mario draghi

LA CAMERA APPROVA CON 442 SI’ IL RECOVERY PLAN! – DRAGHI NELLA REPLICA A MONTECITORIO: "IL 30 APRILE NON È UNA DATA MEDIATICA, È CHE SE SI ARRIVA PRIMA SI AVRANNO I FONDI PRIMA” – "IL SUPERBONUS SARÀ SEMPLIFICATO, GLI ENTI LOCALI VERI ATTUATORI DEL PIANO".  – LA MELONI ANNUNCIA L’ASTENSIONE DI FRATELLI DITALIA: "IL PARLAMENTO È STATO ESAUTORATO” – IL RENZIANO MARATTIN: “MANCA IL CAPITOLO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA POLITICA”

Da repubblica.it

 

mario draghi

Via libera della Camera dei deputati al Recovery plan. Con 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti Montecitorio ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in relazione Pnrr presentato ieri in aula. Il dibattito passa ora al Senato in vista del Consiglio dei ministri - previsto tra domani e giovedì -  che licenzierà il Piano per la trasmissione a Bruxelles.

 

Durante la replica di questa mattina, Draghi ha sottolineato "il profondo rispetto" del governo per il Parlamento. E ha chiarito che "il contributo delle Camere è solo all'inizio". E, elencando i tanti interventi normativi previsti dal Pnrr che andranno fatti a maggio, ha scherzato per stemperare la tensione: "Certo sono già tanti a maggio...", raccogliendo un applauso dell'Aula.

 

DRAGHI 8

Rispondendo dunque alle critiche di FdI sui tempi stretti per l'approvazione del Pnrr da parte del Parlamento, il premier ha precisato: "Indubbiamente i tempi erano ristretti ma la scadenza del 30 aprile non è mediatica, è che se si arriva prima si avranno i fondi prima. La Commissione andrà sui mercati a fare la provvista per il fondo a maggio, poi la finestra si chiuderà nell'estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti".

 

DRAGHI 19

Nel corso delle dichiarazioni di voto, però, Giorgia Meloni ha annunciato l'astensione di FdI, attaccando: "Un partito serio non vota un piano così in assenza di risposte e non accetta il metodo di un piano chiuso per mesi nel cassetto" e poi sottoposto al voto con un "prendere o lasciare, e per questo noi dobbiamo astenerci adesso da ogni giudizio e quando sarà compiuto il nostro giudizio, le garantisco presidente che sarà libero e non viziato da interessi di parte".

 

 

La collaborazione con gli enti locali

Draghi ha inoltre rassicurato che il 40% dei fondi "è destinato agli enti locali". E ha sottolineato l'importanza del coordinamento con le amministrazioni per l'attuazione del piano: "La vera sfida non appena il piano viene consegnato è di trovare un modo di attuazione dove le amministrazioni locali e il governo centrale, che sono chiamati a una mole di interventi, trovino uno schema di attuazione del piano". Al Sud, inoltre, "andranno 82 miliardi".

 

 

giorgia meloni francesco lollobrigida

DRAGHI

Da corriere.it

 

Terminata la replica di Draghi, sono iniziate le dichiarazioni di voto. Primo a parlare Enrico Costa (Azione) che annuncia voto favorevole «ma il nostro è un sì in chiaroscuro». Federico Fornaro, motivando il sì di Leu ha raccomandato che non si assista ora «all’assalto alla diligenza». Sì anche da Italia Viva ma secondo Luigi Marattin «manca il capitolo di riqualificazione della politica». Ha invece dichiarato voto di astensione Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia: «Il Parlamento è stato esautorato, il 30 aprile non era una data perentoria; non possiamo votare a scatola chiusa».

 

MARIO DRAGHI RECOVERY PLAN

Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia ha parlato di un piano frutto «del governo di unità nazionale voluto da Silvio Berlusconi» e ha annunciato il voto favorevole del suo partito. «E’ il momento della responsabilità e dell’unità, chi cede alla convenienza politica mina l’ambizioso progetto»: così la capogruppo dem Debora Serracchiani ha motivato l’assenso del suo partito alla relazione di Draghi. Non crede che il parlamento sia stato esautorato, invece, il capogruppo leghista Riccardo Molinari: «Finalmente si dice chiaramente che la burocrazia e la lentezza dei processi sono freni alla crescita del Paese». Chiudono il dibattito i Cinquestelle; Davide Crippa ha chiesto che il parlamento mantenga «un chiaro indirizzo di controllo, vigilanza e garanzia mediante l’istituzione di una commissione bicamerale».

LUIGI MARATTIN

 

Pochi minuti prima delle 13.30 è stata approvata la risoluzione della maggioranza in appoggio alla relazione Draghi. I favorevoli sono stati 442, 51 gli astenuti, 19 i contrari.

ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU MARIO DRAGHIL ITALIA DI DRAGHI MODELLO EUROPEO SECONDO IL FINANCIAL TIMES

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."