angela merkel joe biden

BIDEN TENDE UNA MANO ALLA MERKEL – LE TRUPPE AMERICANE NON VERRANNO RITIRATE DALLA GERMANIA COME AVEVA ORDINATO TRUMP: È IL PRIMO PASSO PER IL RITORNO AL MULTILATERALISMO E ALLE VECCHIE ALLEANZE CON L’EUROPA – "SLEEPY JOE" HA GIÀ PARLATO CON I LEADER DI MOLTI PAESI AMICI, MA NON CON ROMA (ASPETTA DRAGHI…) - NOTICINA PER I SOVRANISTI: SE GLI AMERICANI HANNO BASI E SOLDATI IN TUTTA EUROPA, ITALIA INCLUSA, COME SI FA AD ALZARE LA CRESTA? 

Paolo Mastrolilli per “La Stampa”

 

JOE BIDEN ANGELA MERKEL

Le truppe americane non verranno ritirate dalla Germania, o dall' Europa, come aveva ordinato Trump. E' una prima conseguenza concreta della politica estera di Biden, basata sul rilancio delle alleanze, la diplomazia e il multilateralismo.

 

Il presidente l' ha tracciata ieri, scegliendo il dipartimento di Stato per la visita d' esordio in un' agenzia del governo, per sottolinearne l' importanza: «L' America è tornata. La diplomazia è tornata».

 

Parlando prima ai diplomatici, ha marcato la differenza rispetto al predecessore, che aveva puntato sull' isolazionismo di "America First" e dilapidato Foggy Bottom: «Io credo in voi». Quindi ha fatto questa promessa: «L' amministrazione non vi prenderà di mira e non vi politicizzerà».

 

donald trump angela merkel

Poco dopo, rivolgendosi al mondo, ha spiegato la sua filosofia: «Dobbiamo affrontare questo momento di sfide globali in accelerazione, dalla pandemia alla crisi del clima, la proliferazione nucleare, l' autoritarismo» di Russia e Cina. «Sono sfide che potranno essere risolte solo dalle nazioni lavorando insieme per una causa comune.

 

tony blinken joe biden

 Ciò comincia con la diplomazia, radicata nei valori democratici più cari all' America. Difendere la libertà. Promuovere l' opportunità. Sostenere i diritti universali. Rispettare lo stato di diritto. Trattare ogni persona con dignità. Molti di questi valori sono stati sottoposti a pressione negli anni recenti, anche spintonati sull' orlo del baratro nelle ultime settimane, ma il popolo americano ne emergerà più forte, determinato ed equipaggiato per unire il mondo e difendere la democrazia. Perché abbiamo lottato a questo scopo».

joe biden e vladimir putin nel 2011

 

Biden ha ricordato di aver parlato con i leader di molti Paesi amici, non l' Italia a causa della crisi di governo, per «riformare l' abitudine alla cooperazione e ricostruire i muscoli delle alleanze democratiche, atrofizzati da quattro anni di trascuratezza e abuso. Le alleanze sono tra le nostre più grandi risorse. Guidare con la diplomazia significa stare di nuovo spalla a spalla con i nostri partner».

 

ANGELA MERKEL JOE BIDEN

Però significa anche «coinvolgere avversari e competitori diplomaticamente». Perciò gli Usa «competeranno da una posizione di forza».

 

Biden ha dato seguito a questi principi con una serie di iniziative. Il Pentagono rivedrà lo schieramento globale delle forze armate, congelando il ritiro dalla Germania. Dagli alleati Nato ci si aspetta ancora più impegno e investimenti nella difesa, ma è finita l' epoca degli attacchi.

 

alexei navalny

Gli Usa sono pronti a cooperare con la Russia, come dimostra il rinnovo del trattato nucleare New START, ma non rinunceranno più a difendere i propri interessi e principi, cominciando dalla richiesta del «rilascio senza condizioni di Navalny». La Cina «è il rivale principale», e gli Usa respingeranno «i suoi abusi economici, gli atteggiamenti aggressivi, le violazioni dei diritti umani e della proprietà intellettuale». Washington interromperà la collaborazione alle operazioni militari saudite in Yemen, ma continuerà a difendere l' Arabia dall' Iran, anche se riaprirà il negoziato nucleare. Il golpe militare in Birmania deve finire, altrimenti arriveranno le sanzioni.

 

arresti alla protesta per la liberazione di navalny 13

Le porte verranno riaperte ai rifugiati, accogliendone 125.000 nel prossimo anno, e cambierà l' atteggiamento verso la stampa libera, che «non è un nemico». Ora la sfida sarà far coincidere i principi rilanciati da Biden, con gli obiettivi concreti che si è posto.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?