salvini giorgetti zaia fedriga calderoli fontana

CARROCCIO CATORCIO - DOPO LA BATOSTA ELETTORALE (8,9%), NESSUN ESPONENTE DELLA LEGA PARLA CON I GIORNALISTI - TACE ANCHE SALVINI MA DOVRÀ SPIEGARE LE RAGIONI DEL CROLLO E COME RECUPERARE TERRENO AL NORD - DIETRO L'ANGOLO, C'È UN ALTRO RISCHIO GROSSO: LE REGIONALI IN LOMBARDIA. NON È DETTO CHE I FRATELLI D'ITALIA SIANO PRONTI A RICONOSCERE LA CONFERMA DI ATTILIO FONTANA - I PAVIDI COLONNELLI DELLA LEGA METTERANNO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DI SALVINI O ASPETTERANNO IL CONGRESSO PER TENTARE DI ROVESCIARLO?

Simona Buscaglia per www.lastampa.it

 

matteo salvini luca zaia pontida 2022

Il leader del Carroccio Matteo Salvini non rilascia dichiarazioni alla stampa. Un silenzio che pesa e simboleggia il crollo del partito che si legge nei numeri, con le proiezioni che lo danno sotto il 10%, all’8,5%. Bisognerà attendere le undici di mattina per una conferenza stampa annunciata alla sede storica del partito in via Bellerio a Milano.

 

Qui Matteo Salvini, dopo essere arrivato alle dieci e mezza di domenica sera, è rimasto nel suo ufficio e l’unica comunicazione la affida ai social, poco dopo la chiusura dei seggi, alle undici e un quarto, dopo i primi exit poll. Un messaggio agli elettori: «Centrodestra in netto vantaggio sia alla Camera che al Senato! Sarà una lunga notte, ma già ora vi voglio dire grazie».

matteo salvini federico sboarina giorgia meloni luca zaia

 

Nessun commento sui primi risultati della Lega, e nemmeno una parola anche dopo, a notte inoltrata, quando ormai il netto sorpasso di Fratelli d’Italia è già lampante. Nessun esponente della Lega che ha seguito i risultati delle elezioni insieme al leader del Carroccio, tra cui i deputati Fabrizio Cecchetti, Federica Zanella e Laura Ravetto, i senatori Roberto Calderoli e Massimiliano Romeo e l'assessore ai Giovani di Regione Lombardia Stefano Bolognini, parla con i giornalisti (140 quelli che si erano accreditati). Uno scenario completamente diverso da quello delle europee del 2019 quando il Carroccio festeggiò l’incredibile risultato del 34%.

 

OSCAR DE PELLEGRIN LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

LA SUA LEADERSHIP È DIVENTATA FRAGILE E ADESSO TRABALLA IN LOMBARDIA IL BIS DI FONTANA

Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

Matteo Salvini arriva alle 22.30, in auto, da solo. Ad accoglierlo trova le facce tese dei suoi colonnelli, che hanno negli occhi e in testa gli exit poll che circolano dal pomeriggio: la Lega è data nella maggior parte dei report sotto al 10%. Nei migliori, si supera di poco il 12%. La prima uscita ufficiale parla di una forbice ampia, tra l'8,5% e l'11,5%. Poi il dato si consolida tra l'8 e il 9%. Un tracollo. Il paradosso è vistoso.

 

LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI

Quello di un partito che siederà al tavolo dei vincitori, è destinato al governo e alla guida del paese, ma di suo ha perso quasi la metà dei voti percentuali rispetto al 2018, tre voti su quattro se si paragonano le Politiche 2022 alle elezioni d'oro della Lega, le Europee 2019, che fino a ieri erano poi le ultime in cui ha votato tutta Italia.

 

In mattinata, al seggio di via Martinetti, zona Bande Nere, Matteo Salvini aveva mostrato la faccia più ottimista: «Conto che la Lega sia la forza parlamentare sul podio, prima seconda o terza al massimo. Da domani basta chiacchiere e dagli impegni si passa ai fatti, noi abbiamo le idee chiare. Quando gli italiani votano, il voto è sacro».

 

DA RE SALVINI ZAIA 1

Il sacro responso, però, è duro: la Lega è il quarto partito, i 5 Stelle di Giuseppe Conte nel «mini derby» tra gli azionisti del governo giallo verde l'hanno nettamente battuta, almeno a giudicare dalle proiezioni primi exit poll. Per tacere di Fratelli d'Italia, che sostanzialmente doppia la Lega sia in Lombardia che in Veneto. A caldo, però, la reazione di Salvini è quella di vestire i panni del vincitore: «Il Centrodestra è in netto vantaggio sia alla Camera che al Senato. Sarà una lunga notte, ma già ora vi voglio dire grazie». Ma questo - la vittoria del centrodestra - era tutto tranne che imprevedibile.

 

luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana

Nel pomeriggio erano arrivate le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che erano state un durissimo colpo per il morale leghista: «Sono abbastanza convinto - aveva detto il fondatore azzurro - che avremo più voti della Lega». Il fatto che l'ex premier, colui «che ha i sondaggi veri», si lanciasse nella spericolata dichiarazione era stata considerata dai leghisti di pessimo auspicio. Poi, la previsione si è rivelata quasi giusta. A tarda notte, azzurri e leghisti erano testa a testa.

 

fontana salvini zaia

Le domande ora, sono moltissime che cosa farà il segretario del partito? Come spiegherà la sconfitta al suo partito (se qualcuno glielo chiederà)? Come sarà possibile recuperare il terreno soprattutto nelle regioni del nord che hanno aperto una linea di credito alla nuova leader che avanza? E il sud è davvero una scommessa persa?

 

La Sicilia, per le Regionali, inizierà lo spoglio delle schede soltanto questa mattina ma, anche lì, i sondaggi non sono entusiasmanti. E soprattutto: la Lega inaugurerà una stagione di contrappunto nei confronti di FdI? Dietro l'angolo, c'è un altro rischio grosso: le Regionali in Lombardia. Non è detto che i Fratelli d'Italia siano pronti a riconoscere la conferma di Attilio Fontana. Insomma, urge una svolta. La leadership di Matteo Salvini, fino a questo momento, mai messa in discussione, certamente esce ammaccata dalle Politiche 2022.

 

LUCA ZAIA MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA

Ma nessuno gliene chiederà conto, almeno non questa mattina o domani. C'è chi pensa che gli attesi congressi del partito possano essere convocati dallo stesso Salvini, in modo da farsi riconfermare il sostegno dei suoi nel momento in cui fa premio, appunto, la vittoria del centrodestra: «Con un programma di cambiamento e di ascolto, il segretario di sicuro la spunterà ancora». Per altri leghisti, non è affatto detto che però la strada sarà quella. Ma la rabbia, nel partito, ora è tanta.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...