berlusconi salvini

BERLUSCONI E SALVINI, QUANTO DURA? - SARÀ SUL SISTEMA DI VOTO CHE SI MISURERÀ LA TENUTA DELL’ASSE LEGA-FORZA ITALIA - QUALORA SI APRISSERO I GIOCHI PER UN SISTEMA PROPORZIONALE, LA PARTITA DENTRO FORZA ITALIA SI RIAPRIREBBE NUOVAMENTE. E ANCHE CHI ADESSO MOSTRA MALESSERE VERSO IL CAV SENZA ORGANIZZARE UN PIANO B POTREBBE USCIRE ALLO SCOPERTO…

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

BERLUSCONI MELONI SALVINI

E quelli che non erano in piazza? Rotondi, raccontano in FI, sta chiamando ad uno ad uno gli azzurri che non vogliono morire salviniani ma raccoglie molte porte in faccia, raccontano che la Polverini vorrebbe avvicinarsi a Italia Viva ma anche i più dubbiosi degli attuali equilibri della coalizione nicchiano, perfino molti fedelissimi della Carfagna hanno preferito essere con la Lega e FdI a manifestare contro il governo. In piazza San Giovanni ieri c'erano la maggior parte dei campani, dei pugliesi (non i calabresi ma solo per motivi locali) e molti di quelli che in Parlamento vorrebbero che Forza Italia cercasse una via diversa da quella della destra.

SALVINI BERLUSCONI OSHO

 

SEPARAZIONE CONSENSUALE

Il piano sotto traccia dei moderati di FI consiste nel chiedere una separazione consensuale a Berlusconi, costruire un progetto parallelo a quello di Italia Viva, anche se nel campo del centrodestra. Tuttavia l'idea, in cantiere da settimane, stenta a decollare. Del resto anche il Cavaliere in un primo momento aveva pensato di potersi distaccare da Salvini e Meloni per poi tornare subito sui suoi passi.

 

«Lo spazio al centro non c'è», ha spiegato a chi come Letta ed altri avrebbero voluto che non andasse in piazza. E quei pochi fischi ricevuti a causa di un intervento dal palco considerato troppo lungo non ha fatto cambiare idea al Cavaliere. Il prossimo passo è quello dell'accordo alle regionali, con il partito di via Bellerio che potrebbe anche abbattere il muro sulla candidatura di Occhiuto in Calabria (gli azzurri comunque andrebbero da soli) e lasciare a FI la Campania e a FdI Marche e Puglia.

 

matteo salvini silvio berlusconi

Ma Berlusconi, Meloni e Salvini, con la prova di ieri, hanno messo il primo mattone per un listone unico di centrodestra, anche se il presidente di FdI non intende a priori cedere come ha fatto invece il Cavaliere lo scettro al Capitano. Insomma la fibrillazione in Forza Italia resta, soprattutto per il timore che Salvini possa concedere poco o nulla agli alleati. E anche in Fratelli d'Italia la polemica sui simboli della piazza non è stata completamente digerita.

 

Ma quel quadro non scontato - alla fine della manifestazione con i tre leader abbracciati, quell'«uniti si vince» ripetuto da Salvini, Berlusconi e Meloni ha spazzato perlomeno per un giorno tutte le liti sul campo. Il leader del partito di via Bellerio ha avuto parole di elogio per «l'amica Giorgia» e per «il fondatore» della coalizione, soprattutto al Cavaliere ha concesso l'onore delle armi. E ha sancito una volta per tutte che sarà lui a dare le carte.

 

salvini berlusconi

Nel suo intervento non ha mai citato la parola «centrodestra», un segnale che pensa a qualcosa di nuovo, ad un progetto più inclusivo, che parta dal territorio e dagli amministratori, che metta dentro tutte le esperienze civiche. Ma intanto l'operazione ricompattamento è partita e quella parentesi con M5S si è chiusa definitivamente. Anzi Berlusconi e Meloni (quest'ultima ha rilanciato il «patto anti-inciucio») sono convinti che Salvini si sia pentito di aver abbracciato la causa di Di Maio e Conte.

 

Ed ora l'obiettivo del Capitano sarà proprio quello di disarcionare l'Avvocato del popolo. Chiedendo che venga in Aula «in nome della trasparenza» a riferire sul caso Russiagate. Non che ci sia il convincimento che il governo possa andare a casa neanche dopo il voto in Umbria. «A meno che continua a dire l'ex responsabile del Viminale ai suoi Renzi non lo faccia saltare sul serio». Matteo osserva tutte le diatribe nel governo sulla manovra ma ripone le speranze di un voto anticipato solo nell'altro Matteo. E nel frattempo nell'eventualità che l'esecutivo dovesse durare a lungo - ha convinto i suoi alleati a non intavolare con la Meloni l'accordo era già siglato alcuna trattativa sulla legge elettorale.

 

SALVINI BERLUSCONI

PIANO B

Sarà proprio sul sistema di voto che si misurerà il ritrovato asse Lega-FI. Qualora si aprissero i giochi in Parlamento su un sistema proporzionale, la partita dentro Forza Italia si riaprirebbe nuovamente. E anche chi adesso mostra malessere senza organizzare un piano B' potrebbe uscire allo scoperto. Il risultato in Umbria comunque sarà un banco di prova importante. «Il governo scricchiolerà ancora di più», il refrain tra i leghisti mentre in FI molti temono che il partito possa esplodere.

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…