joe biden benjamin netanyahu yaya sinwar hamas

BIDEN VUOLE CHIUDERE LA TREGUA PRIMA DELLE ELEZIONI – GLI AMERICANI PRESSANO NETANYAHU E HAMAS PER ARRIVARE A UN CESSATE IL FUOCO, CHE SAREBBE UN SUCCESSO PER IL PRESIDENTE USCENTE: LE DELEGAZIONI CONTINUANO A TRATTARE, MA NON QUAGLIANO. IL NODO È SEMPRE LA PRESENZA DEI SOLDATI ISRAELIANI SUL CORRIDOIO FILADELFIA, AL CONFINE CON L’EGITTO. ORA ANCHE IL CAIRO SI OPPONE. LA NOTIZIA È CHE LO SCONTRO CON L’HEZBOLLAH LIBANESE NON HA FERMATO IL DIALOGO…

biden netanyahu 2

1. USA, NEGOZIATI PER TREGUA CONTINUERANNO NEI PROSSIMI GIORNI

(ANSA) - I negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi continueranno dopo che l'incontro del fine settimana non ha risolto tutte le differenze. Lo afferma un funzionario americano, secondo quanto riportato dall'Associated Press sul suo sito. Le trattative continueranno a livelli più bassi nei prossimi giorni nel tentativo di colmare le restanti divergenze.

 

2. I COLLOQUI AL CAIRO VANNO AVANTI MA I NODI RESTANO GLI USA PREMONO

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

Osama Hamdam

I responsabili di Hamas per i negoziati con Israele gettano acqua sul fuoco delle aspettative per dissipare l’impressione che sia loro interesse giungere subito e a qualsiasi prezzo a un cessate il fuoco a Gaza.

 

Il Times of Israel riporta le dichiarazioni di Osama Hamdam, uomo di punta dell’organizzazione islamica palestinese, il quale ribadisce che loro restano fermi alla proposta avanzata il 2 luglio, quando offrivano la liberazione degli ostaggi vivi o morti in loro controllo in cambio della scarcerazione di prigionieri palestinesi e di un cessate il fuoco permanente che contemplasse il ritiro dei militari israeliani da tutta la Striscia di Gaza.

 

ISMAIL HANIYEH - YAYA SINWAR

[…] Ieri il fatto più positivo è stato che, nonostante lo scontro militare ripreso la scorsa notte tra esercito israeliano ed Hezbollah in Libano, i colloqui con Hamas non siano stati bloccati. In serata è partita per il Cairo la delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad, David Barnea, assieme a quello dello Shin Bet (il servizio di sicurezza interno), Ronen Bar. Gli inviati di Hamas sono arrivati due giorni fa, non parteciperanno direttamente agli incontri, ma vedranno i mediatori egiziani e qatarioti.

 

Sono in particolare gli americani a premere per arrivare il prima possibile al cessate il fuoco. La loro delegazione è condotta dal capo della Cia, William Burns. Il suo sforzo è concentrato a impedire l’allargamento del conflitto all’Iran e agli Houthi yemeniti evitando così la deflagrazione di una guerra regionale.

 

BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA

Il principale nodo irrisolto […] è la condizione israeliana, imposta con determinazione crescente da Netanyahu negli ultimi due mesi, di conservare una presenza militare nella Striscia anche dopo la resa degli ostaggi. Gli americani, assieme a egiziani e qatarini, hanno cercato di trovare una formula di compromesso.

 

Ma sono gli stessi egiziani adesso a opporsi al mantenimento della presenza armata israeliana nel corridoio Philadelphia, che corre lungo i 14 chilometri di confine tra la regione meridionale di Gaza e il Sinai egiziano. Le ragioni israeliane sono evidenti: evitare in ogni modo che possano venire scavati nuovamente i tunnel che, fino al recente passato, permettevano l’arrivo di armi ed esplosivi per Hamas. Il Cairo lo considera però una violazione diretta degli accordi di pace di Camp David nel 1979.

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Uno dei modi possibili per superare l’ostacolo potrebbe essere il ritiro israeliano da Philadelphia scaglionato nel tempo. I diplomatici dello Stato ebraico però si oppongono […] e cercano di puntare sui dissidi storici tra il regime laico egiziano e i Fratelli Musulmani […].

 

3. GAZA, TRATTATIVA IN SALITA PER UNA TREGUA DI 72 ORE

Estratto dell’articolo di Raffaele Genah per “il Messaggero”

 

Yahya Sinwar

[…] Secondo alcuni media arabi al vertice del Cairo si starebbe lavorando ad una tregua temporanea di 72 ore dopo un cessate il fuoco completo nella Striscia: secondo il giornale saudita "Al Hadat" Hamas avrebbe chiesto tempo per verificare il numero di tutti i rapiti, vivi e morti richiesto ormai da mesi dei negoziatori israeliani.

 

I CORRIDOI DELLA STRISCIA DI GAZA

Ma ha anche aggiunto: «Israele ha posto nuove condizioni per accettare l'accordo e ha fatto marcia indietro su quanto concordato in precedenza. La delegazione ha informato oggi i mediatori della nostra posizione: non accetteremo ritiri da quanto concordato il 2 luglio o nuove richieste». Lo ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas Osama Hamdan al canale Al-Aqsa.

 

[…] Se confermati, sarebbero questi gli ultimi possibili sviluppi verso cui potrebbero indirizzarsi i colloqui. Ma restando ai fatti, i negoziati si sono impantanati ormai da molte settimane su alcuni punti e sarebbero proprio questi i macigni sulla via dell'accordo che i mediatori stanno cercando di rimuovere.

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Primo tra tutti il controllo del corridoio Filadelfia, una striscia di terra lunga 14 km che corre lungo il confine tra Egitto e Gaza. […] Del controllo del Corridoio hanno parlato anche Biden e Netanyahu nei giorni scorsi in un lungo colloquio telefonico.

 

Alla fine, secondo una tv egiziana, il premier israeliano avrebbe accettato di ridurre la presenza dell'Idf da otto a tre postazioni lungo l'intera dorsale. Israele si sarebbe detta disponibile a ridispiegare le proprie postazioni dalle aree popolate senza però abbandonare completamente la zona di confine. Un punto però respinto dai negoziatori egiziani, contrari ad ogni presenza permanente lungo la frontiera.

 

corridoio filadelfia

E c'è poi da trovare un punto di intesa su vari altri capitoli, come il controllo dell'altro nodo strategico, quello di Netzarim, passaggio tra sud e nord che dovrebbe essere percorso da migliaia i gazawi per tornare alle proprie case abbandonate nella prima fase della guerra. Israele teme che tra le migliaia di sfollati possano facilmente nascondersi anche i terroristi di Hamas e Jihad che potrebbero così tornare a controllare la zona.

 

Poi la questione dei 109 ostaggi: Hamas non ha mai confermato quanti di loro siano ancora in vita. Secondo una stima israeliana i vivi da scambiare con un numero imprecisato, (ma sull'ordine di diverse centinaia), i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane sarebbero 73.

video degli ostaggi israeliani pubblicato da hamas 3

 

Osama Hamdam

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...