vladimir putin ucraina donbass

CHE SUCCEDERÀ QUANDO I RUSSI AVRANNO PRESO KIEV? – CONQUISTATA LA CAPITALE, SI PORRÀ IL PROBLEMA DELLA SORTE DI ZELENSKY: UCCIDERLO, COME AVREBBE ORDINATO PUTIN, NE FAREBBE UN MARTIRE. POTREBBE ESSERE CATTURATO E DEPORTATO – PROBABILE UNA SPARTIZIONE DEL PAESE: A KIEV UNO STATO FANTOCCIO, CHE CONTROLLA BUONA PARTE DEL TERRITORIO, PIÙ UN’AREA RIBELLE SPECULARE AL DONBASS, MA A PARTI ROVESCIATE – MA LA NUOVA CORTINA DI FERRO DAL BALTICO AL MAR NERO SAREBBE COMUNQUE REALTÀ

Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

vladimir putin in versione hitler

1Fin dove si spingeranno le truppe russe che in queste ore stanno occupando pezzo per pezzo l'Ucraina? Cosa vuole Vladimir Putin? Cosa c'è al termine della notte inaugurata dal presidente russo, scatenando la sua macchina da guerra?

«L'obiettivo - ha detto al Corriere Dmitrij Suslov, uno dei consiglieri di politica estera del Cremlino - è un cambio di regime a Kiev, né più né meno. Stiamo vivendo le ultime ore dell'Ucraina come l'abbiamo conosciuta in questi 30 anni». Evviva la chiarezza.

 

2Ma cosa significa in concreto? E soprattutto, in che modo l'azione militare farà precipitare la soluzione politica?

Dmitrij Suslov

Intanto c'è la questione di Kiev, la capitale da conquistare assolutamente se l'obiettivo è il regime change . I generali russi probabilmente non vogliono farlo con un assalto frontale massiccio, troppo distruttivo e costoso anche per i loro uomini, ma piuttosto usando gli speznats , le squadre speciali, più una combinazione di missili contro obiettivi mirati e attacchi cibernetici in grado di mettere fuori uso l'intera struttura governativa.

 

guerra in ucraina

Ma la conquista della capitale porrà il problema della sorte di Zelensky, il presidente ucraino deciso a resistere e che difficilmente accetterà di salire su un aereo per una destinazione sicura, come fece nel 2014 Viktor Janukovic, cacciato dalla rivolta di Euromaidan. Ucciderlo ne farebbe un martire, ma non è escluso che questo accada se opporrà resistenza. Potrebbe però essere catturato e deportato a forza. Insediare un governo fantoccio a Kiev sarebbe però soltanto il primo passo.

 

soldati ucraini a kiev 6

3 Quale territorio controllerebbe? Come farebbe a imporre la sua legge?

Molto dipenderà dalle scelte strategiche dei comandi russi e in ultima analisi dalla volontà di Putin. I quali potrebbero decidere di non occupare l'intera Ucraina, due volte più grande della Germania, come lascia intendere Suslov nell'intervista: «L'esercito russo vuole prendere il controllo dell'intero territorio o della maggior parte di esso».

 

truppe russe in periferia a kiev

Suslov aggiunge di «non escludere una forte resistenza in alcune parti del Paese, quelle più nazionaliste dell'Ovest, territori ostili dove le truppe russe probabilmente non si spingeranno». In quelle aree, infatti, come scrive Guido Olimpio, «è probabile che le forze locali abbiano creato depositi d'armi e rifugi». Inoltre, «alcune delle loro unità sono state addestrate da un programma della Cia iniziato nel 2015 dopo l'annessione della Crimea».

soldati ucraini a kiev 9

 

Se questo fosse lo scenario, allora si andrebbe a una spartizione del Paese: uno Stato fantoccio insediato a Kiev e con il controllo di buona parte dell'attuale territorio dell'Ucraina, più un'area ribelle, un modello Donbass a parti rovesciate nell'Ovest del Paese.

 

4 Già, ma per quanto tempo la Russia dovrebbe e potrebbe mantenere il regime di occupazione in un Paese così sterminato?

VLADIMIR PUTIN

Come in Afghanistan o in Siria, si porrebbe infatti il problema delle capacità di combattimento autonoma (e non ultimo della lealtà) delle forze ucraine che saranno fedeli al nuovo governo filorusso di Kiev.

 

In ogni caso, come dice Suslov, l'Ucraina uscita dalla fine della Guerra Fredda e dal crollo dell'Urss non esisterebbe più. E questo cambierebbe in modo duraturo la carta geopolitica dell'Europa.

 

Un nuovo Intermarium, una linea divisoria da mare a mare, scenderebbe dal Baltico al Mar Nero: «Saremo dentro una confrontazione a tutto campo, lo scontro sarà forte, ci chiameremo di nuovo nemici», anticipa Suslov.

 

VOLDYMYR ZELENSKY

5 Si fermerà lì Vladimir Putin?  Gli basterà pagare il prezzo di una nuova divisione dell'Europa per riunificare il Russkij Mir, il Mondo Russo, la missione di cui si è autoinvestito? Ovvero continuerà a coltivare mire espansioniste anche sugli ex Paesi del Patto di Varsavia, come Polonia e Baltici?

Le apparenze e i segnali dicono di no. Dicono che il disegno strategico di Putin si ferma alla riunificazione delle tre nazioni slave, con in più forse un pensiero alla Moldavia. Quel che è certo però, è che sulla nuova linea divisoria, il leader del Cremlino non rinuncerà a tenere alta la tensione, con attacchi cibernetici e provocazioni. L'Occidente farà bene a rispondere da par suo.

UCRAINA - I CIVILI SCAPPANO DALLA GUERRA UCRAINA - I CIVILI SCAPPANO DALLA GUERRA missili su kiev 3UCRAINA - I CIVILI SCAPPANO DALLA GUERRAUCRAINA - I CIVILI SCAPPANO DALLA GUERRA UCRAINA - I CIVILI SCAPPANO DALLA GUERRA CECENI PRONTI A COMBATTERE IN UCRAINA 2

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."