cassese carfagna

CASSESE CASSA TUTTI CON I CODICI IN MANO. ''SOLO CHI VUOLE MALE AGLI ITALIANI UTILIZZA LA PAROLA 'CONGIUNTI'. TRASPARENZA NON È FARE CHIACCHIERE IN TV ALL'ORA DI PUNTA, MA RENDERE PUBBLICI I CONSIGLI DELLE TASK FORCE COME FANNO GLI INGLESI" - L'INTERVITA DI BARBARA CARFAGNA PER #QUARANTALK: "LEI SALIREBBE SU UN AEREO GUIDATO DA UN PILOTA SENZA UN MINIMO DI ORE DI VOLO? TROPPI DECRETI E POCO CHIARI. SE SI POSSONO VENDERE I FIORI PERCHÉ NON CI PUÒ ESSERE LIBERTÀ DI CULTO?''

 

Estratto dall'intervista a Sabino Cassese 

di Barbara Carfagna 

per "quarantalks", canale Instagram della Bologna Business School

 

 

INTERVISTA INTEGRALE:

 

 

barbara carfagna sabino cassese

“L’ultima fase della politica italiana è stata caratterizzata dal disprezzo della competenza e dell’esperienza. Delle conoscenze acquisite sul campo. Di chi ha fatto, gestito, non solo studiato.

 

Lei salirebbe su un autobus guidato da una persona senza patente? Non solo, ma serve anche qualcuno che abbia guidato a lungo. Quando si parla dei piloti d’aereo si dice quante ore di volo hanno nel curriculum perché vuol dire aver affrontato delle turbolenze, aver avuto la capacità di atterrare in aeroporti dove non c’erano le luci… Quell’esperienza conta. Perché allora in Parlamento non ci mandiamo delle persone più capaci? Vittorio Emanuele Orlando nel 1889 diceva: l’elezione è una destinazione di capacità. Scelgo una persona perché la ritengo capace. In Italia invece è stato detto che uno vale uno. Ne ho parlato con chi ha inventato questo slogan. Gli ho chiesto: lei se ha il bagno rotto chiama il falegname? Non ha risposto”.

 

Lei è d’accordo con chi ritiene che lo Stato debba incidere sulla gestione dei fondi che elargirà alle aziende diventando uno Stato innovatore o invece ritiene che il pubblico sia pubblico e il privato debba restare privato?

barbara carfagna

Siamo in una congiuntura particolare. Ci sarà una politica di elargizioni che dovranno avere una finalità compensativa del blocco della domanda e dell’offerta. Usciti da questa fase bisognerà ripensare il ruolo dello Stato ma senza far ritornare in scena lo Stato padrone, lo Stato imprenditore. Lo Stato deve essere fornitore di strutture e infrastrutture perché l’iniziativa privata possa operare

 

Avrebbe senso una nuova IRI?

L’Iri è stata un’esperienza fondamentale: poi è diventato un conglomerato troppo vasto. È diventato preda dei partiti e ha cominciato a soffrire.

 

Il parlamento deve sempre poter autorizzare i poteri speciali dei governi oppure l’eccezionalità della situazione cambia la regola?

L’eccezionalità della situazione non può cambiare la regola. Leggo la Costituzione che ho sotto mano (…) . Le limitazioni per motivi di sanità e sicurezza possono essere stabilite dalla legge, quindi dal Parlamento.  In modo generale, quindi non limiti in relazione a questo o a quello: non giovani e vecchi, per capirci...

 

Il ricorso ai DPCM da parte del Governo sono stati indispensabili oppure giustificati dalla dichiarazione di calamità nazionale dei primi giorni di Febbraio? 

Sono stati prima di tutto troppi. In secondo luogo poco chiari. In terzo luogo hanno preso il posto di quello che è indicato dalla Costituzione, cioè della legge. (…) Questi poteri dovevano essere esercitati dal Ministro della Salute perché riguardano la Sanità e la Salute. Dovevano avere alle loro spalle una legge o più leggi come si è fatto in altri Paesi. Invece si è legiferato molto poco, non si è rispettato l’articolo 16. Si è seguita una strada sbagliata. Bisognava stabilire dei criteri generali e poi contare sul senso di responsabilità delle persone.

barbara carfagna sabino cassese

 

Si abusa del paragone con lo stato di guerra…

Si può fare questo paragone solo se siamo a tavola con i nostri amici … qui non ci sono né armi né l’identificazione di un nemico. Bisogna stare molto attenti: la Costituzione non si può interpretare se non nel significato letterale della parola.

 

La Scienza ha prevalso anche sui nostri valori e su quelli indicati dalla Chiesa?

Nella nostra Costituzione sono sancite libertà di religione e di culto. Si poteva invitare la Chiesa ad assicurare la necessaria distanza. Come è possibile che si possa vendere i fiori e garantire la libertà di stampa e non quella di culto?

 

Ci si domanda: chi sono, per la legge, i congiunti?

Se qualcuno vuole male agli italiani deve adoperare la parola congiunti da qualche parte. L’Art 307 del codice penale dice: ascendenti, discendenti, coniuge, fratelli, le sorelle, gli affini dello stesso grado, zii e nipoti.

 

barbara carfagna

Come valuta il rimando al comitato tecnico scientifico delle decisioni prese da parte del Governo? 

E’ importante conoscere per deliberare. Uno non vale uno. Va bene costituire i comitati di esperti.

Va bene ascoltarli. Dopo però bisognerebbe rendere pubblico il consiglio dato. La trasparenza non è fare tante belle chiacchiere in tv, parlare genericamente ma rendere pubblici i consigli che il Governo ha avuto e poi tenerne conto.

 

  È il momento di governare utilizzando anche le intelligenze artificiali e la potenza di calcolo come stanno facendo nei paesi tecnologicamente avanzati?

Bisognerebbe però introdurre algoritmi che possano costituire una giustizia più innovativa

 

 

sabino cassese foto di baccoGIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETOGIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETOgiuseppe conte memesabino cassese foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…