chirico briatore farinetti

BRIATORE E FARINETTI, DIO LI FA E LA CHIRICO LI ACCOPPIA – FLAVIO, VIA COL VIAGRA: ‘SALVINI NON È RAZZISTA, GLI ITALIANI NON SONO RAZZISTI MA SONO UN PO’ TESTE DI CAZZO. IL GOVERNO NON PUÒ DURARE, SALVINI DEVE ROMPERE. BERLUSCONI NON TRAMONTA MAI MA FORZA ITALIA È FINITA” – OSCAR: ‘’SALVINI È RAZZISTA. AL GOVERNO CI SONO UN BRANCO DI INCOMPETENTI, ANZI DI GIOVANI VECCHI. SONO CONTRO TUTTO: TAV, PEDEMONTANA, GRONDA. CONTRO I BENETTON UNA VIOLENZA MAI VISTA, UNA COSA DA PAESE SUDAMERICANO’’ - VIDEO

INNO DI MAMELI AL BILLIONAIRE

Dagonews

 

oscar farinetti annalisa chirico flavio briatore

Un ping pong effervescente, tra sogno bisogno e cinismo, quello che si è tenuto a Porto Cervo tra  l’inventore di Eataly, Oscar Farinetti, e il patron del Billionaire, Flavio Briatore, nell’ambito della rassegna letteraria promossa dal Consorzio Costa Smeralda. ‘I due vengono entrambi dalla provincia di Cuneo, non hanno ereditato l’azienda dalle rispettive famiglie ma si sono inventati di sana pianta dei marchi di successo a livello internazionale’, ha detto in apertura la giornalista Annalisa Chirico, chiamata a ‘domare’ i due arzilli over 60. Al centro il libro, scritto da Farinetti con Piergiorgio Odifreddi, dal titolo: ‘Dialogo tra un cinico e un sognatore’.

annalisa chirico e oscar farinetti

 

‘La vita è una questione di sentimenti - ha esordito Farinetti in versione paraguru sognante - i grandi imprenditori sono tutti sognatori. Cinismo è usare pensieri e parole senza sentimenti. Non ho conosciuto nessun imprenditore di successo cinico’.

 

Di parere diverso Briatore: ‘Ma come, Debenedetti non è forse cinico? E gli Agnelli, vogliamo parlare del cinismo degli Agnelli? Solo a Berlusconi non hanno perdonato il fatto di essersi arricchito. Nella vita, come nel business, serve anche una dose di cinismo,  sognare fa bene ma non basta’.

 

A proposito di imprenditori cinici, ha domandato la Chirico, dopo il crollo del ponte Morandi i Benetton sono finiti nel mirino del M5S: il vicepremier Luigi Di Maio minaccia quotidianamente la revoca delle concessioni autostradali. ‘’Contro di loro una violenza mai vista, una cosa da paese sudamericano dove il governo, a prescindere dalle leggi e dal lavoro della magistratura, minaccia gli imprenditori: a te tolgo le licenze, a te tolgo le concessioni. Così gli investitori scappano. Atlantia non è soltanto Benetton!’.

oscar farinetti annalisa chirico flavio briatore

 

L’incontro con Luciano Benetton, ha detto la giornalista, le cambiò la vita.  Si è mai chiesto perché l’imprenditore veneto puntò proprio su di lei? ‘Perchè è intelligente! - ha replicato Briatore - Insieme abbiamo collezionato una valanga di vittorie in F1. E poi abbiamo trasformato un mondo grigio di meccanici e ingegneri in qualcosa di mondano e commerciale. Ancora oggi sento Luciano una volta a settimana. Gilberto invece l’ho sempre sentito meno, era quello che teneva i conti. So che la famiglia ha sofferto per la tragedia del ponte’.

 

flavio briatore annalisa chirico oscar farinetti 4

‘Io non sono mai stato renziano - ha detto Farinetti - Io ero renzista nel senso che a lui ho sempre detto le cose che non andavano. Il suo governo ha fatto del bene all’Italia, all’economia...basta vedere come siamo ridotti oggi: stagnazione, produzione industriale in calo, isolati in Europa. Al governo ci sono un branco di incompetenti, anzi di giovani vecchi. Sono giovani solo all’anagrafe. Li vedi, sono contro tutto, sono contro la Tav, contro la Pedemontana, contro la Gronda... Si sono inventati l’analisi costi/benefici per azzoppare ogni opera. Ma, con l’analisi costi/benefici, la stazione centrale di Milano non l’avrebbero mai realizzata. Fosse per me, si farebbe pure il ponte sullo Stretto di Messina. La verità è che oggi la politica la fanno solo i mediocri, quelli che non hanno niente da perdere. Se hai creato qualcosa, come me o Flavio, il giorno dopo che entri in politica cominciano a bombardarti da ogni parte’.

flavio briatore annalisa chirico oscar farinetti

 

Matteo Salvini che è a favore delle opere non le piace proprio?, ha domandato la Chirico. ‘Salvini è razzista. O dice cose razziste, non so. Però conosco tanti leghisti perbene, e sono sempre pronto a cambiare idea’. Proprio Salvini, ha proseguito la giornalista, sta riuscendo in quello che non riuscì a Renzi: svuotare l’onda grillina. ‘È vero, sta prosciugando il loro consenso. Però sul razzismo io non transigo. Non possiamo giocare con le parole’.

