CHE BARBA CHE DI NOIA - ITALIA BEFFATA DALLA GERMANIA: LA CANDIDATA TEDESCA VERENA ROSS HA AVUTO LA MEGLIO SUL COMMISSARIO CONSOB, CARMINE DI NOIA, NEL VOTO PER LA SCELTA DEL PRESIDENTE DELL'ESMA, L'AUTORITÀ EUROPEA PER I MERCATI - EPPURE SEMBRAVA UNA NOMINA SCONTATA DA DIVERSI MESI, CHE SI DOVEVA CHIUDERE CON UNA PURA FORMALITÀ: INVECE AL BALLOTTAGGIO A SCRUTINIO SEGRETO GLI AMBASCIATORI DEI 27 STATI MEMBRI...

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(LaPresse) Una nomina data per scontata da diversi mesi, che invece si è chiusa con un colpo di scena. La candidata tedesca Verena Ross ha avuto la meglio sul commissario Consob, Carmine Di Noia, nel voto per la scelta del presidente dell'ESMA, l'autorità europea per i mercati.

 

Al ballottaggio a scrutinio segreto gli ambasciatori dei 27 Stati membri hanno preferito la direttrice generale uscente dell'autorità come successore dell'olandese Steven Maijoor. Una beffa per il candidato italiano la cui scelta sembrava una questione di pura formalità.

 

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Ross è stata eletta dal Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell'Unione europea. Una procedura inedita, visto che di norma il candidato in testa viene indicato direttamente dal Consiglio.

 

Spetta adesso al Parlamento europeo approvare la nomina. Il mandato del presidente dell'ESMA dura cinque anni e può essere riconfermato. Ross ha già diretto l'agenzia negli ultimi 10 anni e - potenzialmente - il suo mandato potrebbe scadere tra altri 10. Il rinnovo del vertice di ESMA era in stallo da mesi.

 

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La Germania ha chiesto e ottenuto il ballottaggio tra Ross e Di Noia per trovare il sostituto di Maijor, il cui mandato è scaduto lo scorso marzo. Entrambi i candidati vantano una lunga esperienza in ambito di regolamentazione finanziaria.

 

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Proprio i lunghi trascorsi nell'Autorithy di Ross, però, avevano spinto il ministro dell'Economia Daniele Franco a sottolineare l'importanza di un ricambio nelle istituzioni internazionali.

 

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Solo lo scorso luglio, in occasione dell'Ecofin, Franco aveva spiegato a proposito della nomina che non si trattava di "una questione di nazionalità, ma di avere una persona molto competente".

 

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Il governo tedesco avrebbe invece posto la questione in termini di parità di genere. A questo proposito Roma aveva contestato la necessità di un bilanciamento, ricordando che l'equilibrio di genere era già stato raggiunto con la nomina della francese Natasha Cazenave come direttore esecutivo dell'ESMA e dell'olandese Petra Hielkema come presidente della Vigilanza assicurativa Eiopa.

 

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"Il board dell'ente ha individuato in un italiano la persona più competente. C'è un pacchetto di tre nomine, di cui due sono state assegnate a donne, la presidenza dell'Eiopa e la direzione generale dell'Esma. Quindi credo che la questione uomo/donna sia stata superata", aveva rimarcato Franco.

 

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