milena gabanelli raffaele fitto ursula von der leyen commissione europea ue

CHI AVRA’ IL CORAGGIO DI METTERE IL BASTONE TRA LE RUOTE A URSULA? – INIZIANO GLI “ESAMI ORALI” DEI 26 MEMBRI DELLA NUOVA COMMISSIONE UE GUIDATA DALLA VON DER LEYEN: OGNUNO SARÀ INTERROGATO PER  TRE ORE DALLE COMMISSIONI COMPETENTI. POI VOTERÀ IL PARLAMENTO – SOTTO OSSERVAZIONE  RAFFAELE FITTO: VERDI, LIBERALI E SOCIALISTI HANNO PROMESSO BATTAGLIA NELLE AUDIZIONI – MI-JENA GABANELLI: “È POSSIBILE CHE QUALCHE COMMISSARIO SIA ‘RIMANDATO’. MA DIFFICILMENTE CI SARANNO BOCCIATURE COME NEL 2019, PERCHÉ SONO CAMBIATI GLI EQUILIBRI AL PARLAMENTO. IL PPE È AGO DELLA BILANCIA E…” – VIDEO

GUARDA QUI LA VIDEO-INCHIESTA DI MILENA GABANELLI SULL’ESAME

DEI COMMISSARI EUROPEI

 

Estratto dell’articolo di Francesca Basso e Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera”

 

 

COMMISSIONE EUROPEA - URSULA VON DER LEYEN

Oggi iniziano gli «esami orali» dei 26 commissari del nuovo esecutivo comunitario guidato da Ursula von der Leyen. Ognuno sarà interrogato per circa tre ore dalle commissioni parlamentari competenti, e le audizioni si concluderanno il 12 novembre con i sei vicepresidenti esecutivi. Poi il collegio deve ottenere il voto positivo della plenaria di Strasburgo.

 

Chi sono i nuovi commissari e cosa sono chiamati a fare? 14, più la presidente, sono del Ppe, 5 dei Liberali, 4 dei Socialisti, 1 dell’Ecr, 1 dei Patrioti e infine 1 indipendente. La presidente, 66 anni, ha disegnato una Commissione con pesi e contrappesi che lasciano a lei l’ultima parola, mentre vicepresidenti e commissari avranno competenze condivise.

 

Le cariche più importanti

URSULA VON DER LEYEN E I NUOVI COMMISSARI UE A BRUXELLES

Teresa Ribera Rodríguez, spagnola, 55 anni, socialista, è di fatto la numero due. È vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva, più il portafoglio alla Concorrenza. Nell’Antitrust Ue sta il cuore del suo potere, perché Ribera dovrà ridisegnare le regole della concorrenza su fusioni e aiuti di Stato. Sul Green Deal invece dovrà collaborare con i commissari al Clima, all’Ambiente e all’Energia: i primi due del Ppe e il terzo socialista.

 

Stéphane Séjourné , francese, 39 anni, liberale, è noto per la sua capacità di mediazione. Vicepresidente esecutivo alla Prosperità e strategia industriale con portafoglio all’Industria, Pmi e Mercato unico. A lui spetterà lo sviluppo del nuovo Fondo per la competitività Ue. Kaja Kallas, ex premier estone, 47 anni, liberale, vicepresidente. A differenza degli altri, è stata scelta dal Consiglio europeo come Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. È stata inserita da Mosca nella lista dei ricercati.

 

COMMISSIONE E COMMISSARI EUROPEI - DATAROOM

Raffaele Fitto, italiano, 55 anni, conservatore, è vicepresidente esecutivo per la politica di Coesione e riforme. Avrà anche la responsabilità condivisa con il commissario all’Economia Dombrovskis dell’attuazione del Pnrr. La vicepresidenza esecutiva a un rappresentante dell’Ecr non piace a Verdi, Liberali e Socialisti, che hanno promesso battaglia nelle audizioni. Lui per creare il clima giusto nelle risposte scritte ha spiegato: «Ho iniziato la mia carriera politica nella Democrazia cristiana». Resta sotto osservazione.

 

Henna Virkkunen, finlandese, 52 anni, Ppe, è vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. Roxana Mînzatu , romena, 44 anni, socialista, è la vicepresidente esecutiva per le Persone, le competenze e la preparazione. […]

 

I ruoli chiave

COMMISSIONE E COMMISSARI EUROPEI - MILENA GABANELLI

Valdis Dombrovskis, ex premier lettone, 53 anni, Ppe, è al suo terzo mandato. Ha un doppio ruolo: commissario all’Economia (attualmente di Gentiloni) e produttività, e commissario per l’Attuazione e la semplificazione, su cui riferirà direttamente a von der Leyen. La presidente ha messo nelle mani di un nordico vicino alla Germania il portafoglio che dovrà applicare il nuovo Patto di stabilità.