 

‘Io sono amico di Matteo1, certo, ma se vai contro un muro non sono disposto a sbattere con te. Matteo1 è una delle persone politicamente più preparate, ora però c’è Matteo2 che è un grande comunicatore’, ha detto Briatore.

 

libro di piergiorgio odifreddi e oscar farinetti

‘Se la sentisse, Salvini, che lei lo chiama Matteo2, chissà come la prenderebbe...’, l’ha stuzzicato la Chirico. ‘Matteo1, Matteo2...il secondo adesso è quasi al 40 per cento, ma pure l’altro c’era arrivato. La caduta, poi, è un attimo. Per questo io penso che il governo non può durare, Salvini deve rompere’. Adesso, dunque, lei punta sul leghista? ‘Io punto su chi può  incidere’. Se Salvini le chiedesse di dare una mano nel campo che lei conosce meglio, il turismo, lo farebbe? ‘Perchè no, posso dare consigli. Qui in Italia non ti fanno fare niente. Se a Forte dei Marmi alzo la musica di due decibel, arrivano 12 poliziotti. I vu cumprà in spiaggia invece possono fare quello che gli pare. Qui se apri una attività all’estero ti mandano i controlli per sapere se fai esportazione illegale di valuta. Ti controllano con l’intento di farti chiudere. Quando sono venuto nella Barbagia per aiutare i pastori sardi a lanciare un marchio, il pecorino Bithi che oggi mangi nei miei ristoranti, al Cipriani di Montecarlo come al Billionaire, la stampa locale si interrogava su quali oscuri motivi mi spingessero a farlo...Io volevo solo aiutare gente che fatica per comprare i vestiti ai figli’.

 

flavio briatore annalisa chirico oscar farinetti

Come la mettiamo con il razzismo, ha domandato la Chirico. ‘Salvini non è razzista, gli italiani non sono razzisti ma sono un po’ teste di cazzo. L’italiano è geloso’. Dica la verità: lei ha voglia di impegnarsi in politica. ‘Serve un movimento del Fare, con persone come Farinetti e altri, gente che abbia realizzato qualcosa nella vita, che sappia come va il mondo. Luigi di Maio, da ministro del lavoro, è al suo primo lavoro’.

 

Il suo amico Silvio Berlusconi è al tramonto. ‘Lui non tramonta mai ma è chiaro che Forza Italia è finita. Glielo dico da tempo: se passi dal 40 al 5 per cento, com’è possibile che la tua squadra, i tuoi dirigenti, rimangano tutti lì? Sono gli stessi da vent’anni. In qualunque azienda sarebbero saltate le teste’.

 

flavio briatore annalisa chirico oscar farinetti 5

E lui che le risponde, ha domandato la Chirico. ‘Lui sorride, ormai gliene frega il giusto’. Quindi lei si prepara alla discesa in campo. ‘Io non voglio ruoli pubblici, Grillo non li ha. Il mio mestiere è un altro, e poi a me piace fare i soldi. Non m’interessa andare sulla luna o su marte. Io voglio fare i soldi dove ancora nessuno li ha fatti. Voglio creare posti di lavoro, vedere che la gente che lavora con me paga il mutuo della casa e manda i figli a studiare’.

 

Lei ha detto che suo figlio Nathan Falco, di 9 anni, andrà al collegio svizzero a 14 anni ma non all’università. ‘A 19 voglio che entri in azienda e impari il mestiere. Così capirò se a 21 devo mandarlo in pensione perchè non è capace, o se invece posso lasciare a lui quello che ho creato’.

 

annalisa chirico fotografa il pesce

Nel libro Farinetti parla dei tre orgasmi da cibo, amore e cultura. Briatore, con l’età che avanza gli orgasmi cambiano...lei come fa? ‘Viagra!’, ha risposto secco lui. Il suo sogno più grande? ‘Vorrei vivere altri quindici anni per veder crescere mio figlio. Nathan Falco è la cosa più bella che ho fatto, e l’ho fatta con Elisabetta, la mia ex moglie, con la quale ho un rapporto splendido’. La sua voce è la voce di un uomo innamorato. ‘Io sono sempre innamorato. Della vita. La mattina mi guardo allo specchio e dico: che culo che ho avuto’.

 

È seguita cena imperiale al Billionaire con crudi di pesce, ostriche e aragoste, pane carasau e pecorino, infine la sfilata del tricolore sulle note dell’Inno di Mameli.

flavio briatore annalisa chirico oscar farinetti 3annalisa chirico al mare

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?