IL CANDIDATO LEGHISTA CHE AI COMIZI MANDA IL GEMELLO - NUOVE PUNTE DI GENIALITÀ ITALICA: IN CALABRIA LEO BATTAGLIA MANDA L'IDENTICO FRANCESCO SUL PALCO CON SALVINI. MENTRE LUI CONTINUAVA LA CAMPAGNA ELETTORALE SUL TERRITORIO PER RASTRELLARE CONSENSI IN VISTA DELLE REGIONALI

-

Condividi questo articolo


 

https://www.corrieredellacalabria.it/

 

MATTEO SALVINI CON FRANCESCO BATTAGLIA NEI PANNI DEL FRATELLO LEO MATTEO SALVINI CON FRANCESCO BATTAGLIA NEI PANNI DEL FRATELLO LEO

Una trovata “geniale” per ogni campagna elettorale. Prima o poi qualche spin doctor di quelli che mutano il corso delle carriere politiche se ne accorgerà e verrà a tributare i giusti onori a Leo Battaglia da Castrovillari, eterno candidato di Calabria. Siamo seri (il giusto): la prima trovata non fu proprio geniale. Se ne vedono ancora i segni sui muretti di quasi tutte le statali della Provincia di Cosenza. I “Leo Battaglia alla Regione” sono ancora lì: l’allora candidato a Palazzo Campanella fallì l’aggancio al sogno della politica che conta; promise di cancellarli ma niente. Mettiamola così: sapeva già che ci avrebbe riprovato cinque anni dopo, passando da Fratelli d’Italia alla Lega, si è portato avanti con il lavoro.

 

La seconda trovata spetta al fratello gemello, Francesco. Che in un appello per le Comunali di Castrovillari se ne uscì con una sorta di “votatemi, tanto non vi vede nessuno”. Una nuova declinazione (vincente, è stato eletto in consiglio comunale, e senza imbrattature) del celeberrimo “nell’urna Dio ti vede, Stalin no” con il quale la Dc vinse le drammatiche Politiche del 1948. Per le Regionali del 2020, però, Leo Battaglia si è superato. Avendo a disposizione un doppio “naturale” – il suo gemello, appunto – ha deciso di sfruttare la posizione di vantaggio rispetto agli altri candidati.

 

FRANCESCO E LEO BATTAGLIA FRANCESCO E LEO BATTAGLIA

Così, all’evento di Crotone nel quale Matteo Salvini ha presentato i candidati alle Regionali del Carroccio, ha mandato suo fratello (cerchiato in verde nella foto sopra). Sul palco, accanto al leader della Lega che arringava la folla, c’era il gemello Francesco. A cena, di nuovo Francesco a stringere mani e parlare di politica. E Leo? Beh, lui continuava la campagna elettorale sul territorio per rastrellare consensi e, magari, superare quota 2.271, che nella scorsa tornata regionale non fu sufficiente ad assicurargli un posto al caldo dell’Astronave della politica calabrese.

 

Sono i vantaggi di avere un doppelganger in casa, un gemello buono, pronto a prendere il tuo posto. E realizzare, senza alcuno sforzo, il sogno di ogni politico nel corso della campagna elettorale: possedere il dono dell’ubiquità. Altro che scritte che imbrattano i muri, qui si tratta di raddoppiare sforzi, appuntamenti elettorali e (magari) consensi.

 

FRANCESCO LEO BATTAGLIA CON SALVINI FRANCESCO LEO BATTAGLIA CON SALVINI

Certo, c’è il rischio di far arrabbiare i vertici calabresi della Lega e il Capitano in persona, che potrebbe non gradire la presenza di un sosia sul palco al posto del candidato originale. Chissà se oggi, nel suo secondo tour elettorale calabrese, Salvini incontrerà Battaglia. Ma soprattutto, quale dei due? Quello originale o il gemello consigliere comunale? Mistero fitto. Di quelli che neppure l’ex ministro dell’Interno potrà risolvere con certezza assoluta.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…