenditoriale. Da un lato c' è una consulenza dell' avvocato in cui i magistrati vogliono veder chiaro, dall' altro una compravendita molto vantaggiosa per l' ex pr.

 

Ma Bianchi e Donnini, esponenti assai vicini all' ex premier, non sono i soli nomi che spuntano nell' inchiesta. Insieme a loro fa capolino anche Lilian Mammoliti, vicinissima a Donnini e organizzatrice della kermesse renziana a Firenze. Il suo nome era già comparso nell' inchiesta piemontese, dove era accusata di aver «ritoccato» i conti dell' azienda fallita insieme alla madre di Renzi. Ma ora, oltre che nell' indagine di Cuneo, sarebbe al centro anche di quella di Firenze.

CARLO TOTO

 

L' accusa rivolta ad Alberto Bianchi è quella di traffico di influenze illecite per una parcella da 700.000 euro, mentre su Donnini (che ha già ricevuto l' avviso di garanzia) e Mammoliti c' è l' ombra di un' appropriazione indebita per una plusvalenza da un milione. Come detto, il comune denominatore al centro degli accertamenti è rappresentato dagli affari che ruotano attorno a una nota famiglia di imprenditori abruzzesi.

 

Costruzioni, trasporti, viabilità e tante altre cose: il gruppo Toto (ex Airone, concessionario della strada dei Parchi, della A24 e della A25) ha molte ramificazioni, ma soprattutto ha di recente ottenuto un risarcimento milionario dopo un lungo contenzioso dove, guarda caso, era assistito dall' avvocato Bianchi. E sempre il gruppo Toto avrebbe comprato delle società di Donnini e Mammoliti. Sì, insomma, i nomi tornano spesso nelle vicende del Giglio magico. Ciò che non torna è la trasparenza. Ed è per questo che, pare, la magistratura ha deciso di ficcarci il naso.

TIZIANO RENZI MATTEO RENZI SERRACCHIANI

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…