guido bertolaso domenico arcuri

BERTOLASO FA NERO IL GOVERNO: ''SEGREGATI IN CASA PER TUTTE LE FESTE, ANZIANI ABBANDONATI, TURISMO DEMOLITO, NAZIONI CONFINANTI STRAPIENE DI SCIATORI, DECESSI FRA I PIÙ ALTI DEL MONDO. TUTTO QUESTO PERCHÉ IL GOVERNO NON È STATO IN GRADO DI GESTIRE LA SECONDA ONDATA CHE LORO STESSI AVEVANO PREVISTO. LA CHIAMANO EMERGENZA, MA È INCOMPETENZA'' - CONFINDUSTRIA TURISMO: ''IL NUOVO DPCM CI FARÀ PERDERE L'80% DEI RICAVI, MENTRE NEGLI ALTRI PAESI...''

 

1. TURISMO DEMOLITO, ANZIANI ABBANDONATI, NAZIONI CONFINANTI STRAPIENE DI SCIATORI, DECESSI FRA I PIÙ ALTI DEL MONDO

Guido Bertolaso su Facebook:

 

GUIDO BERTOLASO A IN ONDA

Ecco fatto: segregati in casa per tutte le feste, anziani abbandonati, turismo demolito, nazioni confinanti strapiene di sciatori, decessi fra i più alti del mondo, e lo saranno ancora per settimane.

Strillate per i morti negli USA? Il rapporto di popolazione fra noi e gli americani è di 5,5. I nostri 993 che abbiamo perso ieri fanno in proporzione 5.461 poco più del 50% degli USA!! Lo sapete quanti giorni di scuola hanno fatto i liceali della Campania dal 4 marzo scorso ad oggi? 14.

 

Tutto questo perché il Governo non è stato in grado di gestire la seconda ondata che loro stessi avevano previsto. Continuano a chiamarla EMERGENZA, a quasi un anno dall’inizio della pandemia. Chiamiamola con il giusto nome: INCOMPETENZA. I Covid hospital della Fiera di Milano e di Civitanova Marche sono pieni da settimane (purtroppo) ma erano inutili giusto?

 

svizzera sci

Il Presidente del Consiglio continua a fare conferenze a reti unificate senza contraddittorio, ignorando l’esistenza del Parlamento e omettendo di usare l’unica parola che dovrebbe pronunciare: SCUSATECI

 

 

 

2. «FILIERA DEL TURISMO AL PALO, PERDEREMO OLTRE L’80% DEI RICAVI»

Enrico Netti per ''Il Sole 24 Ore''

 

«È la goccia che fa traboccare il vaso». È la prima reazione di Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Confindustria Alberghi commentando il piano di misure e restrizioni, come il divieto di spostamento tra regioni, varate con il Dpcm che rischiamo di affossare il comparto dell’ospitalità. «Il 50% del fatturato del turismo invernale si fa nel periodo natalizio, quindi il danno è fatto anche se gli impianti sciistici riaprissero dopo la Befana. Ovviamente c’è l’emergenza sanitaria Covid, ci rimettiamo alle regole ma deve essere chiaro che tutta la filiera del turismo è al palo, è ferma. È un mondo che sta morendo».

attilio fontana guido bertolaso ospedale in fiera milano

 

Il divieto di spostamenti tra le regioni va inoltre ad aggravare la situazione per gli albergatori delle città d’arte e in altre località. «È stata fatta una scelta precisa che questo settore non deve lavorare. L’albergo deve stare aperto senza attività e così gli alberghi chiuderanno, molti imprenditori faranno la scelta di chiudere» incalza Maria Carmela Colaiacovo. Diventa così una concreta realtà una perdita di fatturato che la vice presidente prevede per il settore alberghiero e termale superiore all’80% «ma sono stati disposti aiuti che potranno coprirne meno del 10% mentre in queste ore i comuni stanno chiedendo di pagare la Tari, e da mesi siamo in attesa di capire come sarà risolto il problema del tetto agli aiuti di Stato».

 

Per quanto riguarda la possibilità di offrire agli ospiti il “room service” con il cenone a Capodanno la vice presidente Colaiacovo liquida questa possibilità con un secco «parlarci di room service è offensivo. Al di là della difficoltà gestionale e dei costi. Ci sono delle complessità per questo tipo di servizi e restiamo costernati davanti a scelte del genere».

 

Inoltre quello che pesa è che non vengano riconosciuti gli investimenti fatti sinora dal settore e il senso di responsabilità che ha permesso di offrire ai pochi ospiti la possibilità di un soggiorno in sicurezza nel pieno rispetto delle norme previste e dei rigidi protocolli di sicurezza.

Maria Carmela Colaiacovo confindustria alberghi

 

«Un impegno riconosciuto e provato da un numero di contagi nelle strutture alberghiere e termali pressoché inesistente» sottolinea la vice presidente che aggiunge: «Dopo 10 mesi di gravissima crisi nei quali l’industria alberghiera e termale è stata di fatto lasciata sola a combattere per la sopravvivenza delle proprie imprese e dei posti di lavoro degli oltre 250mila lavoratori impiegati nel settore – le misure di questo Dpcm appaiono davvero irrispettose ed insostenibili e ci fanno dire ancora una volta “no” a quella demonizzazione del settore che siamo francamente stanchi di sentire». Impietoso il confronto con i ristori di altri paesi.

 

Secondo Confindustria Alberghi i settori analoghi negli altri paesi europei hanno già ricevuto aiuti in forma di liquidità che sono arrivati a coprire anche il 70% delle perdite. Una disuguaglianza che peserà come un macigno al termine dell’emergenza sanitaria «quando alla ripresa del settore l’industria alberghiera italiana dovrà tornare a competere sui mercati internazionali».

 

Da non sottovalutare l’effetto domino che innesca il Dpcm. Aldo Cursano, vicepresidente nazionale di Fipe, presenta al Governo un conto da 6 miliardi di mancate entrate mentre è più difficile stimare i mancati incassi della notte di Capodanno quando, in condizioni normali, ben 5 milioni di italiani trascorrono l’ultimo dell’anno nei locali. Lo stop agli impianti di risalita costerà altri 400 milioni, un terzo del business annuale, e metterà in ginocchio 10mila stagionali che resteranno senza reddito. Non a caso Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, considera il Dpcm «una mannaia per l’industria del turismo».

guido bertolaso attilio fontana

 

Il tutto mentre i comuni chiedono il pagamento della Tari. «I sindaci chiedono la tassa sui rifiuti per servizi non erogati. Questo ci lascia perplessi e amareggiati - conclude la Colaiacovo -. Ovviamente il danno è il Covid, ma serve una gestione complessa della crisi, che non si può affrontare con questa drasticità».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…