ursula von der leyen

CHE EUROPA SARÀ? - LAVORO, MIGRANTI, BREXIT, PARLA LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE DESIGNATA URSULA VON DER LEYEN - “SALARIO MINIMO IN TUTTA EUROPA. SUI MIGRANTI ALCUNI STATI SONO STATI LASCIATI SOLI: VA RIFORMATO IL SISTEMA DI DUBLINO. SALVARE VITE UMANE È UN OBBLIGO, MA È NOBILE COMBATTERE I CONTRABBANDIERI E TRAFFICANTI" - LE MOSSE IN VISTA DEL VOTO DELL'EUROCAMERA (NON SCONTATO), SI COMPLICA INVECE LA PARTITA DELL'ITALIA PER LA POLTRONA DEL COMMISSARIO ALLA CONCORRENZA…

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

URSULA VON DER LEYEN

La battaglia per avere “il salario minimo” in tutti i Paesi europei e la riforma del regolamento di Dublino per “non lasciare soli gli Stati membri costieri”. Poi più tempo a Londra per la Brexit e la parità di genere nella formazione della squadra. La presidente designata della Commissione Ue Ursula Von der Leyen si è presentata ai vari gruppi dell’Eurocamera in vista della sua elezione con la sua agenda di priorità. Ed è partita da due temi caldi per il governo italiano: la paga minima oraria per i lavoratori, una proposta su cui punta il M5s e che trova in parte l’appoggio anche del Pd, e la gestione della questione migranti.

 

Sullo sfondo la corsa dell’Italia per la poltrona di commissario alla concorrenza che si fa sempre più complicata: Von der Leyen, non solo ha annunciato che Frans Timmermans sarà il “primo vicepresidente”, ma ha poi specificato che la danese Margrethe Vestager (commissaria per la concorrenza uscente) “avrà una posizione eccezionale perché ha fatto un lavoro eccezionale”. Proprio questa dichiarazione preoccupa il fronte italiano che sperava di poter mettere in quella posizione la propria pedina.

 

 

juncker URSULA VON DER LEYEN

Per la tedesca è iniziata una vera e propria maratona negoziale in vista del voto previsto per martedì 16 luglio a Strasburgo. La sua elezione si preannuncia per nulla scontata, tanto che, spiegano fonti di Bruxelles all’agenzia Ansa, potrebbe slittare di un giorno, se non addirittura a settembre. Pesano la contrarietà di alcuni gruppi come i Verdi e di una parte dei Socialisti, che al momento sono divisi. Conservatori e Liberali non hanno ancora sciolto la riserva, così come i sovranisti.

 

ursula von der leyen

I Popolari invece compatti la sostengono. Nel tentativo di superare le distanze e i malumori, in primis fra gli S&D, Von der Leyen ha proposto una sua idea di Europa con al centro “lavoro, prospettive, stabilità e sicurezza”. Oggi ad ufficializzare il no sono stati Verdi: “Dichiarazioni deludenti”, hanno commentato i due copresidenti Ska Keller e Philippe Lamberts. Solo ieri invece il leghista Marco Zanni aveva detto che potrebbero valutare di sostenerla. Una posizione di apertura condivisa anche dal M5s, che ha apprezzato molto.

 

 

Tanti gli argomenti che ha trattato nel suo giro di audizioni. In tema di Brexit la presidente designata ha aperto a dare più tempo a Londra, mentre per quanto riguarda i rapporti con la Russia ha chiesto una Ue che negozi da una “posizione di forza” perché il Cremlino, ha detto, “non perdona la debolezza”. Tra le altre idee presentate quella sulla piena uguaglianza di genere nella suddivisione dei portafogli: “Chiederò ai capi di Stato e di governo di presentare due persone, un uomo e una donna”. Una posizione che rischia di mettere in difficoltà i singoli Stati che già hanno scelto o stanno per decidere su quale candidato puntare. In tema di clima ha promesso una Carbon free entro il 2050, ponendo poi l’accento sulla digitalizzazione, la Cyber Security.

vestager

 

La partita italiana per il commissario alla concorrenza – Per l’Italia diventa più complicata ora la partita per avere un posto nel gabinetto di Ursula von der Leyen, ammesso e non concesso che venga eletta dal Parlamento Ue. Oggi la candidata, pur non potendo entrare nel dettaglio dei singoli portafogli, durante l’incontro con i Liberali di Renew Europe nell’Europarlamento a Bruxelles è stata bersagliata di domande sul ruolo che verrà assegnato alla danese Margrethe Vestager, attuale commissaria alla Concorrenza, liberale, che non ha mai nascosto la volontà di continuare il lavoro che ha fatto nella Commissione Juncker anche nella nona legislatura.

 

ursula von der leyen 6

Von der Leyen, rispondendo ad un eurodeputato svedese, ha detto che “abbiamo bisogno” della Vestager “nel campo in cui lei ha operato in modo splendido”, frase che sembra suggerire che il portafoglio della Concorrenza sia destinato a rimanere nelle mani della liberale danese. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato, lo scorso 2 luglio, di avere un “portafoglio del cuore” per l’Italia. “Ovviamente – ha spiegato – non è una questione di interesse personale, ma di quello che ritengo più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: competizione, concorrenza”. A questo punto, alla luce delle parole della von der Leyen, la Concorrenza per l’Italia, alla quale in base agli accordi fatti da Giuseppe Conte nel Consiglio Europeo del 30 giugno-2 luglio scorso spetta anche una vicepresidenza, sembra allontanarsi.

 

Un’ulteriore difficoltà è data dal fatto che la Lega, per rispettare la regola di genere chiesta dalla Von der Leyen, dovrà quindi scegliere una candidata e non i nomi maschili che erano circolati negli ultimi mesi. Se il Carroccio vorrà tenere per sé questa poltrona, dovrà andare a pescare tra le fedelissime per avere una possibilità di sedere della squadra della commissione Ue.

 

ursula von der leyen 4

 

Il salario minimo – Molto significativa è stata la decisione della Von der Leyen di parlare di salario minimo. “La gente ha paura”, ha detto l’ex ministra tedesca, “speranze sogni e aspirazioni e quello che l’Europa può provvedere a dare loro è lavoro, prospettive, stabilità e sicurezza e sono convinta che l’Europa possa dare questo. In ogni Paese il lavoro deve dare di che vivere e per questo combatterò per avere il salario minimo in ogni Paese”. Queste dichiarazioni hanno trovato il favore dei 5 stelle, che proprio sul tema stanno spingendo perché l’Italia approvi una legge il prima possibile (mentre il Carroccio frena): “Se vogliamo trasformare l’Europa nel continente dei diritti e delle opportunità per tutti i lavoratori, serve una direttiva quadro dell’Ue per i salari dignitosi che fissi minimi salariali a livello nazionale”. Il M5s, che non è riuscito a formare un gruppo all’Eurocamera, ha detto che valuterà le proposte della presidente e poi deciderà se sostenerla.

 

 

ursula von der leyen 7

La riforma di Dublino – Von der Leyen ha quindi risposto alle domande su come intende occuparsi della questione migranti, soprattutto alla luce delle tensioni con le ong e la richiesta di sostegno da parte di alcuni Stati membri. “E’ importante aiutare tutte le persone in mare, tutte le persone che si trovano sulle imbarcazioni di fortuna è veramente un principio di base. E’ un obbligo soccorrere le persone in pericolo in alto mare”, ha detto la Von der Leyen nel corso dell’audizione con i Verdi. “E per questo è estremamente importante ridare vita alla missione Sophia, bisogna trovare una soluzione a questo problema”, ha aggiunto, chiedendo poi di riformare il sistema di Dublino. Proprio la riforma della convezione di Dublino era stata al centro del primo discorso di David Sassoli, neoeletto presidente del Parlamento Ue. Ma non solo. La scorsa legislatura europea aveva visto l’approvazione di una legge di modifica, che però era stata accantonata dagli Stati e non aveva mai visto applicazione. Ora sono in tanti a chiedere di sbloccare la situazione e la stessa presidente designata ha detto di voler mettere il tema al centro del dibattito.

 

MARGRETHE VESTAGER

 

ursula von der leyen 1

La questione clima – Di clima Von der Leyen ha parlato incontrando la delegazione dei Verdi e quella dei liberali del gruppo Renew Europe. Nell’Ue “dovremo porre una maggiore enfasi sul cambiamento climatico e su come lo affrontiamo. Il tempo corre e bisogna agire: dobbiamo essere più coraggiosi e ambiziosi. Sono pienamente impegnata per la neutralità” nelle emissioni clima-alteranti “entro il 2050. Per questo, dovremo essere più ambiziosi sul nostro obiettivo per il 2030”. Per la presidente designata “dobbiamo allargare il sistema Ets (Emission Trading System, il sistema europeo di scambio delle quote di emissione, ndr) al settore dell’aviazione e a quello marittimo” e “dobbiamo guardare attentamente a come accompagnare la transizione alla neutralità climatica nell’industria.

ursula von der leyen 9

 

Sappiamo che i Paesi partono da livelli diversi. Dobbiamo lavorare duramente per investire in quei settori”. D’altro canto, ha continuato, la lotta al cambiamento climatico costituisce “un’enorme opportunità” per l’economia, dato che l’Europa può diventare il “modello” se investe massicciamente in ricerca e nelle tecnologie verdi e se fa da precursore nella finanza verde. “Bisogna essere ambiziosi in questo campo”. Proprio queste promesse, sono state giudicate “deludenti” dai Verdi.

 

 

Il futuro di Selmayr – Intanto il tedesco Martin Selmayr, già capo di gabinetto del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e poi segretario generale della stessa Commissione, punta a mantenere il proprio potere a Bruxelles anche dopo il cambio al vertice. “Selmayr sta lavorando per diventare capo di gabinetto della signora von der Leyen”, riferiscono a ‘Wirtschaft Woche’ ambienti diplomatici di Bruxelles. Se la nomina della tedesca von der Leyen a presidente della Commissione verrà approvata la prossima settimana dal Parlamento europeo, Selmayr difficilmente potrebbe rimanere al suo posto.

 

martin selmayr

Secondo una regola non scritta, infatti, segretario generale e presidente della Commissione europea non possono essere della stessa nazionalità. Ecco perché Selmayr vuole cambiare posizione per diventare il ‘manager’ dell’ufficio dalla Leyen. Selmayr ha diretto il gabinetto di Jean-Claude Juncker dal 2014 al febbraio 2018, quando è stato poi promosso segretario generale della Commissione europea: una nomina avvenuta in base a modalità molto criticate dal Parlamento europeo tanto da essere paragonata senza mezzi termini a un colpo di Stato. Anche il difensore civico, a suo tempo, ha espresso perplessità sulla conformità ai regolamenti della nomina del funzionario al vertice della macchina burocratica di Bruxelles.

ursula von der leyen 3MARGRETE VESTAGERursula von der leyen CONTE SALVINI DI MAIO MOAVERO MATTARELLAURSULA VON DER LEYENtria di maio salvini conteursula von der leyen URSULA VON DER LEYEN 1ursula von der leyen e angela merkelursula von der leyen e angela merkelURSULA VON DER LEYENangela merkel ursula von der leyenursula von der leyenursula von der leyen 8

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…