BRUTTA VISTA PER BELLAVISTA - NON C’È SOLO IMPERIA A CREARE GROSSI PROBLEMI A CALTAGIRONE BELLAVISTA: A FIUMICINO C’È L’INTOPPO DEL “PORTO DELLA CONCORDIA” (NOME ORMAI SFIGATISSIMO) - IL CALTA-CUGINO HA GIRATO IL SUO APPALTO (OTTENUTO SENZA GARA) A UNO SVIZZERO CHE A SUA VOLTA L’HA ASSEGNATO A UN FONDO LUSSEMBURGHESE. GLI ALTRI AZIONISTI NON HANNO GRADITO - POI CI SONO GLI EX SOCI IN TRIBUNALE, LE AUTORIZZAZIONI MANCATE, MA SOPRATTUTTO I DEBITI DEL GRUPPO ACQUA MARCIA: FINCHÉ LE BANCHE NON RISTRUTTURERANNO, NIENTE CEMENTO…

1- SI ALLUNGANO LE OMBRE SUL PORTO DI FIUMICINO
Da "Romacapitale.net" del 2 marzo 2012

Non c'è pace per il porto turistico di Fiumicino. Il cahier de doléances si allunga ogni giorno. Dopo il lungo stop imposto dai mancati pagamenti dell'impresa costruttrice, Acqua Tirrena controllata dalla società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone, tutto sembrava superato e la ripresa dei lavori imminente.

E invece tutto è di nuovo in alto mare. Litiga il Comune di Fiumicino con l'Autorità di bacino del Tevere (vedi articolo di romacapitale.net del 24 febbraio scorso) per l'autorizzazione all'apertura della strada di accesso al cantiere del porto. Litigano al Tribunale di Civitavecchia i vecchi soci che si dichiarano "espropriati" dei loro diritti concessori. Litigano tra loro i partiti del consiglio comunale di Fiumicino.

Ma la querelle recente scoppiata tra i due soci principali della srl Ip (Iniziative Portuali), proprietaria della concessione per la costruzione e la gestione (per 90 anni!) del nuovo porto turistico, è di ben altra portata e dagli eventuali effetti devastanti. Com'è noto, la proprietà della concessionaria è divisa tra la Marina di Fiumicino Partecipazioni srl (leggi Acqua Marcia), con la maggioranza assoluta del capitale; Italia Navigando del gruppo pubblico Invitalia con il 30%; il resto a soci minori. I lavori di realizzazione del porto sono stati assegnati, senza gara, all'impresa Acqua Tirrena dello stesso Caltagirone.

Tra i due soci di riferimento, che avevano marciato fino a un certo punto d'amore e d'accordo, qualcosa adesso si è rotto. La causa scatenante può essere stata la decisione di Bellavista Caltagirone di "girare" la sua partecipazione maggioritaria nella concessionaria Ip ad un certo Aleardo Cattaneo, un industriale svizzero attivo nel settore della carpenteria (è anche vice presidente della Confindustria elvetica), che a sua volta ne ha affidato la gestione ad un fondo di diritto lussemburghese (Fin.Sia).

Anche se il trasferimento della quota di Marina di Fiumicino appare assolutamente legittima, dal momento che lo statuto di Ip non prevede diritti di prelazione a favore degli altri soci, la cosa non deve essere piaciuta all'altro socio Italia Navigando, che peraltro ha la delega per il controllo della gestione della società e dei lavori. Tant'è che ha affidato ad un proprio perito l'analisi della situazione di stallo in cui Ip si trova e delle possibili vie d'uscita. Sulla base del suo report, ha posto in termini ultimativi ad Acqua Marcia una serie di interrogativi a cui ora la società di Caltagirone è chiamata a rispondere a stretto giro.

In verità il processo di realizzazione del Porto della Concordia (un nome da un po' di tempo infausto) è stato fin dall'inizio costellato di ostacoli di ogni genere, tant'è che la Regione Lazio ha appena concesso una proroga di 12 mesi per i lavori di realizzazione della strada di cantiere e di accesso al porto turistico di Fiumicino. Anche se si fa notare che, come da capitolato, il 70% dei materiali e delle attrezzature per la costruzione del porto deve arrivare via mare, questo come altri impedimenti tecnici o burocratici appaiono di importanza minore.

Il motivo reale dell'incrinatura dei rapporti societari starebbe, secondo gli osservatori più accreditati, nella situazione finanziaria del gruppo Acqua Marcia, da tempo al centro di un negoziato per la ristrutturazione del debito con le banche (al definitivo accordo mancherebbe soltanto il sì di Bnp Paribas), che impedirebbe in sostanza la ripresa dei lavori. In pratica, se la situazione finanziaria non si dovesse sbloccare nel breve medio termine, rimettendo così in moto il volano della costruzione, sarebbe gioco forza ripensare ex novo l'intera architettura gestionale e industriale dell'opera.


2- ARRESTATO BELLAVISTA CALTAGIRONE, INDAGATO SCAJOLA...
Romacapitale.net - L'imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone, presidente dell'Acqua Pia Antica Marcia, uno dei più importanti gruppi italiani nei settori alberghiero e immobiliare, è stato arrestato stamattina per ordine della Procura di Imperia nell'ambito di un'inchiesta per irregolarità e corruzione relativa alla costruzione del nuovo porto turistico della provincia ligure.

Nell'inchiesta è indagato anche l'ex ministro Claudio Scajola. L'arresto è avvenuto nella sede del Comune dove l'imprenditore era a colloquio con il sindaco Paolo Strescino (Pdl). La misura di custodia cautelare nei suoi confronti, voluta dal pm di Imperia Maria Antonia Di Lazzaro, e firmata dal gip, è stata emessa per truffa aggravata ai danni dello Stato.

 

FRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA PORTO DI IMPERIAFRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA tcc13 maria angiolillo francesco caltagirone bellavistaBEATRICE PARODI Claudio Scajola e Francesco Bellavista Caltagirone Porto_Fiumicino_aperturaPROGETTO PORTO DELLA CONCORDIA FIUMICINOPROGETTO PORTO FIUMICINO

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO