andrea orlando fabiana dadone matteo salvini cannabis

CHE SBALLO ‘STO GOVERNO – IL MINISTRO DEL LAVORO ANDREA ORLANDO LANCIA LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS: “RIFLETTIAMOCI”, E LA COLLEGA GRILLINA FABIANA DADONE PRENDE LA “CANNA” AL BALZO: “CREDO SIA INEVITABILE QUALCHE RIFLESSIONE” – SUBITO SALVINI SI AGITA: “IL MINISTRO DEL LAVORO SI OCCUPI DI LAVORATORI, PRECARI E CASSAINTEGRATI, LASCI CHE DI LOTTA ALLA DROGA SI OCCUPINO FAMIGLIE, ESPERTI E COMUNITÀ”

1 - SCONTRO SULLA CANNABIS

Marco Menduni per “La Stampa”

 

andrea orlando 3

Il messaggio più netto arriva da Andrea Orlando: «La Germania cambia profondamente linea su questo fronte, quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno anche il nostro Paese in un mercato unico senza frontiere», dice il ministro del Lavoro.

 

fabiana dadone coi piedi sulla scrivania

Si parla della svolta sulla legalizzazione della cannabis che la «coalizione semaforo» appena varata in terra tedesca ha posto tra i punti qualificanti del suo programma. Così Orlando, al primo giorno della Conferenza nazionale sulle dipendenze con il titolo «Oltre le fragilità», butta la palla in area raccogliendo l'assist della collega di governo alle politiche giovanili Fabiana Dadone e dice: «Credo sia inevitabile che qualche riflessione la si faccia anche nel nostro Paese».

 

cannabis terapeutica

«Seguiamo don Gallo, pensiamo in grande», aveva esordito la Dadone a Genova, nella città che fu del «sacerdote degli ultimi». Anche lei è convinta che, dopo la Germania, anche l'Italia dovrebbe avviare questa riflessione. Ma non lo nasconde: «Bisogna raggiungere la maggioranza in parlamento». È ancora una volta il problema dei problemi.

 

MARIA STELLA GELMINI

 Orlando invita a uscire dagli stereotipi: «La droga riguarda i giovani ma non soltanto i giovani. Riguarda le fasce vulnerabili, ma non più soltanto quelle. Riguarda anche le cosiddette élite, lo dobbiamo dire con grande chiarezza».

 

Fiumi di cocaina scorrono là dove ci sono soldi, solidità economica e tenori di vita elevati. L'idea di tolleranza zero è stato un fallimento: «L'approccio repressivo è stato pregiudizievole e non si è fatto carico delle fragilità. Negli ultimi anni c'è stato un morto al giorno per overdose».

 

fabiana dadone 8

Via libera alla cannabis legale? Ancora una volta, da questo convegno ricchissimo di interventi di politici, magistrati ed esperti (ben 122), trapela la difficoltà di mettere d'accordo intorno a tematiche così forti una maggioranza così vasta e articolata.

 

Perché subito arriva l'intervento di Maria Stella Gelmini, titolare delle Autonomia, Forza Italia: «Dico con chiarezza che faccio parte di un pensiero, di una corrente culturale, che non solo è contraria a qualsiasi forma di legalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente, ma sono anche convinta che non esista una libertà di drogarsi».

matteo salvini

 

Non bastasse, la posizione della Lega, l'altra gamba del centrodestra nel governo, è affidata a Massimiliano Fedriga, qui a Genova come presidente della Conferenza Stato Regioni: «Non credo che la droga si combatta liberalizzandola. Legalizzarne una parte sarebbe giustificare l'idea che non sappiamo combatterle».

 

Chiede provocatoriamente: «Citatemi un solo caso in cui esperienze del genere hanno portato risultati positivi». Non è una novità: la posizione del Carroccio sul tema della liberalizzazione è evidente dall'epoca della battaglia del leader Matteo Salvini contro i negozi che vendono cannabis «depotenziata».

MANIFESTAZIONI LEGALIZZAZIONE CANNABIS 2

 

Infatti arriva a stretto giro la risposta dello stesso Salvini a Orlando: «Il ministro del Lavoro si occupi di lavoratori, precari e cassaintegrati, lasci che di lotta alla droga si occupino famiglie, esperti e comunità».

 

Dall'opposizione il niet è tombale. Giorgia Meloni si oppone su tutte la linea: «Fratelli d'Italia ribadisce la sua assoluta contrarietà alla legalizzazione e alla liberalizzazione della cannabis». Tutto depone per l'inconciliabilità delle posizioni politiche, tant' è diverso l'approccio sulle strategie di contrasto. Eppure il tema resta sul piatto. Spiega il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho: «I consumi di droga sono aumentati in maniera esponenziale e preoccupante».

 

cannabis legale

Ammonisce preoccupato: «Si parli del pericolo del consumo sin dalle scuole elementari, si tratti questo tema». Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, chiarisce: «La seconda parte del 2020 ha fatto registrare una forte ripresa delle importazioni di stupefacenti inducendo le forze di polizia a innalzare il livello della risposta». Nell'anno 2020 c'è stato «un record assoluto nei sequestri di cocaina: ne sono state sequestrate 13,4 tonnellate, un quantitativo mai raggiunto in precedenza».

 

fabiana dadone 3

2 - «SUPERIAMO GLI STECCATI IDEOLOGICI SULLE DROGHE È CAMBIATO TUTTO»

Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

Fabiana Dadone, ministra delle Politiche giovanili: alla conferenza di Genova che lei ha organizzato è esplosa la polemica sulla cannabis...

«È un tema divisivo e tutto si è polarizzato su quello. Ma ciò che io auspico per il delicatissimo discorso delle droghe è un dibattito costruttivo che vada al di là degli steccati ideologici».

CANNABIS TERAPEUTICA FIRENZE

 

Lei è favorevole alla legalizzazione della cannabis?

«L'ho detto molte volte».

 

Però l'attacco alla legalizzazione della cannabis è arrivato dalla maggioranza di governo, dalla ministra Gelmini, da Salvini...

«Non stiamo scoprendo nulla. Sappiamo bene che la maggioranza di questo governo non è omogenea. È comunque il Parlamento che decide e decide quali sono le prerogative».

fabiana dadone

 

Cosa vuole che esca da questa conferenza?

«Un'attenzione sui tossicodipendenti. Sul loro reinserimento nella società, nel lavoro. Una riflessione sulla riduzione del danno. E poi, fondamentale: la modifica del testo unico sulle droghe».

 

Il testo unico è del 1990?

«Già, quando è stato approvato io ero alle elementari».

 

Nel frattempo il mondo è cambiato.

«E per le droghe è cambiato tutto».

CANNETTA AL VOLANTE

 

Che cosa?

 «Cominciamo dal modo in cui vengono reperite le droghe. Oggi, soprattutto per i ragazzi, viene adottato lo spaccio 2.0» .

 

Ovvero?

«La vendita delle droghe che avviene sul web, sul dark web in particolar modo».

 

E come è possibile contrastarlo?

«Serve una stretta collaborazione con la polizia postale».

 

Poi cosa altro è cambiato?

Referendum Cannabis 4

«Le droghe oggi non sono legate soltanto all'uso di sostanze, ma anche al comportamento. Per questo è importante pensare di rinnovare le modalità di cura delle comunità terapeutiche, dei Sert».

 

A cosa pensa quando parla di droghe legate al comportamento?

«Al gambling , il gioco d'azzardo, per esempio».

 

Anche al «gaming»?

«Sì certo. In questo senso l'abuso è pericoloso. Però si deve stare molto attenti a non demonizzare il web. E pure i videogiochi che possono avere un impiego formativo».

 

I videogiochi?

cannabis legale 2

 «Sì. Ci sono esperimenti fatti da insegnanti di matematica e fisica che usano i videogiochi come formazione didattica con buoni risultati».

 

Le vecchie droghe non si usano più?

«No, per carità. La cocaina ha una diffusione importante. Molto elevata. Basta guardare le analisi delle acque reflue di Milano».

 

E l'eroina?

«Ce ne è ancora molto in giro. Quello che è cambiato è il modo con cui si abusano: si fuma soprattutto».

 

Niente più siringhe per l'eroina?

«Ci sono ancora, ma non tra i più giovani». Cos' è che preoccupa per i giovani? «Sicuramente le droghe sintetiche».

 

attivisti per la legalizzazione della marijuana

Nell'ultima relazione al Parlamento sulle droghe è scritto che nel 2020 rispetto al 2019 è aumentato del 200% il numero di segnalazioni delle droghe sintetiche allo Snap, ovvero il sistema di allarme nazionale.

«Appunto. C'è un aumento esponenziale».

 

Sempre dalla relazione emerge che nel 2020 sono state individuate 44 nuove sostanze psicoattive, quasi tutte riferite alle droghe sintetiche.

«Sì, è un mercato difficile da contrastare».

 

Nella relazione al Parlamento sulle droghe è comparso anche il ghb, la cosiddetta droga dello stupro. È un fenomeno preoccupante?

 «È un fenomeno che sta crescendo».

Referendum Cannabis 2

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO