matteo renzi agnese landini

LA BUONA SCUOLA FINISCE IN TINELLO - LA 'VERITA'' DI BELPIETRO: LA MOGLIE DI RENZI ASSUNTA CON CHIAMATA DIRETTA MALGRADO L' ASSENZA DI CERTIFICAZIONE LINGUISTICA E DIDATTICA DIGITALE - LA GIUSTIFICAZIONE: “PARLO INGLESE E FRANCESE, SONO AUTODIDATTA DEL WEB. FARÒ I CORSI”

 

Christian Campigli e Alessia Pedrielli per “la Verità

 

agnese landini e michelle obamaagnese landini e michelle obama

«Un giornalista? No guardi, la preside non parla con nessun giornalista. Anzi, se ne vada immediatamente, altrimenti abbiamo l’ordine di chiamare i carabinieri». Ci hanno ricevuto così all’Istituto Tecnico Peano di Firenze, mentre Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi, era a cena alla Casa Bianca in compagnia del presidente Obama.

 

Da settembre la first lady lavora qui, in una delle scuole più prestigiose della città, come docente di italiano e latino. Ma dopo nemmeno un mese ecco, già, il primo impegno (del consorte) che la porta lontano dai suoi alunni.

 

Nulla di illecito, per carità: Agnese, adesso non è più una precaria, insegna part time ed è bastato un permesso per motivi familiari per volare dall’altra parte dell’oceano. Ma come è arrivata, da impegnatissima- moglie- di premier, ad essere assunta in un rinomato istituto, non lontano da casa, nell’annus horribilis della scuola italiana?

 

AGNESE LANDINI E MATTEO RENZIAGNESE LANDINI E MATTEO RENZI

La strada, lo dimostrano i fatti, gliela ha aperta la riforma voluta dal marito, la stessa che, invece, tra trasferimenti e ricorsi, ad altre migliaia di docenti italiani ha sconvolto la vita. Per lei, che si trovava al posto giusto al momento giusto, prima è arrivato il contratto a tempo indeterminato poi, grazie all’introduzione delle assunzioni a chiamata diretta, anche la cattedra, nonostante qualche titolo che mancava all’appello.

 

«Io faccio uno più uno. Ha la moglie, che non ha superato il concorso, che però sta nelle graduatorie ad esaurimento…e guarda caso quella graduatoria l’ha davvero esaurita, assumendo tutti. È evidente che ci sia qualcosa che non torna », suggeriscono voci nei corridoi della Cgil fiorentina.

 

Di certo la carriera della first lady, negli ultimi anni, non è stata tra le più impegnative: dopo essere stata fermata alle selezioni per insegnanti di ruolo, nel 2012, Agnese rientra nelle graduatorie per precari e la ritroviamo, prima, supplente per qualche mese in un educandato, poi in aspettativa per impegni di famiglia. E dopo la pausa, quando torna a scuola, nel 2015, pur lavorando sotto casa sceglie ancora l’orario ridotto.

agnese e  matteo renzi alla scalaagnese e matteo renzi alla scala

 

Eppure proprio mentre è in aula, da supplente, qualche ora a settimana, arriva il primo colpo di fortuna. Parte la riforma La Buona Scuola, pensata dal consorte che, tra gli altri, stabilizza (grazie alla cosiddetta «fase c») anche i docenti iscritti alle graduatorie ad esaurimento e che non avevano superato il concorso. Tra cui Agnese.

 

«A Renzi avevamo consigliato di fare in modo diverso, per esempio un piano pluriennale di assunzioni in modo da esaurire quelle graduatorie in due o tre anni», spiegano ancora i sindacati, critici verso quella «fase c» che, con le assunzioni di massa, ha creato caos nelle assegnazioni. «Invece lui ha messo di ruolo tutti, senza guardare quali competenze davvero servissero », continuano «così, per esempio a Firenze ci sono 82 docenti di materie giuridiche parcheggiati lì, mentre, magari, mancano quelli di matematica ». E concludono: «La criticità è questa, la malignità viene dopo», ma «certo stupisce che un premier così giovane, così rampante», non abbia «pianificato le cose in modo più sensato».

AGNESE LANDINI 1AGNESE LANDINI 1

 

Per Agnese, comunque, un senso c’è. Appena entrata di ruolo infatti, la consorte si ritrova in cattedra, voluta dalla preside dell’Istituto Peano, che tra tante, preferisce proprio lei. E, anche in questo caso, il merito è della riforma che ha dotato i dirigenti scolastici di poteri assoluti: niente più punteggio o anzianità, con la chiamata diretta, il dirigente assume chi vuole. Anche a prescindere dai titoli, se è il caso.

 

Nell ’avviso di selezione per i posti al Peano, pubblicato lo scorso 18 agosto, la dirigente dell’istituto indicava i titoli preferenziali su cui si sarebbe basata la scelta dei docenti: ai primi posti per importanza figuravano la certificazione linguistica (B2 o superiore) e i titoli in didattica digitale (uso degli strumenti tecnologici per l’insegnamento). Alla selezione rispose anche Agnese, ammettendo onestamente di non avere all’attivo, almeno in parte, i titoli richiesti.

AGNESE LANDINI 2AGNESE LANDINI 2

 

«Non possiedo ancora certificazioni linguistiche ma ho buona padronanza di inglese e francese e sono intenzionata ad iniziare il percorso di certificazione», scriveva lei stessa nel suo curriculum «e per la didattica digitale ho acquisito competenze in maniera autonoma, ma sono intenzionata a seguire corsi per incrementare le mie conoscenze». Ma poco importa. La moglie del premier viene comunque assunta.

AGNESE LANDINIAGNESE LANDINI

 

E, anzi, la preside, Maria Centonze, ben lieta della scelta, interpellata qualche giorno dopo sull’incarico alla first lady, spiegherà con semplicità: «Il suo curriculum corrispondeva ai requisiti pubblicati nel bando dell’Istituto: uso della tecnologia in classe e conoscenza della lingua inglese ».

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)