DAL CAMPO LARGO AL CAMPO MINATO - “IL GOVERNO NON CADRA’” – IL SOTTI-LETTA PROVA A SMINARE IL TERRENO DI SCONTRO CON IL M5S MA E’ GELO CON I GRILLINI - NELLE FILE DEM C'È UNA GRANDE IRRITAZIONE PER L'AVENTINO DEI 5STELLE. A GETTARE BENZINA SUL FUOCO SONO ANCHE LE PAROLE ALLA CAMERA DEL CAPOGRUPPO GRILLINO CRIPPA CONTRO IL TERMOVALORIZZATORE DI ROMA E IL SINDACO GUALTIERI. MA COME SI PUÒ IMMAGINARE UNA ALLEANZA TRA PD E M5S PER IL 2023? L’EX RENZIANO MARCUCCI…

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Giovanna Casadio per repubblica.it

 

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Il Pd s'impegna a mediare coi 5S. Enrico Letta ha sentito il leader grillino Giuseppe Conte. Ha parlato col premier Mario Draghi in questi giorni. Stringe i bulloni del partito nei colloqui, ieri, con i ministri dem, il vice segretario Peppe Provenzano, le capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi.

 

Il segretario del Pd dice di non essere semplicemente uno "sminatore" delle tensioni della maggioranza, che da ieri sono diventate un nodo politico da sciogliere. La verifica non è una strada che convinca i Dem. Per ora. E Letta confida ai suoi: "Nonostante le difficoltà sono fiducioso, il filo non si spezzerà e il governo non cadrà".

giuseppe conte enrico letta 1 giuseppe conte enrico letta 1

 

Conte in pratica, si fidi del Pd. Alla destra però la risposta dei Dem è: evitate strumentalizzazioni. Al Nazareno ricordano come la maggioranza sia stata terremotata dalla destra per mesi per "una questione di fantasia come il catasto e, prima ancora, da ambiguità intollerabili della Lega sulla pandemia: e Forza Italia muta". Invece adesso "se si chiedono 48 ore per riflettere su temi come i salari alla vigilia di una polveriera sociale potenziale, il confronto può essere utile a tutti".

 

 

giuseppe conte enrico letta giuseppe conte enrico letta

E quindi il Pd "cerca soluzioni per il Paese". Non è una strategia dentro una logica politicista, premette il segretario dem. I dem si muovono dalla preoccupazione per il disagio sociale che si manifesterà in autunno. Avvertenza di Letta anche ai 5S: "Sarebbe grave e incomprensibile lasciare un Paese con un governo indebolito per motivi che nulla hanno a che vedere con la politica economica". Oggi l'incontro Draghi/sindacati sarà dirimente. Vedrà al centro l'agenda sociale a cui il Pd tiene tanto. Allora sarà chiaro che le richieste di Conte sono pienamente appoggiate dai Dem, che c'è una sintonia su molti punti, dal salario minimo alla nuova politica salariale in generale.

 

 

conte letta conte letta

Nelle file dem c'è tuttavia malumore e una grande irritazione per l'Aventino dei 5Stelle. A gettare benzina sul fuoco sono anche le parole in aula alla Camera del capogruppo grillino Davide Crippa contro il termovalorizzatore di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri. La speranza tuttavia è che lo strappo vero dei grillini - cioè non votare giovedì la fiducia sul Dl Aiuti in Senato - non ci sia. Gianni Cuperlo, sinistra dem, invita al rispetto del dibattito interno dei grillini, a patto però che arrivino a un chiarimento. E aggiunge: "Il Pd è un partito responsabile: non una responsabilità fine a se stessa, ma per cambiare questo Paese e restituire speranza".

 

Franco Mirabelli, corrente Area dem di Dario Franceschini, ripete che questo governo con questa maggioranza è l'ultimo possibile, non ci sono acrobazie partitiche alle viste. Per il Pd c'è anche il tema scottante dell'alleanza. Con un M5S in perenne ricerca di identità, in crisi profonda dopo lo strappo di Luigi Di Maio, come si può immaginare una stretta intesa per il 2023? Il "campo largo" è obiettivamente in crisi. Lo sottolineano gli ex renziani come Andrea Marcucci, da sempre ostile all'accordo con i pentastellati: "Indebolire o mettere a rischio il governo in queste settimane è da scellerati".

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA

 

 

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