 

Piotr Serafin, polacco, 50 anni, Ppe, è stato capo di gabinetto di Tusk quando era presidente del Consiglio europeo. È commissario al Bilancio, lotta alle frodi, Pubblica amministrazione e risponde direttamente a von der Leyen: terrà i cordoni della borsa. La sua più grande sfida sarà convincere gli Stati membri a mettere più soldi nel budget 2028-2034. Magnus Brunner, austriaco, 52 anni, ex ministro delle Finanze, Ppe. Portafoglio agli Affari Interni e Migrazione. Dovrà sviluppare strategie di sicurezza interna e soluzioni alternative per contrastare l’immigrazione illegale. Andrius Kubilius, lituano, 67 anni, due volte primo ministro, Ppe. È commissario per la Difesa e lo Spazio. Lavorerà a un’Unione della Difesa dal punto di vista industriale.

COMMISSIONE E COMMISSARI EUROPEI - DATAROOM

 

Wopke Hoekstra, olandese, 49 anni, Ppe, ex ministro delle Finanze e degli Esteri. Commissario per il Green Deal, Net Zero e Clean Growth, controbilancerà Ribera nelle politiche climatiche. Hoekstra sarà anche responsabile della tassazione ma — lamenta la Sinistra — «il suo nome compariva nei Pandora Papers».

 

Sotto osservazione, dunque. Maria Luís Albuquerque , portoghese, 57 anni, ex ministra delle Finanze, ha gestito la crisi bancaria del Portogallo e le richieste della Troika. Del Ppe, sarà la commissaria per i Servizi finanziari e l’Unione dei risparmi e degli investimenti. Christophe Hansen , Lussemburgo, 42 anni, Ppe. È il commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione. […]

 

[…]

 

Sotto osservazione

COMMISSIONE E COMMISSARI EUROPEI - DATAROOM

Olivér Várhelyi, 52 anni, ungherese, è al suo secondo mandato. È commissario per la Salute e il Benessere degli animali. In un dibattito a Strasburgo ha dato degli «idioti» agli eurodeputati. In molti vorrebbero bocciarlo, ma è troppo alto il rischio che il premier Orbán prenda in ostaggio la nuova Commissione temporeggiando sul nome del successore.

 

Hadja Lahbib belga, 54 anni, liberale, nel luglio 2022 è diventata ministro degli Esteri. Ha il portafoglio per la Preparazione e gestione delle crisi e degli aiuti umanitari. Anche per lei audizione difficile: da giornalista nel 2021 andò in Crimea con visto russo.

 

Marta Kos, slovena, 59 anni, liberale, è commissaria per Allargamento e vicinato orientale. Lavorerà per sostenere l’Ucraina. Nel 2020, da ambasciatrice a Berna fu coinvolta in uno scandalo di malagestione.

 

ursula von der leyen baciata dai suoi commissari al parlamento europeo

Ekaterina Zaharieva, bulgara, 49 anni, Ppe, è commissaria per le Startup, la ricerca e l’innovazione. È chiacchierata per uno scandalo legato alla vendita di passaporti bulgari quando era ministra degli Esteri (l’accusa non fu mai formalizzata).

Glenn Micallef , maltese, 35 anni, socialista, è stato a capo dello staff del primo ministro di Malta Abela.Commissario per l’Equità intergenerazionale, cultura, giovani e sport. I punti deboli: età e curriculum.

 

Dritti alla meta

È possibile che qualche commissario sia «rimandato» e sottoposto a ulteriori domande scritte e passaggio orale. Ma difficilmente ci saranno bocciature come nel 2019, perché sono cambianti gli equilibri al Parlamento e perché i tempi sono stretti. Il Ppe è ago della bilancia e Socialisti, Liberali, Verdi e Sinistra non costituiscono più una maggioranza alternativa come negli ultimi 5 anni: non hanno i numeri.

 

raffaele fitto ursula von der leyen

Inoltre in prima battuta per la promozione serve una maggioranza di due terzi e dunque anche l’appoggio dell’Ecr. L’interesse generale è avere la nuova Commissione operativa dal primo dicembre e nessuna forza politica si vuole prendere la responsabilità di uno slittamento.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…